Resoconto del viaggio fatto a giugno 2011 a Parigi, Normandia e Loira. Giugno 2009, appena tornati da Roma by camper,esperimento di viaggio a tappe , con l’animo del viaggiatore prendo una rivista di autocaravan e vedo un diario di bordo con una gita in francia, leggo e poi dico a Corinna:
Sai dove sarà la nostra prossima gita in camper? La prossima volta oseremo di brutto, andremo in francia, e precisamente a Parigi.
– Risposta di Corinna : ????????? Ha ha ha ha, ma dai, va là.
– Le bimbe in coro : Ma dai papà, come facciamo, e chi parla il francese?
– Corinna: Si sarebbe bello, ma……
Lasciamo coltivare in seme della gita nella loro mente e nel frattempo nel 2010 andiamo a Bibione al mare, tutto molto bello, ma adesso tocca a mè. Infatti a gennaio 2011 comincio il lavoro ai fianchi, navigo in internet, cerco informazioni (guarda parigi! Guarda la torre ! pensa che bello se…..), cerco informazioni su monumenti , orari, prezzi. Il viaggio comincia ad attecchire, sta prendendo piede, infatti non viene loro in mente nessuna alternativa, è ora di calare il jolli con la mamma.
– (ma guarda che portiamo le bimbe anche ad Eurodisney, non visitiamo solamente monumenti, si stancherebbero e non sarebbe giusto, poi ti porto anche a Versailles).
Piccolo particolare, inserisco una piccola escursione in normandia che baratto con una visita ad 1 castello in Loira, scambio accettato, parola di lupetto, Evvvvai, è deciso, si va!
Quando: Dal 11 giugno al 19 giugno 2011 compresi
Dove: Parigi – Eurodisney – Normandia – Loira – M. Bianco (tappa tecnica)
Come: Camper noleggiato Elnaghi prince 27 (prince per gli amici)
Chi : Carlo (papà –pilota – traduttore – organizzatore)
Corinna (mamma – assistente al pilota – cuoca – addetta reperimento materiali a bordo)
Lisa (figlia 11anni – turista americana in vacanza )
Ilaria (figlia 6 anni – turista –animatrice del gruppo )
Dati tecnici :
– Chilometri percorsi =3065 in 9 giorni
– Camper noleggiato, ELNAGH Prince 27, motorizzazione Fiat Ducato 4 posti letto di cui 1 matrimoniale mansardato e 2 letti a castello sempre disponibili , peso a pieno carico entro i limiti di legge per la patente B
Spese
– Noleggio camper =118 euro AL GIORNO, CHILOMETRAGGIO ILLIMITATO
LA SERA PRECEDENTE ALLA PARTENZA
Sono le ore 23.00, le bimbe corrono attorno al camper illuminato a giorno mentre io e corinna stiamo caricando le ultime cose, abbiamo paura di scordarci qualche cosa, non siamo dei professionisti del camper.
Acqua – pieno Viveri – caricati Vestiti – a posto Mappe biglietti guide, etc – a posto soldi-OK
costumi da bagno – sei fuori , piove e fa freddo? Tavolinodametterefuoricheseèbeltempomangiamofuori – caricato
– tutto a posto? SI , basta, falla finita
– ok, tutti a letto nelle cuccette, domani ore 05.00 si parte
– Amore?
– Si?
– Mi ami?
– In questo momento?……………….
1° TAPPA Schio (Vicenza) – Parigi camping “Bois de Boulogne”
Sabato 11
Come da tabella alle 05.00 metto in moto, la giornata sarà lunga, speriamo vada tutto bene, io e prince ci dobbiamo conoscere, è lunga , larga, gli specchietti sono l’unico aiuto per mostrare al pilota dove sono le ruote ed il fianco della macchina, ma dopo 30km cominciamo ad entrare in confidenza.
Dietro tutto tace e i chilometri scorrono che è un piacere, alle 10.00 sono ad Aosta e faccio una tappa tecnica = pipì + vestire le bimbe + sgranchire le gambe al sottoscritto + benzina a prince (ha il vizietto di bere molto). Dopo 15 minuti tutti a posto e tutti pronti, giro la chiave e………. si accende una spia nel cruscotto. ACC..- DANNAZZZ – MALEDIZ, niente panico, una telefonata al centro assistenza e scopriamo che al ritorno il camper dovrà fare la manutenzione programmata, si può continuare ed in breve si arriva al traforo del M.Bianco, è il punto di non ritorno.

Le autostrade francesi sono scorrevoli, non troviamo traffico, sono costose per un camper e nella savoia bisogna pagare ogni 10-20 km. In compenso scopriremo che le aree di sosta sono bellissime, pulite, i bagni sono splendidi, hanno anche la carta igienica e non si rischia di prenderci malattie ad usarle, non ho rimpianto i soldi spesi. Alle 12.30 l’italiano mangia, sosta e mentre le bimbe si divertono al parco giochi di un area di sosta io e corinna apparecchiamo, pranzo e si riparte. Dopo tanti stai buona, non litigare, state ferme, vedi che adesso ti viene da vomitare alle 20.30 vediamo le periferia di parigi ed entriamo nel boulevard periferique, orario di punta a quanto vedo, che bello.
Il mio compare mi ha prestato il TOM TOM con le voci di colorado e mi ha impostato Suor Nausica,”vedrai che ti diverti”, con il traffico di Parigi da affrontare con un camper, la moglie a fianco e suor nausica che mi prende in giro sto pensando di gettare fuori qualcuno, dovrei solo scegliere ma tengo duro e dopo avere visitato il retro di un condominio (girare a destra alla 4 uscita ???) che se trovo una macchina che mi arriva in senso contrario siamo fritti, arriviamo al benedetto camping BOIS DE BOULOGNE, in centro di parigi.
Adesso alla reception che gli dico in francese, penso, ma non lo ammetterò mai con le mie donne, entro e… la ragazza alla reception parla italiano, evviva, sistemo le carte, mi danno la piazzola, entro in camper e dico alle mie donne “tutto a posto, andiamo “ ma come hai fatto, che gli hai detto, guarda che il sottoscritto parla di tutto.
Il campeggio è in pieno centro, le piazzole dal lato Senna sono silenziose anche se in pendenza, quelle dal lato strada sono più rumorose, hanno un market interno attrezzato con l’indispensabile, i prezzi sono quelli di un campeggio qualunque in qualunque parte del mondo, cioè piu’ costosi , 1 baguette o 1 croissant =1.2 euro, ma qui siamo a parigi.
I bagni non sono il massimo, vecchi e la pulizia non è fatta frequentemente, ma stringeremo i denti , tanto in caso di bisogno abbiamo un camper da sfruttare.
Vado al market per vedere ed acquistare pane e latte (a quest’ora?, si dai, intanto vedi – ma lo faccio domani-ok vado), entro , sta chiudendo ma prendo il richiesto, e… ISABELLA è italiana, pago e fuori mi faccio la mia bella figura da poliglotta.
Il campeggio è collegato al centro con una navetta, ti portano al’ingresso del metrò a PORTE MAILLOT, costo 1.7 a persona solo andata, funziona , dalle 08.30 alle 24 ma non voglio fare l’esperimento, ora tutti a nanna, domani si comincia. Le bimbe che erano stanche ora sono prese dal’euforia, è tutto nuovo, tutto da sperimentare e , sopratutto non si capisce niente ma è bello dire “merci” e “buon jour”.
Parigi – domenica 12- Torre Eiffel- Champ Elise-Lungo Senna
Si parte alle ore 08.30 , acquisto i biglietti per la navetta e alle 08.45 siamo davanti al “buco del metrò” di Porte Maillot, alla biglietteria automatica acquisto 10 biglietti per me e 10 per le bimbe, li useremo per gironzolare a ns. piacere, si potrebbero acquistare anche biglietti della durata giornaliera o per più giorni, le varianti sono molteplici ma noi optiamo per avere i bigliettini in mano a ns piacere, scopriremo poi di avere acquistato la quantità giusta.

La direzione da prendere, dopo un momento di confusione (papà ma quanti direzioni ci sono? tante , dove andiamo?- guarda che se sbagli non ti sgridano mica – E se ci cade addosso? – che culo, adesso!) appare chiara, il metrò di parigi è semplice da usare, serve comunque fare attenzione soprattutto alle facce che girano ,non restare mai isolati su carrozze con poca gente e tenere d’occhio chi ti viene vicino. Sbuchiamo sopra alla Senna , ci fermiamo e dietro ad un palazzo appare una cosa che riesce a fare chiudere per un attimo la bocca alle mie due piccole turiste:
Stupenda, unica, che bella, che grande, che alta, etc etc etc, è sempre bella da vedere (io c’ero già stato a parigi, per lavoro) e la prima volta ti stupisce. Purtroppo la coda per salire è enorme,inoltre uno dei 4 piloni è chiuso , cosa che peggiora la situazione, l’unica alternativa sarebbe stato acquistare i biglietti per salire in internet, mi è sembrato di capire che ci fosse una corsia apposita, oppure mettersi di pazienza e perdere due o tre ore, optiamo per gironzolare i giardini e campo di marte, facciamo colazione al sacco in mezzo ai parigini che sono sdraiati sui giardini con le famiglie, ma sono in giacca e cravatta ( dopotutto è domenica e siamo a parigi, capitale dell’eleganza) , siccome Ilaria può girare a piedi ma potrebbe avere una limitata portata, anzichè fare la fila per salire, decidiamo, anche se a malincuore, di rinunciare e usare il tempo per fare un giro in battello lungo la senna e di vedere così i monumenti principali , così prendiamo due piccioni con una fava. Bellissimo ma soprattutto comodissimo, lisa e ilaria sono delle vere turiste, spaparazzate al sole ,oltre ai monumenti scoprono che i francesi mangiano la nostra pastasciutta aprendo un cartone preconfezionato e riscaldato, pasta scotta o bislunga, ORRORE – BARBARI.

La passeggiata continua verso il trocadero, ci dirigiamo verso l’Arc de Triomph , maestoso, un traffico bestiale tutto attorno, non vorrei esserci in mezzo, facciamo quattro foto e da li iniziamo a percorrere gli Champ Elise
. Qui vediamo tutti i migliori negozi, le migliori marche, le griffe più famose ed io, in un momento di bontà dico a mia moglie che, dato che siamo quà sarebbe un peccato se non gli acquistassi una borsetta di marca, “guarda, andiamo da Louis e Vitton”.
Oh, ma che peccato, che sfortuna, c’è la fila, perdiamo troppo tempo, dobbiamo tirare dritto (bastardo dentro),allora andiamo a mangiarci una crepe alla NUTELLA ( e non crema al cioccolato) prima di rientrare alla base.

Per visitare Parigi servirebbe una settimana, la nostra gita vuole essere una visita sommaria, uno sguardo generico per stare assieme, vedere posti nuovi ed instillare nelle bimbe il desiderio in futuro di rivedere meglio tutto quello che vedremo sommariamente in questi giorni. La serata si conclude con una pastasciutta cotta alla maniera italiana, in pentola, cotta al punto giusto e con il ragù di carne di mamma, , per il papà una bella bottiglia di vino dato che ora non deve guidare. Tutti a letto e buonanotte, domani si cambia zona da visitare
Parigi – Lunedi 13 – Notre Dame – Montmartre – Louvre

Oggi Versailles è chiusa, è Lunedi, quindi cercheremo di chiudere il giro sommario di Parigi visitando la zona di Notre Dame e poi vediamo, faremo quel che ci viene in mente.
Dritti al Metrò e subito verso la cattedrale, la fila per entrare è lunga ma veloce, dentro ci godiamo la maestosità della chiesa, Lisa insiste a noleggiare una audio guida e la accontentiamo, aveva pienamente ragione, ci gustiamo la spiegazione mentre possiamo osservare liberamente le statue , i dipinti , tutto senza dovere continuamente leggere sulla guida ogni cosa, ce la gustiamo meglio, lei sembra una turista americana, gira a testa alta e sembra persa nella spiegazione.
Visitiamo anche la saletta dedicata ai tesori della cattedrale, la consiglio a tutti, molto bella, poi, usciti verrso l’altare inizia la messa cantata, la cattedrale sembra ancora più maestosa, una soprana sta cantando con una voce melodiosa, stiamo tutti a guardare in religioso silenzio per un pezzo quando Ilaria ci richiama tutti all’ordine, sono le 12 e lei ha fame, accidenti, sembra un orologio svizzero.
Panino con il naso all’insù a guardare i loggioni e decorazioni esterne della cattedrale e poi si parte, voglio portare le bimbe verso il Centre Pompidou passando per le strade più piccole del centro e da lì sbucare al Louvre.
Le strade secondarie sono belle, brulicanti di vita , ricche di negozietti meno turistici , vendono di tutto e sembrano inoltre avere prezzi meno alti , ci facciamo la Crepe, sempre alla Nutella, un gelato, piccoli acquisti , cartoline, il mio anglofrancese viaggia alla meraviglia, ma molte volte mi capiscono anche in italiano, sosta al Pompidou –chi lo ha pensato aveva una mente troppo avanti (???) , sicuramente fantasiosa.

Sbuchiamo al Louvre e già li la coda merita tutta la giornata, ma rinunciamo, verremo quando le bimbe saranno più grandi, Ilaria e Lisa giocano attorno con l’acqua delle fontane attorno alla piramide, gli racconto che il vertice della piramide , in un determinato giorno dell’anno , viene colpito dal raggio della stella polare e va a colpire sul pavimento del piano di sotto una mattonella dove esiste scolpita una stella , li sotto è sepolto il santo Graal.
Lo sò che è la trama di un film, raccontata anche male, ma se non fermo le bimbe in tempo sarebbero partite di corsa a cercare la stella saltando la coda. Ilaria non si farebbe 6 km a piedi guardando statue e dipinti, Lisa magari si , il problema supplementare è che ad Ilaria gli dovrei legare le mani, lei per guardare una cosa la deve toccare , quindi se arrivasse vicino alla Gioconda io andrei in galera.
Percorriamo l’esterno del louvre, da lì partono gli champ elise, si vede l’arco, con calma passiamo i giardini, Place della concorde e andiamo verso l’amico Metrò , ora non ci fa più paura, che facciamo ora? Dove andiamo?
Si va a Mont martre, alla basilica del sacro cuore. Sbuchiamo nel quartiere, davanti alla strada che conduce alla basilica, un mare di gente, entriamo in un negozio di biscotti e dolci, Lisa e Ilaria fanno rifornimento di biscotti e lecca lecca , non so come faranno a farcelo stare in bocca tutto ma sicuramente le terranno indaffarate per un pò .

La chiesa sorge in cima alla collina, la scalinata ricorda trinità dei monti a roma, visitiamo l’interno della basilica , non è come Notre dame ma si intuisce anche li che ci troviamo nel cuore religioso di Parigi, la devozione è palpabile, non si possono fare foto, dovremo portare nella nostra mente il ricordo , la scalinata esterna si presta a starsene seduti ad ascoltare i numerosi artisti di strada che si esibiscono , vuoi che noi possiamo farne a meno? Ci sediamo mentre un cantante sta finendo la sua esibizione, dopo di lui inizia ad esibirsi un giocoliere che, con il pallone comincia a fare palleggi nelle posizioni più difficili, molto bravo, però ad un certo punto si toglie la maglia e mette in evidenza il fisico scolpito, i pettorali in evidenza. Vedo gli occhi assorti di mia moglie e: “ dai andiamo, non possiamo mica stare qua tutto il giorno, dopo tutto”, via via che dopo ti fa male, non ho elementi per far il confronto, si fa ritirata strategica.
Ormai siamo stanchi, abbiamo camminato tanto, si ritorna a casa con calma, acquistiamo qualche ricordino e arriviamo alla base.
Domanda : che si fa quando lei è troppo stanca per cucinare? Si andrebbe al ristorante oppure si compera qualche cosa, decidiamo di prenderci una pizza al ristorante del camping. Lisa invece sceglie dei bastoncini fritti di pollo stile MAC DONALD, vuole andare sul sicuro.
Ma si può mangiare la pizza fuori dall’italia?
Si si può , se ti adegui a come la cucinano nel luogo e se ti piacciono gli ingredienti che vengono usati.
– Ma papà , dove è la mozzarella?……………..hano messo l’ementhal
– Ma papà, c’è troppo origano, …………è molto saporita però
– Ma papà, è, cotta nel forno elettrico…….
Papà allora si gusta il suo pezzo di pizza e quello di ilaria, la mamma è meglio che mangi e se ne stia buona.
Domani si visita Versailles, la gita a parigi città è finita, troppo poco tempo visto tante cose sommariamente ma è stato molto bello gironzolare per la città, quando le bimbe cresceranno visiteremo tutto accuratamente, Gioconda inclusa.
Parigi – martedi 14 – Versailles
Andare a Versqailles occupa una giornata, le file sono interminabili, ma non possiamo non farle una visita nel palazzo del Re, siete pronti? Andiamo a prendere La RER, linea C , fermata Versailles Chateau, si prende sempre a Porte Maillot, dalla parte opposta a dove la navetta ti deposita, ci si impiega 20 minuti circa ed il viaggio è piacevole, si esce da Parigi , si vedono i dintorni, la periferia, le bimbe si divertono.
All’arrivo cominciamo a dirigerci seguendo la massa di gente, siamo come delle pecore, seguiamo il cane pastore, ma io , uscito dalla stazione , decido che l’unica maniera per entrare prima e per capire bene come cavolo viveva re Luigi IV sarebbe prendere la guida , magari ti fa saltare la coda chilometrica, costa certamente ma se entri da solo guardi le stanze e capisci la metà.
Trovo una agenzia che si presta allo scopo mio, visitare la reggia , i giardini ed il Trianon, costa 27 euro, con la visita guidata solamente la reggia costa 28 euro, da sommare poi i giardini e il Trianon, viene un botto ma se penso che devo aspettare 2 ore per entrare mi dico : cavolo, e quando ci ritorno qua, quindi opto per la gita guidata che sta partendo immediatamente dalla agenzia con un gruppo di italiani , prima coda saltata, molto bene, arriviamo alla reggia, mi viene male a pensare quanto avrei dovuto aspettare per entrare, la fila è lunghissima.
Avevo provato ad acquistare i biglietti via internet ma non riuscivo a collegarmi al server, quindi avevo poche speranze. Le gite guidate hanno la precedenza, 20 minuti neanche e si entra, MITICO.

All’interno non esiste un controllo circa l’afflusso delle persone nelle varie stanze, la ressa è enorme, bisogna stare attenti alle bimbe, sono schiacciate, ma per il resto tutto attorno denota che cosa voleva dire vivere a corte, la grandeur francese risalta all’occhio, vivere a reggia voleva dire vivere in un mondo che non aveva riscontri con l’esterno, ogni capriccio era soddisfatto, ogni desiderio esaudito, dipinti , gioielli, tutto maestoso all’ennesima potenza.
Ad Ilaria resta impresso vedere la porta dalla quale la regina scappò per sfuggire alla ghigliottina, cosa che però non gli riusci, perché la testa gliela tagliarono lo stesso, devo dire la verità, posso benissimo capire un contadino dell’epoca che , a vedere queste stanze possano venire i 5 minuti, sotto sotto li capisco bene.
Mi viene in mente che anche noi , nella nostra capitale abbiamo una reggia simile, li dentro vivono re, nobili, cortigiani e deliberano delle leggi senza sapere come vive la plebe all’esterno, è un mondo tutto loro, chi vi entra dimentica subito come si vive fuori, devo chiedere un attimo dove hanno messo la ghigliottina qua, se gli serve ancora, ma forse è meglio cambiare discorso.

Usciamo dalla reggia e cominciamo a visitare i giardini,capirai ,850 ettari di terreno, un lago lungo 1 chilometro, e chi riesce a fare tutto.
Scorrazziamo per giardini, labirinti di siepi, visitiamo il palazzo trianon, la reggia minuscola dove si rifugiava il re quando i nobili gli facevano girare i maroni, il re non si faceva mancare niente, poverino, le fontane sono spente ma quando arriviamo vicino al lago principale si accendono tutte, la musica che suona nei giardini, il gioco d’acqua che le fontane regalano abbelliscono ancora di più un luogo fenomenale di suo.
Visto che era bello parigi?
Parigi – mercoledi 15 – Eurodisney
Oggi ci spostiamo, saluteremo il campeggio ed andremo a dormire nel parcheggio di Eurodisney per poi andare in normandia. Dobbiamo rifare la tangenziale, casino pazzesco, sono le 08.00 , te credo, ma con Prince e suor nausicaa (devo cambiarti) teniamo duro e dopo quasi due ore per fare 30 km arriviamo all’ingresso di Eurodisney.

Paghiamo 20 euro e potremmo pernottare all’interno senza problemi, non esiste servizio di sorveglianza ma ci sono i bagni , lavelli e le docce, esiste un luogo dedicato dai conducenti degli autobus che possiede questi servizi, resta aperto fino a tardi e ho visto che i camperisti lo usavano senza problemi, per una sera basterà anche a noi.
Giornata dedicata a soddisfare tutti i desideri dei nostri due angioletti, oggi nessun litigio, obbedienza assoluta e nessuna discussione, magari fosse sempre così. Eurodisney apre alle 10.00 e chiude alle 20.00 in questo periodo , appena sufficiente per vedere solo un parco, per vedere tutto abbastanza bene servirebbero due o tre giorni, almeno un week end, a noi deve bastare un giorno.

Ilaria che di solito è un orologio svizzero in quanto agli orari dei pasti, si ricorda che servirebbe mangiare alle 15.00, andiamo allora al teatro delle marionette di mangiafuoco, lì mi preparo il mio bel discorso in inglese per ordinare le cibarie, quando tocca a me, la commessa mi dice : parliamo italiano che facciamo prima e facciamo meglio ( Magico).

Risolto il problema cibo continuiamo la giornata , dove possiamo montare andiamo, tocchiamo, tastiamo e proviamo di tutto, ci infiliamo nei negozi e acquistiamo magliette, cappellini, io che voglio prendere il cappello di indiana jones non faccio a tempo, sono le 20.00 ed il negoziante mi caccia , mi consolo lo stesso con il materiale comperato alle bimbe, io sono grande ed il cappello magari lo avrei portato solamente due ore.
Prima di andarcene ci gustiamo la parata disney, le bimbe sicuramente restano a bocca aperta nel vedere dal vivo cenerentola, biancaneve, la bella addormentata, durante il giorno degli stand presso cui si può mettersi in fila per fare la foto assieme alla principessa, è dedicato ai più piccini ma non so perché la corinna non ha voluto che accompagnassi la piccola a fare la foto, “perdiamo tempo e non vediamo più niente”, sarà, mah, chissa perché
La serata nel parcheggio è stata tranquilla, abbiamo parcheggiato assieme agli italiani, un camper da como e uno da milano, quattro chiacchere assieme , cena e poi a letto, le bimbe hanno ancora lo sguardo estasiato dall’avere visto dal vivo tutto quello che di solito si vede nei cartoni.
2° TAPPA Parigi Eurodisney – Normandia
Giovedi 16
Oggi dobbiamo lasciare Parigi, ritorneremo certamente, usciamo alle 09.00 dal parcheggio e iniziamo a dirigerci verso la normandia, Suor nausicaa mi dice di rifare la tangenziale, la odio fermamente, possibile che non mi dai alternative meno trafficate? certamente, basta che passi per il centro di parigi, mi dice, ti odio ma non ho tempo di cambiarti lo farò quando sono arrivato.
Dopo 2 ore di tangenziale ci fermiamo a pranzare, arriviamo in normandia nel primo pomeriggio, la strada lungo la costa mostra cittadine balneari diverse dalle nostre, non vedo caos ma paesetti con due o tre bar, un ristorante, non siamo a rimini. Arriviamo al cimitero americano di Vierville sul Mer, si affaccia sulla spiaggia,la vedo dal parcheggio, nessun problema per parcheggiare il camper, sono organizzatissimi.
Il terreno dove sorge il cimitero è terreno americano , per entrare passi attraverso il metal, come in aeroporto, ti fanno aprire gli zaini e chi ti controlla sono i Marines americani. All’interno ti consigliano di visitare prima il museo al piano inferiore che ti farà una panoramica circa i luoghi dello sbarco, gli eventi e le fasi salienti di ciò che avvenne nel 1944 , tutto è in inglese, gli americani sono specialisti nello spettacolarizzare gli eventi, si capisce bene la divisione tra i buoni e i cattivi, il bene ed il male.
Dopo la visita del museo si passa all’esterno, i giardini che portano al cimitero sono curatissimi, belli, ma non ti viene da ridere ne di scherzare, solamente vedere la spiaggia fa zittire ogni voce, abbiamo visto il film di Spielberg ma non possiamo nemmeno immaginare la realta di quei giorni dello sbarco, nel 1944.

E’ come prendere un pugno in pieno viso, 9000 croci , bianche, con nome , provenienza , reparto di appartenenza, data della morte, un silenzio irreale, ci sono famiglie che accompagnano reduci alla ricerca dei loro compagni, famiglie che portano un fiore al loro parente.
Vengono dal texas, Arkansas, iowa, tenesse, dakota,ogni angolo degli USA, hanno attraversato l’oceano e sono morti su questa spiaggia che ora è li placida e tranquilla, Il massacro avvenuto allora è li davanti ai nostri occhi, non ci sono parole, lo devi vedere. Certe persone che coltivano pensieri razzisti o estremisti dovrebbero vedere e cercare di capire , ammesso che possano farlo.
Usciamo e arriviamo al nostro campeggio alle 20.30, si chiama “camping omaha” , si trova sopra alla scogliera a picco sulla spiaggia omonima, ci sono tre camper, tre tende e siamo tutti dispersi , silenzio totale, molto bello e curato, abbiamo le oche che ci fanno compagnia .

E’ freddo, io indosso il pile ma due bimbi, i figli del proprietario del campeggio si tuffano in piscina goiosi (sono matti?). E’ presto, dalla luce solare almeno, così andiamo a vedere la spiaggia che si trova sotto di noi ed è tutta esposta,larghissima, probabile che tra poche ore verrà coperta dal mare, qui le maree sono notevoli., sono curioso di vederle se avremmo la combinazione di orario che ce lo consentirà

Il viottolo che porta in spiaggia è in forte pendenza, lo protegge un bunker con un nido di mitragliatori, tanto per farci ricordare dove siamo, ma la spiaggia è immensa, bella e soffice, siamo davanti all’oceano, siamo AD OMAHA. Ci siamo solo noi, ma dove è la gente? Voglio toccare l’acqua e alla fine ci arrivo, mi guardo attorno e decido di tornare, non vorrei trovarmi improvvisamente a mollo.
Ceniamo alle 21.30 ormai e fuori giocano tranquillamente a bocce, caspita ma quà il sole tramonta molto tardi, ti frega, la giornata è lunghissima, sbrighiamo le faccende domestiche e vado fuori a vedere il tempo e a meditare , sono rimasto molto colpito dal luogo, sono un ex ufficiale dell’esercito, mi hanno insegnato il senso del dovere , mi hanno insegnato a dirigere una batteria di obici di artiglieria ma non saprei dire se avrei avuto il coraggio che hanno avuto questi ragazzi , ho molto rispetto per tutti, vinti e vincitori.
Sono li che sto pensando, mi giro a guardare la spiaggia E…… chiamo fuori la famiglia, serve fotografare il momento, non so se potrei rivederlo
La spiaggia è sparita, in due ore sono spariti 200 metri , sono le ore 22.45, momento magico, bellissimo, grazie normandia, foto ricordo, sguardo al sole che sta cominciando e poi tutti a nanna.
Normandia – venerdi 17 – Normandia –Loira
La sveglia alla mattina avviene con le capre che, all’interno del camping tengono basso il manto erboso, Dai Su che stamattina andiamo a vedere un campo di battaglia, Piove ma non ci fermerà nessuno.
Prima di partire andiamo di nuovo in spiaggia, le bimbe vogliono prendere un sacchetto di sabbia come ricordo, ho visto un punto dove l’acqua non è ancora arrivata agli scogli, vado ma noto che devo sbrigarmi, 10 metri di spiaggia vengono coperti in pochissimo tempo, appena in tempo, stavo per andare a mollo, facciamo la foto sul pontile sotto la pioggia, tanto ormai la giornata andrà così.

Salutiamo il gentilissimo gestore del camping ( il campeggio è spartano ma efficiente e soprattutto pulitissimo, lo consiglio vivamente) poi si parte, destinazione POINT DU HOC.
Si tratta di una scogliera a picco sul mare , da quel punto i tedeschi sparavano verso le spiagge di Omaha e Utah, definite imprendibili dal mare vennero assaltate dai ranger americani, 225 persone scalarono la ripidissima scogliera e durante due giorni di combattimento conquistarono tutte le batterie di obici e i nidi di mitragliatori.
Di 225 persone ne restarono vive 90, arriviamo ed anche qui nessun problema di parcheggio, ci sono posti per autobus, per auto e per camper, esiste un punto informazioni, dei servizi per uomini e donne, la passeggiata porta verso la scogliera a picco sul mare.
Il paesaggio , sotto la pioggia ed il freddo è apocalittico, il terreno è costellato di buchi fatti dai bombardamenti navali, i bunker sono parzialmente intatti e visitabili, ti rendi subito conto della durezza dei combattimenti che sono avvenuti in questo luogo, scalare una parete di roccia sotto il fuoco dei mitragliatori senza potere difenderti fino a quando non sei in cima per i tedeschi deve essere stato come fare il tiro al piccione.

Visitiamo i bunker a picco sulla scogliera, la vista è stupenda anche se l’ambiente è claustrofobico,finiamo il giro mentre sta smettendo di piovere e ci dirigiamo verso il camper , sono le 12, ilaria ha fame e ha i piedi bagnati , non vorrai mica che abbia sbagliato le pozzanghere che si trovavano lungo la strada, le ha centrate tutte ed è felicissima di averlo fatto.

Pranzo e dopo ci mettiamo in moto, la direzione da prendere ci porterà lentamente verso casa, andiamo verso la Loira, visiteremo un castello e dormiremo in zona, non abbiamo prenotato in nessun posto trqanne che a parigi ma trovare ospitalità non è mai stato un problema.
Magari avessimo avuto più tempo per stare un giorno in più in normandia, oltre ai luoghi dello sbarco la zona possiede parchi, castelli possiedono un ufficio turistico efficientissimo, alla mia richiesta via internet di informazioni hanno risposto tempestivamente con un mucchio di materiale informativo, complimenti.
Per annegare il dispiacere di andarmene mi fermo lungo la strada in una cantina dove vendono il Sidro, bevanda tipica, se non lo acquisto in ufficio i miei colleghi mi picchieranno, così faccio scorta e a casa annegherò il dispacere nell’alcool.
Soffierà il vento per tutta la strada fino alla loira, guidare un camper con il vento violento è molto impegnativo, la tensione è elevata anche se evito di trasmetterla alla famiglia, ma io e prince abbiamo ormai fatto amicizia, capisco i suoi comportamenti, è una damigella e va trattata dolcemente , senza movimenti bruschi.
Ho gettato via Suor nausicaa e nominato Baz come nuovo compagno per il Tom Tom, lui è più tranquillo, in normandia siamo andati molto d’accordo e non ho avuto problemi.La giornata scorre piacevolmente, la francia è bella, sarebbe bello percorrere strade nazionali, entrare nei paesi ma avendo tanta strada da fare e poco tempo non ce lo possiamo permettere.
Nei dintorni di Tours il navigatore va in panne, Baz non riesce a trovare la strada, hanno cambiato le uscite delle autostrade, gli chiedo allora di mandarmi per un percorso alternativo ma soprattutto di trovarmi un benzinaio, ormai sto raschiando il fondo e prince ha sete, gli ultimi chilometri li facciamo attraversando paesini e campagne, arriviamo alle 21.45 a Blerè, volevamo andare vicino al castello di CHENONCEAU ma ci fermeremo a 7 km, siamo molto vicini lo stesso.
Il camping comunale di Blerè è grande ed è bene atrezzato, pulitissimo ed è molto economico , abbiamo pagato 15 euro per una notte contro i 24 in normandia. Mi fiondo subito ai bagni e mi faccio una doccia per scaricare la tensione, ormai mi facevano male alle mani per stringere il volante ( ma sei matto , papà? – con questo freddo te ne esci in accappatoio? Neanche per tutto l’oro del mondo).
Cena e tutti a nanna, oggi le bimbe hanno sofferto alla pancia, lo temevamo ma fino ad ora non si erano mai lamentate, ma le condizioni del viaggio di oggi rendevano il camper simile ad una barca, sarei stato male anche io.
Loira – sabato 18 – castello di chenonceau
Siamo in francia , ogni mattina sono andato ad acquistare al market del camping la baguette da mettere sotto il braccio e i croissant per le bimbe , vuoi che qua a Blerè , in centro paese non ci sia un panificio che mi dia il pane di un livello superiore? Mentre le donne stanno pensando se alzarsi o no, vado in esplorazione, dove vado a cercare?
Vedo il campanile della chiesa e mi dico che di solito dove c’è una chiesa si mangia bene e parto, infatti in poco tempo arrivo in piazza e mi trovo una patisse rie, entro ed il profumo del pane fresco accompagnato alla vista dei dolcetti e brioche è inebriante, il Buonjour della bellissima commessa bionda con ampia scollatura (siamo proprio italiani) mi farebbe comprare di tutto ma mi fermo dopo la baguette,4 croissant e 4 dolcetti di altro tipo, meglio andare e starmene zitto ( ma quanta roba hai preso? – ma cosa sono questi qui? Ma che cosa hanno? – non lo so ma ti assicuro che ne valeva la pena), consiglio vivamente il posto, seguite il campanile,italiani.

Colazione e si parte per la visita, siamo a 7 km e arriviamo in brevissimo tempo, non troviamo molta gente, è presto, Il castello sorge sul centro del fiume, bello da visitare e con dei bellissimi giardini, annesso hanno un orto dell’epoca, la fattoria, un ristorante, il parco giochi per i bimbi , i parcheggi per i camper sono segnalati e numerosi, ci si avvia alla visita, faremo solo questo castello e dopo partiremo verso casa, disperazione, ma vogliamo avere tempo domenica per arrivare e scaricare il mezzo dato che lunedi lo dobbiamo riconsegnare
Il castello è visitabile in tutte le sue stanze, tutte arredate, cucine comprese, la visita è interessante ma avendo ancora in mente Versailles cominciamo ad averne in eccesso di stanze ed arredi d’epoca, i giardini sono eleganti e la loro caratteristica è quella di sorgere parzialmente sopra il fiume.

Vuoi che qua le mie donne non entrino nel negozio di souvenir? Guarda questo, papà guarda qua, ognuna di loro prende qualche cosa come ricordo e anche qua si ricorderanno volentieri di noi. Un mega panino al chiosco ce lo meritiamo, lo avevo notato arrivando e mi ero ripromesso di sperimentarne uno, molto buono.
Donne che facciamo? Si parte? Abbiamo davanti quasi 8 ore di viaggio, la meta tecnica è AOSTA, dormiremo in italia se ce la facciamo altrimenti ci inventeremo qualche cosa, dopo una settimana così sto cominciando a diventare un camperista semi dilettante.
Il vento è sempre violento, mi rallenta,dovrò lottarci per tutta la giornata , poi a tratti piove, accidenti, la vacanza è proprio finita, ma per fortuna arriva davanti con mè la mia donna più piccola a farmi compagnia.
Scoprirò poi che l’autoradio non si sente bene da dietro e l’amore per papà era dovuto al fatto che voleva sentirsi il cd con le canzoni dello zecchino d’oro, lo stesso farà poi lisa che vorrà ascoltarsi tutti i cd di Shakira e Avril Lavigne, (bello papa? –come no, ma quando comincia a cantare?). Tra le tagliatelle di nonna pina e shakira arriviamo che sono quasi le 21.20 e non siamo neanche a chamonix, era la mia tappa di riserva, che faccio? dove trovo un camping?
Consulto BAZ e non sa che pesci pigliare se non mandarmi 50 km dentro in svizzera (ma sei matto?). Ma papà, che si porta sempre via di tutto si era iscritto a plen air, ha fatto la tessera e ha comprato il loro elenco dei camping europei, quindi se loro mi dicono che a Cluses, vicino a chamonix esiste un camping da loro consigliato , io vado li fiducioso, 20km e sono arrivato,cittadina piccola, camping piccolo ma accogliente , pulito ed atrezzato dignitosamente.
Mando al parco giochi le bimbe, anche se è quasi buio e fuori è tutto bagnato ma non ho il coraggio di tenerle chiuse ancora in camper, io e corinna prepariamo la cena, mi bevo una bottiglia di vino, ora me lo sono meritato, ora tutti a nanna, domani si arriva a casa.
CONSIDERAZIONI FINALI
– Leggere i diari di bordi delle altre persone è stato utilissimo, per questo ho voluto farlo anche io, per dare nuove informazioni o emozioni ad altre persone che stanno per cimentarsi in questo itinerario.
– La gita è stata intensa, avremmo potuto vedere meglio certe cose ma ci ripromettiamo di fare meglio la prossima volta.
– La francia si è rivelata un paese ospitale, le autostrade saranno costose ma hanno aree di sosta con servizi efficenti , puliti al contrario delle nostre autostrade , hanno una mentalità per la manutenzione del bene comune diversa da noi, dovunque ho trovato parcheggi dedicati ai camper ma soprattutto il turismo itinerante non è sopportato ma viene considerato un bene da valorizzare, non sei considerato un intruso ma sei un turista come gli altri, se rispetti le regole sei bene accetto sempre.
– Ho noleggiato un camper per la seconda volta e ne sono rimasto molto contento, PRINCE è stata una compagna fedele ed affidabile, la nostra isola felice per 9 giorni, sicuramente ripeteremo l’esperienza .
A proposito , ora che siamo a casa, ho pensato una cosa , il prossimo anno andiamo sapete dove ? AL CIRCOLO POLARE ARTICO e precisamente a Rovaniemi, voglio …..aspetta, cosa fai ?… no dai….. state ferme…. Scherzavo……… non subito…… col tempo… AHI OHI
(vedrete che prima o poi le porterò!)