A cura di Antonella Fiorito
Giunta alla 22esima edizione il primo e unico festival nazionale dedicato ai primi piatti torna a Foligno, nel suo format originale, da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre. Quattro giorni all’insegna di degustazioni continuative, importanti ospiti, lezioni di cucina, dimostrazioni di grandi chef, produzioni alimentari di qualità, ma anche momenti di spettacolo e intrattenimento.
Un programma in continuo divenire che, in anteprima, è stato presentato eccezionalmente nella sede nazionale di Confcommercio, a Roma, mercoledì 7 settembre. A illustrare i principali appuntamenti della kermesse e presentare le grandi stelle che giungeranno nella città umbra di Foligno è stato Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio Umbria, la società di servizi che da sempre promuove e organizza la manifestazione de I Primi d’Italia. Con lui anche Eleonora Pieroni, il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini, il presidente della Camera di commercio e di Confcommercio umbre Giorgio Mencaroni.
Obiettivo della manifestazione, nata nel 1999 ma ideata ancor prima dal consigliere di Fida-Confommercio e alimentarista di Città di Castello Ubaldo Mangioni, che ebbe l’intuizione di abbinare i primi piatti della tradizione italiana, è l’avvicinamento del grande pubblico alla cucina d’autore, alle proposte d’eccellenza e alla cultura dell’enogastronomia italiana attraverso la valorizzazione dei primi piatti simbolo del nostro Paese e la promozione di incontri e riflessioni di carattere culturale, economico e sociale e ancora mostre e mercati con le migliori creazioni dell’artigianato e dell’agroalimentare italiano.
Pasta, riso, zuppe, gnocchi, polenta ma anche i prodotti agroalimentari indispensabili per la creazione di un gustoso primo, sono i protagonisti della maratona culinaria più appetitosa d’Italia. Per questo è attesissimo il ritorno dei Villaggi del gusto regionali. Quest’anno ben undici, di cui uno interamente gluten free. Qui si potranno assaggiare tantissime ricette di primi piatti, tipiche delle varie regioni italiane, servite con orario continuato nelle suggestive taverne barocche cittadine sparse in tutto il centro storico. Le specialità pugliesi si potranno assaggiare alla taverna La Mora, mentre i piatti sardi alla taverna Cassero. Con un grande spirito di solidarietà, il Lazio sarà rappresentato dalla città di Amatrice, presente con suoi primi alla taverna Giotti. Ma i piatti romani saranno serviti anche alla taverna Contrastanga. E ancora: le specialità mantovane si potranno degustare alla Ammanniti; le umbre alla Pugili; quelle della costa marchigiana alla Spada; le maremmane alla Morlupo; le piemontesi alla Croce bianca; quelle della Alpi e le gluten free alla Badia.
Nonne protagoniste anche con i laboratori riservati a bambini e ragazzi dai 6 agli 11 anni, durante i quali potranno giocare, manipolare e cimentarsi nella realizzazione di pasta fresca.
Infine mostre e mercati con le migliori creazioni dell’artigianato e dell’agroalimentare italiano, dalla Boutique della Pasta in cui trovare ogni tipo di pastasciutta, in piazza Repubblica, all’Atelier del gusto a palazzo Trinci, dalle Bontà mediterranee in piazza Matteotti allo Street food di piazza del Grano, solo per citarne alcuni. E ancora: cooking show sul palco di largo Carducci, con un ricco calendario di musica e intrattenimenti giornalieri gratuiti all’insegna del gusto e del divertimento; laboratori a palazzo Candiotti per imparare a realizzare la pasta fresca.