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Home Diari e racconti di viaggio

Europa centro-orientale: Slovenia, Ungheria e Polonia

admin by admin
7 Marzo 2013
in Diari e racconti di viaggio
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Europa centro-orientale: Slovenia, Ungheria e Polonia
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La carovana si dirige a est. Strade assolate nella calura estiva. La meta è chiara e ben organizzata. Con fare sicuro il conducente guida verso oriente, verso quella parte di Europa centrale che ha visto passare epoche storiche di grande rilievo.

Cultura, storia, arte, musei, castelli, natura incontaminata, laghi termali, parchi naturali, grotte carsiche sono questi i luoghi che rigenerano lo spirito e arricchiscono la persona. Così la pensano Livio e Daniela che con amici e figlio a seguito attraversano la Slovenia, l’Ungheria e la Polonia in un viaggio in camper davvero da ricordare.

Lago di Bled

Informazioni

Viaggio dal 30/07 al 19/08
KM percorsi: circa 3800
Noi (di Bra in provincia di Cuneo): Livio e Daniela con  Mattia 11 anni
1 equipaggio di Firenze: Stefano e Antonella con Matteo 13 anni
Spese: benzina euro 560
Bollino: Slovenia x 6 mesi euro 35 –  Ungheria x 10gg 12 euro – Slovacchia x 1 sett. euro 6 – Austria x 1 sett. euro 8
Campeggi e aree di sosta: euro 390
Entrate varie in castelli/terme e musei ecc.: euro 235

Anche quest’anno le ferie arrivano in un attimo. Nostra figlia più alta è partita di nuovo per l’Inghilterra , il camper è pronto, ho una raccolta non indifferente di guide turistiche, cartine, depliants e brochures su tutti gli stati dell’est Europa Austria compresa. Ho scaricato itinerari di altri camperisti come al solito e ho articoli di PleinAir molto dettagliati inerenti alle zone che pensiamo di visitare.

L’itinerario che ci prefissiamo comunque è abbastanza preciso:
Slovenia: Postumia-lago di Bled –Lubiana e almeno un sito termale.
Ungheria: Lago Balaton-Budapest e dintorni  e anche qui terme dove possibile.
Polonia: Il sud del Paese.

Il Clima che abbiamo trovato è stato molto gradevole per la maggior parte del tempo con due giorni di caldo intenso e soffocante e un super temporale in Polonia con pioggia di fulmini.

Cambi monete
Slovenia EURO
Ungheria FIORINI cambio 220
Slovacchia KORONE cambio 29.5
Polonia ZLOTY cambio 3.20

Benzina in euro
Con nostro grande stupore la benzina era più cara che da noi, l’unica eccezione Slovenia e Austria.
Slovenia 1.20
Altri paesi 1.50
Austria 1.30

Strade
Slovenia e Ungheria perfette.
Slovacchia passabili.
Polonia allucinanti (lavori in corso a non finire che ci hanno costretto a code lunghissime, assenza di autostrade, fondo stradale segnato dalle ruote con solchi profondissimi e pericolosi).

Campeggi
In tutti gli stati visitati c’è l’obbligo di sostare in campeggio per la notte o meglio vi è la mancanza assoluta di aree di sosta propriamente dette.

Ho l’elenco dei campeggi che ho avuto dai vari uffici del turismo. (in Slovacchia abbiamo solo transitato). Nessun problema a trovare posto.

L’unico campeggio dove i servizi lasciavano a desiderare è stato quello di Budapest. Quasi ovunque all’arrivo troviamo all’entrata una persona che si mette in quattro per cercarci posti che ci soddisfino e ci accompagna.

Risultato finale:
Viaggio piacevolissimo intercalato da pause di relax completo. Compagnia ottima.

Grande sorpresa in Ungheria per la gente molto cordiale e gentile e per l’organizzazione  l’ordine e la pulizia in generale (che sia l’eredità dell’impero Austro-Ungarico?).

Diario di viaggio

1° GIORNO mercoledì 30.07 (Partenza al pomeriggio sul tardi)
Partiamo alle 16,00 da Bra (CN) l’appuntamento con i nostri amici toscani è per fine settimana alle terme di Ptuj  quindi abbiamo circa tre giorni di tempo per la visita dei siti Sloveni che ci siamo riproposti. Fa molto caldo soprattutto quando iniziamo ad inoltrarci nella pianura padana sull’autostrada  Torino/Piacenza.

L'equipaggio. Livio, Daniela, Mattia, Stefano, Antonella e Matteo.

Prima di Brescia vedendo l’indicazione di code accendiamo il CB, sentiamo i camionisti che ci avvisano di uscire a Manerbio per rientrare a Desenzano. Così facciamo e appena rientrati in autostrada ci fermiamo a cenare in un parcheggio con bar. Il caldo è soffocante e umido, mangiamo cibi freddi e ci prendiamo un caffè.

Dopo circa un’ora mentre ripartiamo incontriamo l’auto che era davanti a noi in autostrada (riconoscibile per uno strano carico sul portabagagli) che si ferma per la cena. Abbiamo fatto bene ad uscire evitando così una coda di circa un’ora, grazie ai consigli dei camionisti che nei nostri viaggi ci sono già stati utili più di una volta.

Per la notte usciamo a Palmanova e, come da istruzioni di itinerari scaricati da Internet, cerchiamo un posto tranquillo sotto le mura. Lo troviamo entrando dalla porta Trieste direzione autoporto Fernetti-Sezana. Un parcheggio tranquillissimo con alberi e prato e con altri camper posteggiati. L’aria si è rinfrescata e si sta veramente bene.

2° GIORNO giovedì 31.07 (Grotte di Postumia – castello di Predjama  – Lubiana)
Dopo una notte tranquilla partiamo per Trieste e verso le ore 10 siamo a Postumia. Abbiamo comprato la Vignetta per le autostrade Slovene obbligatoria dal 01.07 valida per 6 mesi di euro 35.

Livio e Mattia alle grotte di PostumiaIl grande parcheggio delle grotte offre tutto il posto che vogliamo, ma noi ci sistemiamo nell’apposita area con carico scarico e allaccio luce. (10 euro per 24 ore se no si paga come negli altri parcheggi). Noi abbiamo pagato 3.50 euro. Andiamo subito a prendere il biglietto 40 euro entrata alle 10.30.

La visita è veramente interessante, all’interno i gradi sono circa 8/10 quindi è necessario una felpa pesante o un pile, noi abbiamo anche i k-way. Un trenino ci fa percorrere un paio di km e ci lascia in uno spiazzo dove ci si raggruppa secondo la lingua. Arrivano le guide e inizia la visita.

Le grotte sono enormi e su tre livelli di cui due visitabili. Il percorso è ricchissimo di formazioni varie e non si sa dove guardare prima. Usciamo soddisfatti, facciamo un giro veloce nelle botteghe di souvenirs ed è ora di pranzo.

Al pomeriggio ci dirigiamo a 10 Km dalle grotte per vedere il castello di Predjama incassato tra la roccia. Ci arriviamo in 10 minuti e lo fotografiamo solo da fuori. Raggiungiamo quindi Lubiana, parcheggiamo con facilità nell’enorme  parcheggio a pagamento della stazione e visitiamo la graziosa capitale della Slovenia.

Fa molto caldo e ci accontentiamo di vedere il castello che domina la città da sotto. Preferiamo passeggiare lungo il canale molto bello con i suoi salici piangenti e i suoi localini.

Entriamo nella chiesa dei FraFiume Ljubljanica a Ljubljanancescani in piazza Prešernov interessante la loggia del mercato di Plečnik e il triplice ponte, raggiungiamo il ponte dei draghi passando davanti al mercato che avvolge la chiesa di San Nicola (Duomo) ormai deserto essendo pomeriggio.

Per la sera raggiungiamo il lago di Bled e ci sistemiamo nell’unico enorme campeggio. C’è solo posto per una notte perché il giorno dopo è quali tutto prenotato. Doccia e cena. Lo scalino del camper non funziona più e da ora per tutto il viaggio dovremmo farne a meno, va beh! sarebbe stato peggio se si fosse bloccato aperto anziché chiuso…!!!

Alla sera faccio due passi sulla spiaggetta davanti al campeggio con vista isola, c’è molta pace. Adocchio proprio di fianco al ristorante del campeggio un parcheggio privato con già parcheggiato un camper: costo per una notte 10 euro.

Attraversando il campeggio non posso fare a meno di notare la varietà di targhe su camper, auto e caravan: francesi, inglesi, italiani (pochi), spagnoli, olandesi (tantissimi), tedeschi svedesi persino finlandesi e poi sloveni e una piccola rappresentanza di ungheresi e polacchi……..  mi piace pensare alla diversità delle lingue , delle abitudini e dei cibi tutte racchiuse in un unico sito.

3° GIORNO venerdì  01.08 (Lago di Bled)
Questa mattina paghiamo il campeggio (35.50 euro) e ci spostiamo nel parcheggio vicino. Paghiamo 20 euro fino al giorno dopo. Scarichiamo le bici a facciamo il giro completo del lago in bicicletta (6 km). La ciclabile è piacevole, ombreggiata, tranquilla, negli ultimi tratti passa su passerelle di legno.

Una pletna sul lago di BledA metà circa, cioè al lato opposto del campeggio posiamo le bici per un giro in Bled. Il paese è molto turistico, ma carino. Ci informiamo per fare un giro sulle pletna, ma ci sembra molto caro. Queste ultime sono barche tipiche che solcano il lago e portano fino all’isola per la visita del santuario.

Ammiriamo il castello che sorge su una roccia sopra Bled. Per Pranzo siamo al camper e intanto le piaggette di erba attrezzate private e no che si trovano intorno al lago si sono riempite parecchio. Anche noi dopo pranzo ci sistemiamo nella spiaggia davanti al camper e affittiamo per circa un’ora una barchetta per raggiungere l’isola.

Visitiamo il santuario e ci prendiamo un caffè. Torniamo alla spiaggia per spostarci nella piattaforma vicino per qualche tuffo tra pesci cigni e anatre. Il caldo lascia il posto a un temporale che fa scappare tutti e che rinfresca l’aria e finalmente torna la pace assoluta, ceniamo e ci godiamo ancora il tramonto mentre qualche temerario continua a nuotare solitario  nel lago.

4° GIORNO sabato 02.08 (Ptuj e le sue terme)
Questa mattina è tornato un bel sole. Partiamo per Ptuj. La distanza da percorrere è quasi tutta su autostrada quindi non ci mettiamo molto ad arrivare. Appena usciti dall’autostrada ci accolgono immediatamente i cartelli con l’indicazione del campeggio e delle terme.

Il campeggio é carino e a ridosso del parco acquatico termale. Ci sistemiamo dalla parte più ombreggiata e ci vengono consegnati i pass per entrare alle terme due volte al giorno, l’orario comunque è continuato fino alle 11 di sera.

Terme di PtujSegnaliamo due parcheggi eventuali per chi non volesse andare in campeggio: uno è prima del ponte che immette nel centro a due passi dalla stesso dove vediamo alcuni camper posteggiati l’altro è quasi davanti al campeggio dopo l’hotel Primus e ci sembra di vedere anche l’allaccio corrente.

Mangiamo pranzo molto presto e immediatamente dopo andiamo a godere di queste stupende terme. Le vasche sono 5: 1 con onde, 1 per i tuffi, 1 con idromassaggi, 1 per i piccolissimi, 1 per l’arrivo di 5 bellissimi scivoli di cui uno vietato ai 14, tutte e 5 con acqua tiepida/calda.

Ci rimaniamo fino al tardo pomeriggio godendoci tutto ciò che possiamo. Usciti prendiamo le bici e con la ciclabile andiamo fino in paese che troviamo pronto per una festa della birra. Bighelloniamo fino al castello e nel centro e siamo costretti a tornare per un temporale.

Dopo cena Mattia torna alle terme, ma per la sera sono solo aperte quelle interne che comunque contano alcune piscine e uno scivolo, intanto ci telefonano i nostri amici che sono già partiti a arriveranno l’indomani mattina.

Alla sera torniamo in paese per passeggiare nelle vie del centro con una gran folla. Ci sono chioschetti per mangiare e bere , bancarelle, complessini e alle 23 iniziano i fuochi d’artificio.

5° GIORNO  domenica 03.08 (terme di Ptuj)
Questa mattina alle 9.30 abbiamo finalmente il piacere di incontrare Stefano e famiglia. Avevano già perso le speranze di poter partire, a volte non è facile gestire tutte le esigenze di una famiglia come la loro : zii zie e nonni anziani, tre figli , un cane e un gatto…….

Fortunatamente ci sono riusciti e possiamo iniziare oggi le nostre ferie insieme con un’intera giornata di relax completo lasciandoci coccolare da tutto ciò che offrono queste belle terme.

6° GIORNO lunedì 04.08 (castello a Keszthely – lago termale di Hévíz)
Oggi lasciamo la Slovenia per entrare in Ungheria. Seguiamo la statale e incontriamo le famose cicogne su di un alto palo così immobili da sembrare finte. Sarà questa l’unica volta che le scorgiamo anche se leggiamo su altri itinerari che sono un elemento costante nel paesaggio dei paesi dell’est.Il Castello Festetics

La strada ci porta a fare una piccola deviazione in Croazia via Varazdin. Dovendo comunque passare la frontiera e non essendo ancora questo stato nell’unione Europea  sarà l’unica volta in cui ci controllano i passaporti.

Mentre siamo in coda per il controllo assistiamo ad una meticolosa perquisizione di una macchina olandese con due ragazzi a bordo fatta con l’ausilio di un bel cane pastore tedesco. È veramente uno spettacolo vedere lavorare l’animale, al nostro turno sale sul camper un doganiere che da un’occhiata veloce.

Entriamo in Ungheria da Letenye e ci accorgiamo subito che la maggior parte delle strade che noi pensavamo statali si sono trasformate in autostrada. Cambiamo qualche Euro alla frontiera e ci fermiamo poco avanti a comprare la Vignetta. Per l’ora di pranzo avvistiamo il Balaton e il caldo è umido e soffocante.

Pranziamo in un parcheggio sotto gli alberi vicino ad un ristorante caratteristico dove andiamo a prendere alcune porzioni di patatine. Dopo pranzo posteggiamo nel paese di Keszthely e il termometro segna quasi 40 gradi. Passeggiamo nella via centrale pedonale e arriviamo al castello di Festetics.

Lago termale di HévízVisitiamo l’interno  e ci affacciamo solo ai giardini: in effetti il caldo ci fa desistere nell’inoltrarci al sole tra le aiuole. Per la sera ci spostiamo al lago termale di Hévíz al campeggio Catrum. Vi arriviamo alle 4.30 circa e il caldo sembra mollare.

Ci sistemiamo in una grande piazzola in due e ci prepariamo per provare queste strane terme la cui entrata è a qualche metro dal campeggio. La struttura tutta in legno è posizionata sopra il lago su cui sembra sospesa.

Paghiamo euro 160 circa per un’ora e mezza, percorriamo corridoi vari osservando anche le vasche coperte , affittiamo alcune ciambelle (il lago è profondo e non si tocca), raggiungiamo un prato e ci immergiamo tra le ninfee nell’acqua tiepida con altra gente tutti immobili come rane . Il tempo passa velocissimo e in un attimo è ora di uscire.

Arrivati in campeggio doccia e cena che viene bruscamente interrotta da un temporale che ci costringe a ritirarci velocemente, ma dopo cena prendiamo le bici per un giro in paese. In giro c’è pochissima gente e sembra voglia ricominciare a piovere, sbagliamo strada e ci ritroviamo a tornare al camper sullo stradone piuttosto buio, si torna appena in tempo per un altro temporale.

7° GIORNO martedì 05.08 (Lago Balaton)
Questa mattina il tempo è instabile, partiamo per costeggiare il lago Balaton sulla riva sud fino a Siofok. Non c’è troppa gente, incontriamo comunque parecchi paesi molto vivaci e parcheggi vicino alle spiagge attrezzate.Viale nei pressi di Balatonlelle

Ci fermiamo vicino a Balatelep dove attraversata la ferrovia troviamo una bella spiaggetta, continuiamo attraversando i vari paesi e ci fermiamo in un supermercato, tutto ci sembra molto piacevole e paragoniamo persino la zona alla nostra costa romagnola con diversi svaghi per grandi e piccoli.

Per pranzo sostiamo nei pressi di Balatonlelle sotto un viale alberato. Anche qui troviamo negozi bar ristoranti e siti destinati allo sport come tennis pallavolo calcio il tutto su bei prati che fungono anche da spiaggia.

Purtroppo il tempo ancora non ci permette di fare il bagno, quindi proseguiamo per Siófok e ci fermiamo al Campeggio Aranypart con un bella spiaggia d’erba. Intanto il tempo si è rimesso al bello e quindi si va a prendere il sole e a fare il bagno.

Alla sera pizza e gulasch (molto scadente) al take away del campeggio. È proprio vero che il Balaton è il mare degli ungheresi e hanno saputo attrezzarlo veramente bene, i camper incontrati sono pochi e non abbiamo avuto nessun problema a parcheggiare, diversamente da cosa mi aspettavo…voto finale 10 e lode.

8° GIORNO mercoledì 06.08 (Budapest)
Questa mattina partenza per Budapest. Decidiamo di sostare al Camping Római perché ci sembra sia più comodo al centro (15 minuti). La città ci accoglie con un traffico incredibile e 1000 semafori, ma le indicazioni per il campeggio sono precisissime anche senza navigatore penso non avremmo avuto difficoltà.

Vista sul Parlamento di BudaIl Római si trova a nord verso Szentendre e ci tocca attraversare tutto il centro passando anche quasi davanti al Parlamento. Il campeggio è ombreggiato, tranquillo davanti alla stazione del treno (HEV), l’unica cosa che lascia veramente a desiderare sono i servizi che non sono propriamente nuovi e puliti.

Comunque noi siamo stati benissimo anche per la sua comodità ai servizi. Mangiamo e verso le ore 15.00 partiamo con il treno che passa ogni 15 minuti e ci mette altrettanti minuti per arrivare alla stazione del metro Batthyany ter.

Decidiamo di fare la Budapest Card che da diritto a tutti i mezzi di trasporto cittadini e ad alcuni sconti sulle entrate. Visto che al campeggio sono finite le compriamo alla stazione di arrivo a Budapest ( fiorini 6500 a testa x 48 ore, Mattia non paga perché minore di 14 anni può essere unito ad un adulto).

Oggi iniziamo il nostro giro. Essendo la città praticamente divisa in due BUDA e PEST oggi iniziamo da Buda quindi appena arrivati col treno : iniziamo a visitare la chiesa di S. Anna che si trova appena usciti dalla stazione , poi a piedi saliamo al Bastione dei pescatori.

Purtroppo una parte è impalcata e raggiungendolo ci accorgiamo che anche la chiesa di San Mátyás è completamente impalcata. È un vero peccato perché non ne hanno lasciato scoperto neppure un pezzetto. La chiesa è già chiusa, ma c’è scritto che riaprirà alla sera.

Ci accontentiamo quindi del panorama che da qui è favoloso sul parlamento e sulla città sottostante, sul ponte delle catene e su tutta Pest. Il bastione si chiama ‘dei pescatori’ perché veniva usato come mercato ittico nel ‘900, da qui ci dirigiamo verso il castello e andiamo a visitare il Labirinto Budavár.

Trattasi di 1.2 km di gallerie sotto Budapest dove vennero ospitati parecchi soldati durante la seconda guerra mondiale e ora vi sono opere d’arte e angoli particolari come una fontana che zampilla vino per ricordare re Mattia Corvino amante appunto di questa bevanda.

Budapest di notteI ragazzi si divertono molto anche perché il labirinto non è molto illuminato e ci sono dei punti veramente misteriosi. Usciti ci dirigiamo verso il castello dove arriva anche la bella e antica funicolare. Facciamo un giro nel cortile e ammiriamo la bella fontana, poi torniamo sui nostri passi ad ammirare il panorama e si fa quasi ora di cena.

Troviamo un ristorantino poco prima della piazza davanti a San Mátyás e ci fermiamo. Scelta ottima per il cibo, ma poco felice per il prezzo molto alto che paghiamo anche se sicuramente sia il gulash che la zuppa di pesce o il pollo alla paprika sono veramente ottimi.

Purtroppo tornando alla chiesa di San Mátyás vediamo che è ancora chiusa quindi andiamo a fotografare Budapest di notte sempre dal Bastione dei pescatori. Lo spettacolo è assicurato,  tutto è molto ben illuminato e le foto si sprecano. Torniamo al camper soddisfatti di questo primo assaggio di Budapest.

9° GIORNO giovedì 07.08 (Budapest)
Oggi invece è la volta di Pest che cominciamo a visitare con l’animatissimo mercato coperto. Prendiamo treno e metro e arriviamo  al mercato centrale, la struttura è opera di Eifell ed è su due piani. Sotto gli alimentari e sopra bancarelle di ogni genere anche bar e fast food.

Facciata  della Sinagoga grande a BudapestL’atmosfera che vi regna è squisita tutto è colorato dalle matriosche alle trecce di aglio e peperoncini, dai costumi tipici alla  frutta e verdura, ci spiace lasciare questa allegra confusione. Proseguiamo verso la Sinagoga che visitiamo con annesso museo.

L’interno è da non perdere, il museo è toccante nella parte dove sono esposte le foto delle deportazioni. Consumiamo i nostri panini nei giardinetti li davanti e andiamo alla cattedrale di Santo Stefano. Dentro si può ammirare l’urna dorata con la mano mummificata del santo.

Da qui percorriamo la via pedonale davanti alla cattedrale e decidiamo di prendere il tram raggiungere il Parlamento. Lo ammiriamo solo da fuori e ci piacciono molto i piccolissimi primo ministro giustiziato del 1958 perché contrario alla dominazione comunista sovietica.

Ci piace immortalare questa statua con alle spalle il parlamento perché ci sembra più che simbolico accostare queste due immagini. Da qui prendiamo il metro. Tutti i trasporti Pubblici funzionano perfettamente e in un attimo siamo arrivati.

Utilizzando due linee del metro arriviamo nella zona cosiddetta del boschetto dove si trovano: lo zoo, il luna park, il circo stabile,  le terme Széchenyi, il castello Vajdahunyad Var, la piazza degli eroi, il museo delle belle arti.

Qui ci dividiamo chi al museo , chi a passeggiare nel parco fino alla piazza e a prendere informazioni per le terme che vogliamo fare il giorno dopo. Torniamo al camper ancora in tempo perché i bambini facciano un tuffo nella piscina vicino al campeggio con tanto di scivoli  per la modica somma di due euro a testa.

10° GIORNO venerdì 08.08 (Budapest)
Oggi in programma abbiamo il Memento Park e le terme di Széchenyi. Per raggiungere il parco non è semplicissimo ma con gli efficientissimi trasporti di Budapest non perdiamo neanche un minuto e in circa un’ora riusciamo ad essere davanti all’entrata: treno Hev fino a Batthyany ter  poi tram 19 fino al capolinea Etele ter, poi Volánbusz che partono ogni 15 min.

I Volánbusz (pullman gialli) non sono trasporti cittadini infatti il parco è una decina di km fuori Budapest dobbiamo quindi fare i biglietti che si possono prendere direttamente sul pullman (1 euro a testa a viaggio).

Statua 'Repubblica dei Consigli' di Kiss István al Memento Park di BudapestIl parco è una raccolta delle statue del vecchio regime comunista, sono state come per dire esiliate in mezzo alla campagna intorno a Budapest in un posto molto isolato, ma non sono state distrutte perché possano ricordare un pezzo di storia , proprio perché la storia dovrebbe insegnare a non ripetere gli stessi errori.

Così troviamo gli stivali della statua di Stalin , il resto è stato distrutto durante la rivoluzione del 1956, la statua del soldato liberatore sovietico e quella dell’operaio realizzato… tutti simboli  di una realtà che non esisteva.

Torniamo indietro con gli stessi mezzi, una fermata per il traffico intenso davanti al ponte delle catene ci lascia il tempo per qualche foto  e con altre due tratte di metro siamo nel boschetto vicino alle terme di Széchenyi. Per pranzo andiamo a mangiare hot dog e hamburger in un chioschetto e subito dopo andiamo alle terme.

Si paga un biglietto intero (sconto con la Budapest Card) che all’uscita si ripresenta alla cassa, viene restituita la somma relativa al tempo che non si è usufruito (alla fine paghiamo 4800 fiorini per tre persone per due ore). È inutile dire che troviamo tutto stupendo e soprattutto elegante.

Gli spogliatoi sono tutti in legno, le vasche esterne ornate di statue e fiori e sembrano fontane di un castello, le vasche interne eleganti e pulite.

Alle ore 16.00 a malincuore dobbiamo uscire dall’acqua, abbiamo la Budapest Card che scade alle 16.30, riusciamo a passare per quell’ora dai controllori del treno Hev in modo da non dover pagare i biglietti di ritorno.

In campeggio mi prende un torpore che mi lascia completamente spossata, ma riposata, dopo le terme si ha sempre questa sensazione di rilassamento totale. Livio incontra in campeggio un suo vecchio compagno di scuola anche lui in giro con camper e tenda  e si fanno 4 chiacchiere scambiandoci notizie e impressioni.

Da parte nostra abbiamo trovato Budapest una bella città sicuramente da visitare attentamente. C’è molto traffico, ma devo dire che in generale gli automobilisti ungheresi sono molto educati e gentili. Giudizio quindi più che positivo.

11° GIORNO sabato 09.08 (Szentendre–museo all’aperto Skanzen– Visegrád – Esztergom)
Oggi  ci svegliamo con pioggerella e giornata molto grigia. Prima tappa è Szentendre, questa cittadina si trova a pochi km a nord di Budapest quindi noi siamo già sulla strada giusta.

Piazza principale a SzentendreQuando arriviamo posteggiamo sul lungo Danubio fiume e sembra che non piova più quindi ci accingiamo a fare un giretto per le stradine caratteristiche piene di negozietti e botteghe. Lo troviamo molto piacevole con le casette colorate e i localini,  riusciamo a finire la visita quando ormai si è riempito di turisti.

Seguiamo passo passo l’itinerario di PleinAir nr. 383 e proseguiamo per il museo all’aperto a circa 3km. Lo troviamo veramente interessante con molte case e botteghe ricostruite con mobili e suppellettili originali. Ci fanno una dimostrazione di tintura della stoffa con macchinari d’epoca.

Girovaghiamo curiosando nei vari locali compresa una piccola fattoria con animali, una chiesetta di legno,  un mulino a vento una panetterie e una bottega di dolciumi vari ecc. Insomma finiamo di mangiare pranzo alle 14.00, direi che vale la pena fare questa piccola deviazione per visitare questo sito.

Dopo pranzo arriviamo a Visegrád e facciamo un po’ di fatica a capire se la rocca è raggiungibile col camper. Finalmente chiedendo troviamo la strada che porta al parcheggio in cima alla collina, lo raggiungiamo dando un passaggio ad una coppia sprovvista di auto che attendeva una navetta che probabilmente non sarebbe passata.

Entriamo per la visita, ma notiamo subito che la cosa migliore è il panorama veramente bello, si può vedere l’ansa del Danubio anche se il cielo si è mantenuto grigio vale la pena scattare qualche foto, mentre il castello era decisamente migliore visto dal basso. La sua ristrutturazione lascia a desiderare con colate di cemento a vista.

Continuiamo per Esztergom, ma quando vi arriviamo la basilica è già chiusa quindi ci accontentiamo di osservarla da fuori e proseguiamo per la Slovacchia attraversando un ponte che collega i due stati. Attraversando il ponte si ha una bella vista sulla basilica e da qui si possono scorgere anche le mura.

Ansa del Danubio a VisegrádProseguiamo per strade che ci sembrano di campagna e ci fermiamo a fare benzina in un distributore dove cambiamo qualche euro: ci sembra di essere tornati indietro di 50 anni! Cercando un posto per mangiare cena e magari anche dormire attraversiamo un paese che sinceramente ci sembra abitato da zingari.

A Krupina troviamo una piazza che ci sembra decente e ci fermiamo a mangiare cena, pensiamo sia tranquilla trovandoci a due passi dalla caserma della polizia, ma notiamo parecchi giovani con bottiglie di birra e non proprio sobri che si fermano a guardare i nostri camper.

Si avvicina un signore del posto che parla italiano e ci consiglia di andare a dormire in un distributore poco prima del paese aperto 24 ore su 24 e dotato di telecamere. Infatti troviamo il parcheggio proprio sotto le telecamere e ci sistemiamo per la notte.

Se vi trovate da queste parti e cercate un posto per la notte vi consiglio però di proseguire ancora perché abbiamo notato il giorno dopo dei parcheggi adatti per la notte prima di Banská Bystrica.

12° GIORNO domenica 10.08 (miniera di sale a Wieliczka)
Ci svegliamo con una bella giornata di sole dopo una notte tranquillissima e proseguiamo per questa strada che dopo un po’ comincia a salire verso i monti Tatra.

Il paesaggio e i paesi ci sembrano migliorare poco per volta Banská Bystrica, che vediamo dall’autostrada ci pare anche degna di una visita, ma proseguiamo per fermarci in un supermercato per la spesa. Entriamo in Polonia seguendo la E77 e l’impatto con le strade Polacche ci lascia subito sgomenti.

Mattia sotto la statua di Giovanni Paolo II nella chiesa di Santa Kinga di Polonia a WieliczkaIncontriamo lavori in corso che non finiscono mai, fondi stradali da incubo con profondi solchi sull’asfalto. Vediamo la deviazione per Zakopane, ma proseguiamo perché abbiamo deciso di visitare Cracovia con i nostri amici che hanno a disposizione solo più due giorni prima del rientro.

La superstrada che pensavamo di fare in pochi minuti per raggiungere Cracovia e le miniere è perennemente intasata da lavori in corso e facciamo lunghe code. Finalmente per pranzo siamo nel parcheggio delle miniere dove possiamo parcheggiare per 5 euro e mangiare con calma.  Alle ore 14.30 siamo all’entrata.

La prima visita in italiano è alle 16. Optiamo per la visita in inglese che parte subito , abbiamo una guida in italiano che leggerà Stefano man mano che proseguiamo. Questo posto è sito Unesco, inutile dire quanto sia interessante.

Si scende fino a 100 metri attraverso una scala di legno a piccole rampe che non finisce più, si risalirà con piccole ascensori ad una velocità impressionante. Nelle sale vuote da cui già è stato estratto il sale vi sono parecchie opere a testimoniare sia momenti di vita lavorativa delle miniere, sia momenti leggendari come l’anello della principessa gettato nel pozzo.

Il culmine è la chiesa di Santa Kinga enorme e meravigliosa. D’obbligo la foto sotto la statua di papa Giovanni Paolo II che qui vi ha anche lavorato. La visita dura parecchio e quando usciamo ci dirigiamo verso Cracovia seguendo il navigatore.

Attraversiamo la città per arrivare al campeggio Clepardia. Quest’ultimo è pieno, ma ci dicono subito che ci faranno comunque spazio. Troviamo due posti vicini senza corrente, ma su prato, altri che arriveranno più tardi verranno sistemati addirittura sulla strada di passaggio tra le piazzole e i parcheggi auto.

Il campeggio è pulitissimo vicino ad una piscina a cui si può accedere con una minima spesa, ma che chiude alle ore 18.00. Notiamo una cosa stranissima  nel nostro soggiorno qui: ci sono alcuni guardiani che tutta la notte girano per il campeggio e dormono su di una sedia vicino alla recinzione. Ci chiediamo come mai e se questa zona sia particolarmente pericolosa, cosa da noi non riscontrata.

13° GIORNO lunedì 11.08 (Cracovia)
Oggi in una bella giornata di sole prendiamo i mezzi per raggiungere il centro. Per la visita pensiamo di partire dal castello per scendere alla via principale e alla piazza del Rynek. Arrivati al castello vediamo subito sul display della cassa che non ci sono più biglietti disponibili per la giornata quindi entriamo nella piazza per prendere subito i biglietti della cattedrale.Il Castello Reale di Wawel a Cracovia

Mangiamo la nostra seconda colazione al bar del posto ed entriamo ad ammirare la cattedrale con tanto di salita alla campana di Sigismondo il cui batacchio viene toccato dai fidanzati come buon auspicio. Suona solo nelle grandi occasioni, l’ultima volta sembra abbia suonato per la morte di papa Wojtyła.

L’interno è molto ricco pieno di arazzi, sono anche conservate nella cripta le tombe dei regali di Polonia con relativi famigliari. Visitiamo anche il museo di fronte dove troviamo i paramenti di Giovanni Paolo II e il trono utilizzato durante una sua visita in Polonia.

Ci dirigiamo verso il Rynek passando dalla strada principale e ci fermiamo in un museo dedicato al papa dove vediamo un interessante filmato sulla sua vita , le sue opere eccetera. Prima di arrivare nella piazza principale ci fermiamo in un piccolo self service per pranzare.

La piazza del Rynek è immensa e molto ricca. Appena arrivati non si sa bene dove guardare prima. Al centro il mercato coperto, la torre del vecchio municipio e tutto intorno chiese e palazzi. Bighelloniamo nella piazza assaporando la confusione e l’atmosfera.

Facciamo un giro tra le bancarelle del mercato coperto tra vari souvenir alcuni anche molto belli e costosi, ne vale veramente la pena, poi andiamo ad ammirare la bellissima chiesa di Santa Maria con le due torri diverse e attendiamo il trombettiere che ogni ora suona da una di queste.

Mercato al coperto nella Rynek GłównyCracovia è piena di leggende, ne abbiamo comprato un libro, sono carine e interessanti: dal drago del castello, alla campana di Sigismondo, alle due torri della chiesa di Santa Maria, all’anello della principessa nelle miniere di sale , il trombettiere e i colombi della piazza del Rynek.

Ci fermiamo nel bellissimo bar sotto i portici del mercato coperto mentre i ragazzi giocano con i colombi (in effetti sono cavalieri mutati in uccelli!!!) e poi passeggiando arriviamo fino alla porta di San Floriano con le sue mura da cui si esce su di un bel parco dove troneggia il Barbacane (costruzione a torre con cortile interno).

Purtroppo oggi è lunedì e non possiamo visitare il museo Czartoryskich per vedere la famosa ‘Dama dell’ermellino di Leonardo. Torniamo al camper dopo una lunga passeggiata per riprendere il pullman e ci fermiamo nel centro commerciale dietro al campeggio.

Questa città ci è molto piaciuta quasi una piccola Praga. Alla sera foto ricordo tra i camper e 1000 progetti per rivederci. Domani purtroppo ci dobbiamo separare.

14° GIORNO martedì 12.08 (Zakopane)
Questa mattina facciamo carico e scarico e ci salutiamo. Ma perché le vacanze insieme passano sempre così veloci? Sono volate…siamo stati molto bene….e adesso cerchiamo di goderci questi ultimi giorni da soli. Per cominciare ci facciamo 4 ore di camper per coprire i 100 km che ci separano da Zakopane.

Prima cerchiamo di attraversare Cracovia e fare le stradine per non più percorrere la famosa strada piena di lavori in corso incontrata all’arrivo, ma desistiamo e andiamo ad imboccare la tangenziale che sembra meno intasata, ma comunque piena di rallentamenti e code.

Dopo un tratto di strada decente con bei paesaggi di montagna con i classici covoni di fieno, ci becchiamo un’ora di coda per via di una rotonda in Zakopane . Insomma la prima impressione è di un paese molto congestionato , pieno di gente all’inverosimile e molto grande per essere un paese di montagna.Mercato tipico di alimentari a Zakopane

Le montagne che lo circondano sono i famosi monti Tatra dove il papa usava passare le sue vacanze estive e che fanno parte del parco naturale a cavallo della Slovacchia e della Polonia. Cerchiamo il campeggio Pod Krokwia in via Zeromskiego che ci sembra un po’ defilato, ma siamo esasperati e ci fermiamo per riposarci e mangiare un buon pranzo.

Al pomeriggio ci facciamo una camminata fino al centro che alla fine non è così lontano. Zakopane è una via lunghissima piena di negozi e bellissimi locali ed è famosa per un suo stile particolare di case: base di pietra e tutto il resto in legno.

Al fondo di questa via lunghissima troviamo un bel mercato tipico di alimentari e merce varia. Poco discosto un piccola chiesa di legno con un bel cimitero dove sono sepolti personaggi famosi polacchi. Nel numero 321 di PleinAir sono indicate le escursioni che si possono fare e i vari musei che si possono visitare, per noi non è possibile essendo già tutti chiusi.

Compriamo i famosi formaggi Oscypek già visti alla manifestazione Cheese che si tiene ogni due anni nella nostra città e che sono venduti da bancarelle lungo tutto il percorso.

Girovaghiamo per negozi, per la sera andiamo a mangiare un grigliata di carne in un bel ristorante tipico con musica dal vivo e camerieri in costume e penso di non aver mai mangiato carne così buona ad un prezzo così basso (20 euro per tre persone). Torniamo al camper e tira un forte vento, ci chiudiamo sopra al calduccio soddisfatti della giornata iniziata male e finita bene.

15° GIORNO mercoledì  13.08 (Chocholow – Oświęcim /Auschwitz e Birkenau)
Oggi prima di partire andiamo ancora a vedere solo da fuori  la casa di Pod Jalami  famosa per la sua architettura , ma non ci sembra niente di speciale, proseguiamo quindi per Chocholow paesino interamente di legno ancora abitato vero e vivo consigliato da PleinAir.

Causa lavorChiesa a Jaszczurówkai in corso siamo costretti a fare una deviazione e sulla strada incontriamo una chiesa di legno degna di nota che visitiamo posteggiando il camper nel parcheggio adiacente. Chocholow ci piace parecchio, visitiamo il piccolo museo con strumenti contadini della vita rurale, facciamo spesa nel piccolo market naturalmente in una casa di legno.

Seguiamo poi il navigatore che ci porta attraverso le solite stradine a Oświęcim. Attraversiamo il paese natale di Karol Wojtyła Wadowice e intanto il tempo si è guastato. Ci fermiamo a pranzare in uno slargo e quasi mi dispiace che quando arriviamo nel parcheggio del campo di concentramento rispunti il sole.

Il tempo di prima si confaceva di più allo stato d’animo che si ha quando si visita un posto come questo. In ogni caso qui ad Auschwitz troviamo un parcheggio per camper a 10 zloty per 12 ore e ci sistemiamo vicino ad altri mezzi.

La visita dura due ore buone, l’entrata è gratis, ma acquistiamo per pochi zloty un piccola guida in italiano che ci sarà utilissima. Inutile dire quanto sia stata toccante la visita come vedere la massa di capelli protesi, scarpe valige tolti alle vittime. I turisti visitano il luogo in silenzio totale e sinceramente non ci sono parole…

Usciti da qui spostiamo il camper a tre chilometri dove si trova Birkenau, che se possibile è anche più commovente. Qui i binari della ferrovia entrano direttamente in mezzo alle baracche. Le situazioni in cui vivevano i prigionieri erano allucinanti , peggio degli animali.

Non sto a raccontare altro in quanto le torture afflitte erano talmente feroci e assurde che non si capisce come mente umana abbia potute anche solo pensarle. Torniamo a dormire nel parcheggio di Auschwitz insieme ad altri mezzi e mentre osservo i bimbi degli altri equipaggi giocare e ridere felici penso a quanti orrori abbiano visto questi luoghi e per quanto tempo qui non si sia sentito una risata di un bambino.

16° GIORNO giovedì 14.08 (Czestochowa)
Santuario di CzęstochowaOggi partenza per Czestochowa. Una fermata per la strada per fare benzina ad un Auchan molto conveniente e anche un po’ di spesa nel supermercato veramente fornito. Arrivati nel paese della Madonna nera percorriamo l’affollatissimo e lunghissimo viale davanti al santuario e proprio dietro allo stesso troviamo un posticino nel congestionato campeggio.

Capiamo che tutta questa confusione è dovuta al fatto che domani è il 15.08 festa dell’assunzione e dalle migliaia di pellegrini giunti anche a piedi da Danzica e Varsavia. Ci sono tende e tendine piantate ovunque, perfino sui bordi dei marciapiedi e nelle aiuole.

Dopo pranzo ci uniamo a questa moltitudine di fedeli che viene da ogni parte della Polonia e andiamo a visitare il santuario facendo anche il passaggio in ginocchio davanti all’immagine della Madonna. Stanno sfilando i militari delle forze di pace ed è tutto molto caratteristico.

Arrivano i pellegrini a gruppi cantando e danzando ognuno col suo stendardo e i suoi colori, preti suore bambini e giovani perfino sposi e spose con gli abiti bianchi. In ogni angolo, cappella o spiazzo ci sono messe in corso o gente che prega e mi ricorda molto l’atmosfera di Lourdes quando andavo come volontaria dell’O.F.T.A.L.: mancano solo gli ammalati, lo stesso fervore ma qua c’è più allegria.

CzęstochowaIncontriamo un signore che porta aiuti in Ossezia che ci sente parlare italiano e si avvicina presentandoci una suora del posto e parliamo un attimo. Ci dice che domani aspettano ancora più gente.

Dopo passeggiamo per un bel pezzo lungo il grande viale, cerchiamo ancora dei regalini da portare a casa ma qui non si trova niente, tornando indietro troviamo una viuzza laterale piena di bancarelle, ma i souvenir sono scadenti.

Mangiamo cena con hamburger presi da una bancarella di dubbia pulizia e torniamo al campeggio tra gente accampata da ogni parte.

Notiamo negozi di alimentari piccoli e bui che sembrano uscire da un film di 50 anni fa e non riesco a capire come possano sopravvivere quando abbiamo incontrato supermarket di grandi catene forniti all’inverosimile.

Torniamo al camper e mi metto in coda per un’ora per fare una doccia gelata, ma ne avevo bisogno. Questa notte piove e penso a tutte le tende sparse in giro.

17° GIORNO venerdì 15.08 (Viaggio di ritorno)
Questa mattina è più grigio che mai. È ora di partire e viene giù a catinelle tanto che pensiamo di aspettare un attimo, ma poi decidiamo di partire lo stesso. Le strade sono pericolosissime, i solchi sono pieni d’acqua e fanno sbandare, i tergicristalli non bastano più.

Più di una volta non sappiamo se proseguire o no, incontriamo un sottopasso allagato e passiamo adagio con altri camion e auto, cade un fulmine vicino al camper, ma Livio è deciso a proseguire e meno male che siamo diretti nella direzione giusta perché a casa scopriremo di aver schivato per qualche chilometro un tornado che ha provocato tre morti e il ribaltamento di un pullman.

Probabilmente ‘qualcuno’ ci ha indicato la strada. Proseguiamo sulla E75 e entriamo in Rep. Ceca percorrendo solo statale andiamo molto a rilento: passiamo per Katowice e da Ostrava prendiamo per Zilina quindi vignetta Slovacca.

Ci pentiamo di non essere passati per Brno, è vero che si allungava e che bisognava prendere una vignetta in più, quella Ceca, ma sicuramente sarebbe stata più veloce. Mangiamo in un’area e andiamo avanti  fino a Bratislava che è sul confine.

Entriamo in Austria e compriamo la vignetta relativa. Sempre sotto un cielo grigio anche se non piove più proseguiamo fino a Graz dove ci fermiamo in una bella area autostradale per dormire. Questa notte i tuoni sono così forti da farci sobbalzare.

18° GIORNO sabato 16.08 (dai parenti a Bassano del Grappa)
Questa mattina entriamo in Italia dal Tarvisio dopo Portogruaro le segnalazioni di una coda di 14 Km ci fanno uscire alla prima uscita. Come noi anche molti altri hanno la stessa idea, ma avendo il Telepass bypassiamo una lunga coda ferma al casello.

Seguendo il navigatore facciamo una stradina meravigliosa tra vigne è cascine (la strada dei vini trevigiani) mangiamo davanti ad una chiesetta in mezzo alla campagna, facciamo camper service in un paese sulla strada e arriviamo dai parenti a Crespano del Grappa per le 15.00.

Troviamo qui anche Michela che tornata dall’Inghilterra  è dagli zii con i nonni e la famiglia si ricongiunge siamo veramente al completo.

19° GIORNO domenica 17.08 (dai parenti a Bassano del Grappa)
Giornata di assoluto riposo tempo bruttissimo e piovoso.

29° GIORNO lunedì 18.08 (dai parenti a Bassano del Grappa)
Visita a Bassano e Castelfranco Veneto sotto un bel sole.

21° GIORNO martedì 19.08 (Ritorno a casa)
Oggi si torna a casa per noi la vacanza è finita continua invece per Mattia che rimane con nonni e zii mentre Michi torna con noi. Siamo a casa nel primo pomeriggio e si comincia a scaricare, naturalmente questa è la parte più brutta, quando tutto è finito e si torna alla normalità, ma la mente è assolutamente rinnovata, piena di ricordi e di belle esperienze.

Galleria fotografica

Vista sul Parlamento di Buda
Interno della Sinagoga grande a Budapest
Grigliata di carne di un ristorante tipico di Zakopane
Terme Széchenyi a Budapest
Basilica di Santa Maria a Cracovia
Statua di János Hunyadi
Il Castello Festetics a Keszthely
Chocholow
Forno d'incenerimento a Auschwitz
Particolare del mercato al coperto di Pest
Viale nei pressi di Balatonlelle
Il Castello Festetics
Oscypek formaggio affumicato polacco
Il castello di Buda
Santuario di Częstochowa
Scivoli delle Terme di Ptuj
Luci notturne a Budapest
Pellegrini al Santuario di Częstochowa
'Gli stivali di Stalin' resto della statua originale al Memento Park di Budapest
Museo etnografico all'aperto a Szentendre
Budapest di notte
Fiume Ljubljanica a Ljubljana
Lago Balaton
Lago termale di Hévíz
L'equipaggio. Livio, Daniela, Mattia, Stefano, Antonella e Matteo.
Częstochowa
Mercato al coperto nella Rynek Główny
Ansa del Danubio a Visegrád
Lago di Bled
Case del Museo etnografico all'aperto a Szentendre
La Miniera di sale di Wieliczka
Castello nella cittadella di Visegrád
Piazza principale a Szentendre
Statua di Imre Nagy a Budapest
Mercato tipico di alimentari a Zakopane
Chiesa a Jaszczurówka
Basilica di Santo Stefano a Budapest
Casa tipica di Zakopane
Mattia sotto la statua di Giovanni Paolo II nella chiesa di Santa Kinga di Polonia a Wieliczka
Vista notturna di Budapest
Lago di Bled
Livio e Mattia alle grotte di Postumia
Porta di San Floriano a Cracovia
Facciata della Sinagoga grande a Budapest
Statua 'Repubblica dei Consigli' di Kiss István al Memento Park di Budapest
Mercato al coperto di Pest
Una pletna sul lago di Bled
Auschwitz
Ingresso campo di Birkenau
Il Castello Reale di Wawel a Cracovia
Statua 'Soldato dell'Armata Rossa' di Kisfaludi Strobl Zsigmond al Memento Park di Budapest
Rynek Glowny
Birkenau
Bagni termali Széchenyi a Budapest
Piazza degli Eroi a Budapest
Terme di Ptuj
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Tags: PoloniaSloveniaUngheria
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