Il Calendario Pisano faceva iniziare l’anno il 25 marzo (festa dell’Annunciazione della Vergine Maria) anticipandone l’inizio di nove mesi e sette giorni rispetto al calendario tradizionale. Il primo documento che attesta l’Anno Pisano ab Incarnatione Domini (o Christi) risale all’anno 985. Il Calendario Pisano fu abolito nel 1749 per decreto del Granduca Francesco Stefano di Lorena, con il quale fu ordinato che in Toscana il nuovo anno cominciasse il primo gennaio 1750, secondo il Calendario Gregoriano. Solo negli anni ’80 del Novecento si ricominciò a festeggiare con iniziative che coinvolgono l’intera città e molti borghi delle Terre di Pisa.
Il momento culminante delle celebrazioni è la cerimonia del raggio di sole nel Duomo di Pisa. Alle 11 parte dal Comune il corteo storico composto da rappresentanti del Gioco del Ponte, della Regata delle Repubbliche marinare, del Palio di San Ranieri e delle altre associazioni che concorrono al successo della giornata, e si recano in Duomo per osservare a mezzogiorno il passaggio del sole da una finestra della navata centrale che illumina la mensola a forma di uovo sul pilastro accanto al pulpito di Giovanni Pisano, capolavoro scultoreo della seconda metà del 1200.
CILIEGI IN FIORE A LARI
A Lari, borgo noto per il suo bellissimo Castello dei Vicari, domenica 26 marzo si celebra La festa della fioritura che prevede passeggiate accompagnate in mezzo ai ciliegi in fiore e visite guidate al Castello. La ciliegia è infatti una delle protagoniste indiscusse di questo territorio: ne esistono quasi 20 varietà diverse, che vengono “celebrate” da 65 anni in giugno con la Sagra delle ciliegie.
LA FESTA DEI CAMMINANTI
Il 25 e 26 marzo si svolge la nona edizione della Festa dei Camminanti sul Monte Pisano, tra i fiumi Arno e Serchio fino al padule di Bientina. Fulcro della manifestazione è il borgo medievale di Vicopisano. Ma sono in programma iniziative anche a Calci, Buti e Calcinaia. In programma due giornate ricche di appuntamenti: conferenze e mostre, laboratori del camminare per grandi e piccoli, vere e proprie camminate guidate, degustazioni con merende e cene. Il 24 marzo la festa sarà anticipata da incontri dedicati a temi importanti, quale la disabilità e un approfondimento sulla via Micaelica.
L’ORTO BOTANICO PER CHI RESTA IN CITTA’
L’Orto Botanico pisano è il più antico Orto Botanico universitario al mondo. Istituito nel 1543 come “Giardino dei Semplici” universitario dal medico e botanico Luca Ghini in origine sulle rive dell’Arno, fu trasferito nel 1591 nella odierna sede vicino a Piazza dei Miracoli, per essere ampliato fino all’attuale estensione di tre ettari. L’Orto Botanico è organizzato in sette settori: Scuola Botanica, Orto del Cedro, Orto del Mirto, Serre, Piazzale Arcangeli, Orto Nuovo, Orto Del Gratta, ognuna accoglie una o più collezioni organizzate su base scientifica per un totale di circa 6.000 piante provenienti dai cinque continenti: le succulente dei deserti africani e americani; le piante aromatiche della macchia mediterranea; le specie delle paludi toscane e numerosi alberi secolari.
Il Museo Botanico, erede della Galleria istituita nel 1591 da Ferdinando I de’ Medici, conserva ancora la Quadreria, composta di ritratti seicenteschi di illustri botanici, il Portone monumentale dell’entrata alla Galleria e lo “Studiolo” per i semi dell’Orto botanico. Il Museo è collocato nei locali dell’antica fonderia, detta “Palazzo delle Conchiglie” per l’originale facciata decorata in stile grottesco. Orto e Museo Botanico fanno parte del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa, nonché della Rete Museale Pisana.
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