Il mare Ionico della Calabria è pulito; l’abbiamo sempre trovato di una calma piatta. La gente è stata sempre molto cordiale, disponibile. L’ambiente non è quello del turismo di massa vissuto nella costa tirrenica, ma, in fondo in fondo, molto più apprezzabile se si cerca mare, sole e tranquillità assoluta.
Periodo: 12-19 agosto
Mezzo: CI Sirio su Ducato 10 TDI
Equipaggio: noi due Elio e Floriana
Campeggi: nessuno
Scarichi: uno in Calabria, a “mano” (con bidoni, non molto pratico!); uno al rientro in CS.
Note di carattere generale
Il periodo, pur non essendo dei migliori per muoversi in camper… la settimana di ferragosto, nel complesso non ha fatto riscontrare alcun problema, eccetto la A3 Salerno – Reggio Calabria che, già messa male del suo, è tutt’ora in fase di ristrutturazione, almeno per la parte sopra Lamezia Terme.
Il percorso Ancona (o costiera adriatica) – Lamezia Terme – Catanzaro (valido per raggiungere l’estremo sud e la Sicilia): contrariamente a quanto elaborato dai programmi specifici tipo “Autoroute”, il tragitto senz’altro migliore per raggiungere tali regioni è, secondo noi, il seguente:
· Verso Foggia con l’A14 (già da Montenero di Bisaccia-Vasto Sud) si può benissimo approdare sulla SS 16 adriatica con risparmio di pedaggio e guida più tranquilla a pari velocità (90-100 km/h) per scarso traffico;
· a Foggia: tangenziale e la nuovissima 655 a quattro corsie fino a Candela (possibilità di dormire nel centro del paese);
· all’incrocio di Candela: tramite il nuovissimo tracciato della 658, direzione Melfi (possibilità di dormire nel parcheggio della stazione FS), fino a Potenza, da raggiungere sempre con la 658 che sbuca, in realtà, a Stazione di Vaglio Basilicata (non fruire della 93 che è tutta curve e saliscendi);
· da qui, autostrada verso Potenza, uscita Tito – Brienza (non Tito zona industriale!) e, tramite la nuovissima variante della 95, raggiungere Brienza (che meriterebbe una visita);
· Brienza: con la 598, arrivare ad Atena Lucana e prendere finalmente l’A3.
Questo itinerario è tranquillo, comodo, pochissimo frequentato, eccetto tre chilometri circa a nord di Brienza, non ancora ristrutturati.
Nel dettaglio cronologico, i chilometri indicati progressivi e non le singole giornate.
La nostra meta: la Calabria Ionica, da Squillace Lido in giù, da verificare sul posto.
Cronologia del viaggio
11 agosto: Ancona – Candela; km 399
Lasciato l’ufficio alle 15.34, alle 17.05 si parte. In autostrada un incidente a nord di Pescara ci fa uscire ad Atri Pineto e rientrare a Pescara Nord, dove proseguiamo senza problemi fino a Vasto Sud. Ci fermiamo per la notte al centro di Candela, fra la curiosità di alcuni nel vedere un camper per le vie strettissime della bella cittadina. Notte in compagnia del canto dei galli.
12 agosto: Candela – Squillace Lido; km. 819
Senza problemi fino ad Atena Lucana, ma una volta sull’A3, nel sabato del ponte di ferragosto, abbiamo sofferto un po’ di code… Per dirne una, ci fermiamo in un parcheggio per il pranzo; alla partenza, un camper che ci seguiva cinquanta metri avanti, lo avevamo, dopo quasi un’ora, a non più di trecento metri!
In ogni modo raggiungiamo verso le 17.00 Squillace Lido, dove troviamo altri camper già parcheggiati e facciamo amicizia con tre equipaggi (Milano, Pavia e Caltanisetta). Notte tranquilla, acqua stupenda, controllo periodico della Polizia ma nessun disturbo.
13 agosto: Squillace Lido – Montauro stazione; km. 828
Si passa la mattina al mare e nel pomeriggio, si decide di andare a Montauro stazione dove il pavese sa che si potrebbe anche aprire tendalino e cose varie. Il nisseno, raggiunto da amici, si ferma; quindi i tre equipaggi partono per questa località. Raggiunta Montauro stazione, si prosegue verso il centro (o la grande scogliera) e sulla destra si trova un ampio parcheggio con un chiosco bar.
Chiedendo il permesso ai due cortesissimi titolari, abbiamo potuto accedere alla parte fronte mare, in terra battuta e aprire tendalini, sdraie, mangiare all’aperto e fare grigliate sul barbecue.
Due note: mentre il negozio di generi alimentari e macelleria sono seri, evitare il negozio di frutta e verdura!
Poi fate come credete, vi abbiamo avvertito! La seconda: se la notte vengono dei ragazzi coi tamburelli, piantate tutto, scappate in un posteggio poco lontano, dormite ed il mattino, un po’ presto, tornate: questi ragazzi la smettono non prima delle quattro e mezzo!
14 agosto: Montauro stazione; km. 828
Mare, sole, e… grigliata di pesce.
15 agosto: Montauro stazione – Squillace Lido; Km. 838
Mare, sole e… grigliata di carne. Viste le due notti precedenti, si decide di partire dopo cena. Salutiamo i pavesi che andranno a far visita ai genitori del luogo, con l’equipaggio di Milano ritorniamo a Squillace per dormire senza tamburelli.
16 agosto: Squillace Lido – Sant’Andrea Ionio Marina – Stazione di Ferruzzano; Km. 961
Partiamo verso le otto per il sud, senza meta. In programma ci sarebbe stata Soverato ma, dal resoconto di altri camperisti che ci avevano provato, decidiamo di evitarla per non incorrere in severe contravvenzioni poiché Soverato va inserita nelle località ostili al turismo itinerante, dopo essersi fatta inizialmente un nome proprio con i camperisti.
Raggiungiamo la spiaggia gigantesca di Sant’Andrea Ionio Marina; anche qui tendalino, tavoli, sdraio. C’è posto, ma arrivati un po’ prima, avremo trovato anche l’ombra.
Sul far della sera, partiamo per la Stazione di Ferruzzano non prima di aver gustato una buonissima e digeribilissima pizza ad Ardore Marina, sostando nella piazza centrale.
E, finalmente, raggiungiamo la Stazione di Ferruzzano. Questo paesino conta una decina-quindici case sparse ravvicinate, una stazione ferroviaria con bar, edicola (1 quotidiano nazionale, 2 quotidiani sportivi, due quotidiani locali e basta, nessuna rivista), un alimentari con frutta e verdura, una macelleria.
Ma, sentite un po’, c’è un lungomare lungo oltre cinquecento metri frequentato dai pochi abitanti, ma colmo di camperisti in fila lato marciapiede fronte mare, con tendalino e tavoli proprio sul largo marciapiede, acqua ogni circa cento metri e scarichi ogni circa duecento, ma fuori della portata dei serbatoi fissi.
Il negoziante, molto gentile ed aperto alle nostre esigenze, ci ha anticipato che, probabilmente, se torneremo l’anno prossimo, troveremo senz’altro anche il camper service.
Questo lungomare può accogliere circa 50 camper lato mare (tendalini, tavoli, ecc.), ed altrettanti sul lato opposto senza possibilità di aprire accessori.
17 agosto: stazione di Ferruzzano; km. 961
Una delle giornate più tranquille della nostra vita di camperisti: sole, mare, docce, mangiate, ottima compagnia (ci raggiunge anche l’equipaggio siciliano che ha qualche problema con le ventole del frigo).
Nel pomeriggio mi diverto a scalare la collina con il tandem, accompagnato da Roberta, una bellissima ragazza, simpatica ed educatissima di… nove anni!
18 agosto: stazione di Ferruzzano – San Salvo Marina 1650.
Colazione, bagno a mare, doccia e… saluti ed abbracci con Roberta, Rita e Sandro che restano ancora qualche giorno; noi dobbiamo rientrare sabato pomeriggio.
Partiamo verso le 9.30 ed alle 20.45 siamo in Abruzzo a San Salvo Marina; qui ceniamo e giriamo in tandem fin verso mezzanotte dove, trovato un angolo silenzioso, dormiamo profondamente fino all’indomani mattina alle 8.
Sabato 19 agosto: San Salvo Marina – Torino di Sangro Marina – Ancona; km. 1920
A San Salvo il mare è un po’ lontano da dove siamo (e preferiamo sempre “vedere” il camper), quindi, fatta colazione, partiamo e, senza programma, ci fermiamo a Torino di Sangro Marina dove, malgrado un bel segnale di divieto di sosta per camper all’ingresso, sono presenti diversi camper, alcuni anche con tendalino aperto, e la polizia passata più volte non ha mosso alcuna osservazione.
Dopo un bel bagno, una doccia tipo casa (serbatoi ormai non più necessari), si parte, pranzando a Francavilla e rientrando a casa verso le 18, in perfetto allineamento col programma.
Potevamo anche partire da Ferruzzano nel pomeriggio, ma dai messaggi di Isoradio 103.3, l’abbiamo scampata bella partendo con un po’ di anticipo.
Conclusioni
Il mare Ionico della Calabria è pulito; l’abbiamo sempre trovato di una calma piatta. La gente è stata sempre molto cordiale, disponibile (eccetto frutta e verdura di Montauro che ripetutamente ci ha dato dei bidoni proprio con raggiro). La sosta libera è ammessa (eccetto Soverato).
L’ambiente non è quello del turismo di massa vissuto nella costa tirrenica, ma, in fondo in fondo, molto più apprezzabile se si cerca mare, sole e tranquillità assoluta.
Un grazie agli amici Rita e Sandro di Milano con la simpatica Roberta ed a Loredana e Mauro di Pavia con la graziosa Jessica (che ha dato della “bicicletta da ridere” al nostro tandem!).