Ci sono eventi della tradizione che non smettono mai di regalarci emozioni. Come le artistiche Infiorate del Corpus Domini, che nel weekend dell’1 e 2 giugno 2024 torneranno a colorare le vie e le piazze del centro storico di Spello (Pg), uno dei borghi più belli d’Italia e dell’Umbria. Queste meravigliose opere floreali, che per dimensioni (dai 25 ai 70 mq i quadri e almeno 12 mq i tappeti) e per qualità artistica e tecnica (solo elementi vegetali, né colla né coloranti artificiali) sono conosciute e apprezzate in quasi tutto il mondo, ricopriranno di profumi e colori un percorso di quasi due chilometri che attraversa tutto il borgo, dalla Porta Consolare fino al belvedere.
I momenti più emozionanti dell’evento si concentrano nella lunga e vivace notte dei fiori, la veglia notturna tra il sabato e la domenica che coinvolge attivamente circa 2mila persone di tutte le età, compresi quasi 500 bambini. E mentre gli infioratori lavoreranno chini a terra, protetti da strutture aperte che saranno smontate solo all’alba, turisti e visitatori potranno non soltanto guardare ma anche partecipare attivamente: quest’anno chi vorrà improvvisarsi infioratore per una notte avrà la possibilità di contribuire a realizzare un vero tappeto o un quadro floreale all’interno degli stessi gruppi infioratori. Non solo. Spello ospiterà anche degli ospiti d’eccezione nella veste inedita di infioratori: nell’ambito delle celebrazioni per il 250° anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, nella notte dei fiori una delegazione in forza al Comando regionale Umbria si cimenterà nell’arte dell’infiorare, coadiuvata da esperti infioratori, per festeggiare una storia lunga due secoli e mezzo, con lo sguardo fra tradizione e innovazione (“Nella tradizione il futuro”).
Tra le novità dell’edizione 2024 anche l’atteso ritorno dei fiori sul piatto. Per indomabili gastronauti, i palati raffinati e gli aspiranti chef, sabato 1° giugno arrivano due corsi di cucina floreale condotti dallo chef Roberto Sebastianelli, grande esperto nel preparare prelibati piatti con i fiori, che a Ostra Vetere (An) ha fondato l’azienda agricola Fiorfrì per coltivare le specie edibili più interessanti (tagete, bocca di leone, crisantemo, begonia, fiore di carota selvatica) da cucinare con sapienza e creatività. I corsi si svolgeranno presso il Centro di Piazzale Sant’Andrea in due edizioni che scandiranno la giornata e che si concluderanno con una golosa degustazione finale: “Aperitivi e antipasti con i fiori” dalle 10:30 alle 12:30 corso e “Primi piatti con i fiori” dalle 17:00 alle 20:00 corso. Il costo di ogni corso è di 45 euro compresa la degustazione (per info e prenotazioni contattare il 347 5891806 anche tramite whatsapp).
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Durante il weekend delle infiorate, in una città trasformata grazie agli abbellimenti floreali realizzati nell’ambito del concorso “Finestre, balconi e vicoli fioriti”, numerosi eventi collaterali che ormai da anni fanno da cornice alla manifestazione già dai giorni che precedono l’evento: la mostra dei bozzetti al museo delle infiorate, le mostre di pittura e di fotografia storica, la mostra mercato di florovivaismo, la musica dal vivo in occasione del “M’ama non m’ama” e delle premiazioni finali. Passeggiando lungo il percorso delle infiorate, i visitatori potranno assistere agli spettacoli itineranti con artisti di strada che faranno tappa alla Cappella Tega, Palazzo comunale, Chiesa di San Martino e teatro comunale Subasio; potranno poi visitare la mostra di bonsai, con dimostrazioni di tecniche teoriche e pratiche, e degustare i prodotti tipici del territorio nei ristoranti e negli esercizi commerciali, che nella resteranno aperti tutta la notte. Come sempre, entro le ore otto della domenica mattina, le opere saranno completate e, dopo le valutazioni della giuria, la processione del Corpus Domini guidata dal Vescovo le calpesterà, ricordando il senso effimero della loro bellezza e chiudendo un’esperienza di altissimo valore umano, artistico e religioso.
In vista delle decine di migliaia di presenze nel fine settimana delle infiorate è riconfermato il sistema di prenotazione online dei parcheggi, nelle vicinanze del centro storico, consigliato per chi arriva in auto, moto, autobus. Prenotazione dal sito www.infioratespello.it e dalla pagina Facebook Infiorate di Spello.
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LE TANTE MERAVIGLIE DA VISITARE A SPELLO
Da non perdere nel centro storico di Spello una visita al Palazzo Comunale (Piazza Repubblica), che ospita la biblioteca del Fondo Antico, il Rescritto di Costantino e la mostra permanente di Emilio Greco, e al Museo delle Infiorate (Piazza Repubblica), sede della mostra dei bozzetti e della mostra fotografica storica della tradizione artistica più radicata nella comunità spellana: le artistiche infiorate del Corpus Domini.
Salendo da Piazza della Repubblica si può raggiungere l’Arco Romano e il belvedere panoramico, mentre scendendo lungo Corso Cavour, tra negozietti di prodotti tipici locali, enoteche, ristoranti e vicoli fioriti, si incontrano la Chiesa di Sant’Andrea, il Palazzo dei Canonici, sede della Pinacoteca civica, e la Chiesa di Santa Maria Maggiore (Piazza Matteotti), che ospita uno dei più celebri affreschi del Pintoricchio (Cappella Baglioni o Cappella Bella) oltre ad opere del Perugino, di Cola Petruccioli e dell’Alunno. Corso Cavour si congiunge poi alla via Consolare, che conduce a quello che era il principale accesso alla città antica e cioè alla Porta Consolare, oggetto di numerosi scavi archeologici fino a pochi anni fa.
Appena fuori dalla cerchia muraria urbana di grande interesse è il museo Villa dei Mosaici di Spello, una residenza che risale all’epoca della Roma imperiale, casualmente scoperta nel 2005 in località Sant’Anna, oggi custodita in un moderno polo museale inaugurato a marzo 2018. In direzione Foligno si incontra un complesso rurale del Settecento dove ha sede la casa editrice che da oltre due secoli e mezzo, tramandando la filosofia del leggendario Barbanera, dà alle stampe l’almanacco più celebre e longevo d’Italia: accanto alla redazione troviamo anche la Fondazione Barbanera 1762 (un archivio storico con oltre 50mila documenti antichi di cui 3mila almanacchi, calendari e lunari da tutto il mondo) e l’Orto giardino delle stagioni (firmato dal paesaggista Peter Curzon) con semi e ortaggi rari o in via d’estinzione, frutti di archeologia arborea, fiori ed erbe officinali.
Percorrendo invece la strada di Porta Venere verso Assisi, meritano una visita i resti di un Anfiteatro romano del periodo glorioso della Colonia Julia (I secolo d.C.), luogo di duelli medievali, spettacoli, pellegrinaggi e fiere (almeno fino al XVIII sec.) e il museo-parco di Villa Fidelia (XVI sec.), dove è ospitata la collezione della famiglia Straka-Coppa con opere dalla fine dell’800 ai giorni nostri.