I faraglioni, le rocce calcaree, le insenature, le acque cristalline: questa è la Puglia, sognata e immaginata nelle rigide giornate da poco tempo trascorse.
Le grotte naturali con stalattiti e stalagmiti, nelle quali si può accedere tramite piccole imbarcazioni o addirittura nuotando. Le Terme sulfuree toccasana per la pelle e non solo.
Una volta immersi in quest’oasi verde e azzurra non si vorrebbe più andarsene. Giusto una volata ad ammirare la bellezza storica delle costruzioni dei trulli e la Cattedrale di sant’Agata ricostruita più volte fino alla fine del 1700.
Sono questi i luoghi che Marcella e Paolo ci raccontano in questo viaggio di relax e bellezze naturali consigliato a tutti gli amici camperisti che amano il mare.
Camperisti di “vecchia data” ed amanti delle rilassanti e organizzate situazioni ambientali del nord Europa, quando gli impegni di lavoro ci costringevano a partire per le ferie nel mese di agosto, ora, in pensione, possiamo scoprire la nostra bella Italia ed in particolare le località balneari più turistiche nei periodi meno affollati.
In questo viaggio in Puglia abbiamo conosciuto oltre a bellissime località e città ricche di storia e cultura, una popolazione gentile, laboriosa, cortese e disponibile.
Nei paesini lindi e ordinati, le case sembrano appena affrescate, con i fiori alle finestre dalle quali si intravedono bianchi tendaggi in lino ricamati come “quelli di una volta”. Insomma una regione senz’altro da consigliare e visitare!
IL DIARIO DI VIAGGIO
1° luglio: Collegno – Gabicce Monte Km. 465
Evviva si parte! Solo nelle prime ore del pomeriggio dopo esserci rassicurati di aver assolto e risolto tutti gli impegni famigliari (mamme e micia anziane) lasciamo Collegno (cittadina in provincia di Torino) a bordo di Princess 2 nostro fedele compagno di viaggio da 7 anni e partiamo per questo nuovo viaggio alla scoperta della Puglia.
Imbocchiamo l’autostrada Torino-Piacenza, quindi la Piacenza-Bologna e proseguiamo sulla A14 in direzione di Ancona. Usciamo a Cattolica e proseguendo sulla statale raggiungiamo Gabicce Monte dove ci fermiamo in un parcheggio per camper ed autobus (€ 10 il pernottamento). Dopo cena, dopo una breve passeggiata, ritorniamo in camper a programmare, con tutta la documentazione raccolta, le nostre prossime tappe.
Per inciso in questo viaggio tralasciamo la visita del bellissimo promontorio del Gargano (dal 1991 Parco Nazionale) in quanto era già stato oggetto di un nostro precedente viaggio in occasione del regalo che avevamo fatto alla mamma di mio marito (non vedente) per i suoi 80 anni: visita di S. Giovanni Rotondo e dei luoghi che ricordano Padre Pio di cui lei è molto devota.
In 5 giorni avevamo percorso circa 1.900 Km. con le seguenti tappe:
26/12 : Collegno – S. Giovanni Rotondo (parcheggio antistante il paese) Km. 867
27/12 : S. Giovanni Rotondo (visita Chiesa e via Crucis)
28/12 : Monte Sant’Angelo – Vieste (annidata tra bianchi scogli a picco sul mare) Peschici (bella strada panoramica con stupendi scorci di insenature e grotte naturali) km. 113
29/12 : Peschici – Lesina – Loreto Km. 350 (anche il Santuario di Loreto e la circostante cittadina meritano una attenta visita).
30/12 : Loreto – Numana – Sirolo – Torino Km. 580
2 luglio: Gabicce Monte – Grotte di Castellana km. 590
Oggi lunga tappa di trasferimento. A Pesaro riprendiamo l’autostrada A14. Alla nostra sinistra vediamo scorrere in successione gli enormi agglomerati urbani della riviera romagnola. E’ solo dopo Vasto che il panorama cambia: tra l’autostrada, costeggiata in entrambi i lati da ininterrotte alte siepi di oleandri rosa, bianchi e fucsia e il mare si scorge la tipica macchia mediterranea.
Sarà solo suggestione o l’entusiasmo che ci stiamo avvicinando alla meta che l’ingresso in Puglia lo avvertiamo nell’aria. L’immensa distesa del Tavoliere con la sua fertile pianura ci accoglie in un susseguirsi di colori e odori: il giallo del grano appena tagliato, il verde brillante di estensione di vigneti ed alberi da frutto, il verde argentato delle infinite distese di ulivi…
A Bari imbocchiamo l’autostrada direzione Taranto ed usciamo ad Acquaviva delle Fonti quindi proseguiamo verso Putignano e le Grotte di Castellana circondati da coltivazioni a perdita d’occhio di ulivi e mandorli.
Arriviamo a Castellana Grotte e dopo aver sistemato il camper in un tranquillo ed ombreggiato parcheggio, posto sulla sinistra all’ingresso del paese (€ 3 per 24 ore), scarichiamo lo scooter e ci dirigiamo ad Alberobello, cittadina famosa per i trulli.
Queste caratteristiche costruzioni cilindriche in pietra calcarea locale formano interi rioni in questa splendida cittadina creando una zona monumentale che dal 1996 è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
L’ora del tramonto riflette una luce particolare e suggestiva e passeggiando lungo le viuzze scoscese e tortuose scattiamo decine e decine di fotografie (W la digitale!). Ceniamo sulla terrazza del Ristorante Il Guercio di Puglia posto di fronte al rione Monti per un ultimo “colpo d’occhio” a questo quadro di inconfondibile bellezza.
3 luglio: Grotte di Castellana – Locorotondo Km. 180
Alle 9 siamo pronti davanti all’ingresso per effettuare la visita guidata per l’itinerario completo delle Grotte di Castellana (€ 13 a persone, € 10,50 con sconto Plein Air). In circa 2 ore percorriamo un suggestivo percorso dominato da stalattiti, stalagmiti, cortine e colonne fino all’ultima caverna definita la Grotta Bianca per l’impressionante candore delle sue concrezioni.
Terminata la visita ritorniamo al camper e dopo aver caricato lo scooter ripartiamo alla volta di Alberobello e Locorotondo dove sostiamo nel parcheggio gratuito (ben segnalato) per camper e pullman situato proprio alla base della salita al centro storico.
Il paese è bellissimo con le sue bianche casette allineate in un labirinto di bianche viuzze gelosamente conservate dai suoi abitanti, linde e rallegrate da molteplici vasi di fiori. Dal centro si raggiunge un belvedere da dove si possono ammirare le Murge meridionali dominanti la valle d’Itria punteggiata di trulli.
L’elevata temperatura (35°) di queste afose giornate di luglio ci spingono a proseguire il nostro viaggio in direzione del mare. Quindi superiamo decisi Brindisi e Lecce per iniziare la nostra scoperta del Salento.
Iniziamo a costeggiare il mare a S. Foca e proseguiamo verso sud fino a Sant’Andrea dove sostiamo in un ampio parcheggio a pagamento e rimaniamo affascinati dalla grandiosità dello spettacolo che appare ai nostri occhi: l’alta falesia fino a Torre dell’Orso precipita in un mare blu intenso. Sotto di noi estese piattaforme rocciose accessibili grazie a scalette ricavate nella pietra sembrano galleggiare in un mare color turchese e verde smeraldo in prossimità in una vasta grotta.
Un camperista di Padova ci dice che nonostante non ci sia nessun cartello di divieto ai camper i vigili hanno invitato lui ed altri camperisti a non sostare per la notte. Cerchiamo quindi una sistemazione adatta a noi e la troviamo presso l’Agriturismo Alimini – Loc. Frassanito ombreggiato da pini e alti pioppi (tel. 0836803308, semplice, a conduzione famigliare, servizi puliti, scarico con la cassetta).
4 luglio
Con lo scooter raggiungiamo Torre dell’Orso da dove ripartiamo a gran velocità: la spiaggia superaffollata e con la musica assordante di uno stabilimento si raggiunge attraverso una pineta sporca, con costruzioni in cemento abbandonate e distrutte, piattaforme in legno divelte… che orrore!
Anche l’alto promontorio (raggiungibile oltretutto attraverso una stretta stradina con divieti d’accesso (?) ma al termine della quale sostavano parecchie auto e due camper che davano l’impressione d’aver passato la notte) è invaso dalle cartacce e sacchetti vari di immondizie…. Via!
Ritorniamo a S. Andrea e qui finalmente ci beiamo dello spettacolare panorama che compare ai nostri occhi man mano che procediamo a piedi lungo il sentiero circondato dalla macchia mediterranea che costeggia il mare verso sud. Le alte falesie frastagliate creano giochi di splendide insenature, promotori a picco e sorprendenti faraglioni.
Nel pomeriggio raggiungiamo la spiaggia in fondo alla strada dove si trova il nostro campeggio (700 mt. ca) e rimaniamo piacevolmente sorpresi nello scoprire che c’è un lungo arenile di sabbia fine che si snoda fin oltre lo sbocco a mare dell’emissario dei laghi Alimini (che naturalmente percorriamo a piedi camminando sul bagnasciuga per quasi 3 ore!)
Come si intuisce siamo degli instancabili camminatori, ma soprattutto curiosi e ci spingiamo sempre… un po’ più in là… per vedere cosa c’è oltre!
5 luglio: Frassanito – S. Cesarea Terme Km. 50
Ripartiamo con il camper e arrivati a Otranto parcheggiamo nel primo grande parcheggio che si incontra (€ 1/ora) e ci dedichiamo alla visita di questa bellissima città. Accediamo al centro storico attraverso Porta Alfonsina e passeggiamo tra le stradine lastricate in pietra viva fino a raggiungere in via Basilica la maestosa Cattedrale del 1088 tipico esempio di architettura romanico-pugliese.
Quello che più ci colpisce, e che la differenzia dalle altre basiliche precedentemente visitate, sono il soffitto della navata centrale costituito da cassettoni dorati su fondo bianco e nero e il magnifico mosaico pavimentale con raffigurazioni bibliche e mitologiche risalente al 1166 perfettamente conservato e la sottostante cripta con 68 colonne monolitiche di marmo.
Visitiamo anche la fortezza che una guida dell’APT ci illustra con dovizie di particolari (€ 2/persona + offerta libera per la guida). Ci fermiamo a mangiare in piazza Castello al Ristorante Il Castello e degustiamo delle ottime cozze bevendo del buon vino bianco locale: il Leveranno.
Riprendiamo il nostro viaggio e dominando sempre dall’alto la distesa azzurra del mare arriviamo a S. Cesarea Terme dove pernottiamo nel parcheggio in fondo al paese (direzione Castro) con una decina di altri camper. Dopo cena passeggiamo per la cittadina con i suoi particolari edifici arabeschi e moreschi che la rendono un’elegante e suggestiva stazione turistica termale.
6 luglio: S. Cesarea Terme – S. Maria di Leuca Km. 35
Oggi abbiamo trascorso una giornata “magica” che rimarrà sicuramente impressa nei nostri ricordi più belli oltre che nella miriade di fotografie che abbiamo scattato.
Dal parcheggio dove abbiamo dormito abbiamo spostato il camper all’interno dello Stabilimento delle Terme ed abbiamo trascorso l’intera giornata nella Piscina “sulfurea” (tariffe: 4.50 adulti + 4,50 ombrellone e sdraio + 4,50 lettino). Piscina e solarium sono posizionati in terrazze scavate nell’alta scogliera carsica sospese in un mare blu infinito che si raggiunge attraverso una scaletta in pietra.
Con maschera e pinne abbiamo raggiunto, nuotando in un mare color smeraldo puro e limpido, le tre grotte naturali: Grotta Fetida, Grotta Sulfurea e Grotta Catullo di incredibile e suggestiva bellezza, sia per la trasparenza dell’acqua che per il colore violaceo delle pareti e delle volte. Anche il piacevole idromassaggio della piscina con le mille bollicine “odorose” producono una sensazione di benessere e riposo!
E’ tardi quando ripartiamo e superando deliziosi paesini circondati dalla macchia mediterranea raggiungiamo la punta estrema della penisola al Capo di S. Maria di Leuca.
A completamento di questa bellissima giornata troviamo ospitalità per la notte presso l’Agriturismo Serine – Contrada Serine a Castrignano del Capo (famanco@alice.it) in una tipica masseria-casino del XVII secolo dove ceniamo su una terrazza panoramica a cielo aperto, sotto le stelle.
Ho definito questa giornata magica e ad avvalorare questa sensazione è il vedere in questa notte serena e limpida, grazie al vento di maestrale, una grossa stella cadente! La dedico ai nostri tre meravigliosi figli oramai ragazzi adulti proiettati verso il loro futuro che ci permettono di vivere con serenità e soddisfazione queste gioiose esperienze.
7 luglio
Parcheggiati a lato della masseria vicino ad un vasto terreno coltivato, circondati da alberi da frutto ed ulivi, decidiamo di fermarci qui per i prossimi tre giorni coincidenti con il weekend e di girare con lo scooter per conoscere meglio Leuca ed i dintorni.
Raggiungiamo Punta Ristola protesa in un mare azzurro cristallino e l’occhio spazia lungo la frastagliata costa a ponente con le sue enormi cavità tra cui la Grotta Tre Porte e la Grotta del Diavolo.
Parcheggiamo a Torre Vado (dove finisce la bassa scogliera ionica a ovest di Leuca) e a piedi camminando su un arenile dorato (Marina di Pescoluse) arriviamo a Torre Paoli.
L’appellativo “Le Maldive” in questo tratto di mare è assolutamente meritato per la lunga spiaggia sabbiosa che si immerge in un mare cristallino turchese, azzurro, blu (c’è la barriera corallina?) e all’orizzonte si confonde con il cielo di un azzurro intenso.
Sempre in scooter abbiamo modo di apprezzare anche l’entroterra con la sua ricca vegetazione verde sulla rossa terra punteggiata da cordoli di pietre a secco e solitarie specchie (cumuli di pietrame si presume con funzione tombale) e pagghiare che fungevano da abitazione.
Non solo la vista ma tutti i sensi vengono esaltati: l’olfatto con il profumo emanato da distese di secolari ulivi, oleandri multicolore, pini, piante di fico, fichi d’india e l’udito con il canto degli uccelli e dei grilli e il frinire delle cicale.
La tarda ora del tramonto la dedichiamo alla visita di Santa Maria di Leuca splendida bianca città (dal greco Leucos=bianca) con le sue splendide ville eclettiche, dimore dei signori dell’inizio 1900. A fianco del Santuario (Basilica dal 1990) c’è un enorme faro, visibile fino a 60 km. di distanza, che segnala lo spartiacque fra Ionio e Adriatico.
Ceniamo ancora all’Agriturismo Serine dove ci aspetta un nuovo ricco menu preparato con i prodotti coltivati dalla famiglia Manco-Stasi nella propria azienda agricola e cucinato secondo ricette tipiche della cucina contadina del Salento dalla sig.ra Palmira. Ottima la Tajeddha contadina, i maltagliati con fagioli, ma in particolare la coppa di crema agli amaretti ha meritato un bis!
8 luglio
Questa mattina abbiamo fatto una gita in barca (€ 10/persona partenza dal porto turistico) verso levante dove tra le alte scogliere calcaree si susseguono un’infinità di grotte e anfratti dove si addentra un mare turchese cristallino.
Visitiamo diverse grotte: Fiumana, la tenda indiana, i Gabbiani, la Verdusella, del Pozzo, la Cattedrale, ma soprattutto facciamo un lungo bagno e ci addentriamo nella Grotta del Soffio dove galleggiamo in un’acqua color ghiaccio. Questa gita è una esperienza unica e imperdibile.
Nel pomeriggio con lo scooter abbiamo raggiunto prima Torre Mozza, poi Marina San Giovanni rilevando una enorme confusione e affollamento (è domenica). Ritornati a Leuca abbiamo concluso la giornata godendoci il tramonto sul mare da Punta Ristola.
9 luglio: Castrignano del Capo – Gallipoli Km. 110
Dopo aver acquistato alcuni prodotti realizzati con le materie prime biologiche prodotte nell’azienda agricola Serine (per maggiori informazioni consultare www.agriturismoserine.it – tel. 0833751337 sig. Fabrizio), siamo ripartiti con il camper e percorrendo la N274 abbiamo raggiunto Ugento e dopo averne velocemente visitato il centro (notevole la cattedrale, il Palazzo Vescovile e numerosi palazzotti nobiliari) abbiamo raggiunto il mare a Marina San Giovanni.
Notevole è il paesaggio in questo tratto di costa fino a Gallipoli con un susseguirsi di anse, insenature e promontori che si protendono in un mare incredibilmente bello e invitante. Molte sono le opportunità di sosta libera in particolare nel parcheggio di Torre Suda. Noi scegliamo di raggiungere un campeggio e scoprire tutto questo bel littorale, Gallipoli compresa, girando con lo scooter e poi a piedi.
Pochi chilometri dopo Gallipoli ci fermiamo al Centro Vacanze La Masseria – SS 101 km. 34,5 Gallipoli – tel. 0833202295, www.lamasseria.net – € 23/giorno). Concludiamo la giornata con piacevoli, energetiche nuotate in piscina e soprattutto gradevoli massaggi nella grande vasca idromassaggio… e naturalmente non ci perdiamo il tramonto sul mare!
10 – 11 luglio
Sostando presso il Centro Vacanze Masseria trascorriamo giornate intense, varie ed appaganti. Innanzitutto apprezziamo il mare bello, cristallino color verde bottiglia dove il fondale è profondo e roccioso (tantissimi banchi di pesci), turchese dove i raggi del sole illuminano il fondo sabbioso dorato.
Gallipoli, distante meno di una decina di chilometri (il Centro Vacanze offre anche un servizio navetta per raggiungerla) è un pittoresco borgo medioevale costruito su un’isoletta e collegato alla città moderna attraverso un ponte seicentesco. Gallipoli (città bella) deve la sua fama e fortuna ai 35 frantoi pogei (uno in via De Pace è visitabile) che, in passato, hanno permesso importanti scambi internazionali di olio d’oliva lampante chiamato “oro liquido”.
Passeggiando attraverso le pittoresche vie ben lastricate rimaniamo affascinati dall’alternanza di semplici abitazioni in tufo calcinato ed eleganti palazzi con balconi, logge, archi, colonne, porticati che riportano alla ricchezza e allo splendore del ‘500 e ‘700 quando questi rappresentavano le sedi dei consolati e delle delegazioni russe, inglesi, olandesi e persino dell’ Impero Ottomano.
Superba è la Basilica Cattedrale di S. Agata in barocco alla leccese. Nella via centrale in un negozio di oggettistica, realizzati a mano con pietra leccese, comperiamo due elefanti portafortuna (con la proboscide rivolta verso l’alto) per le nostre figlie che stanno “mettendo su casa”.
Alla sera alla trattoria Scoglio delle Sirene – tel. 0833261091, posta sulla terrazza di uno dei bastioni delle mura fortificate, affacciata sulla spiaggia naturale “Seno della Purità” mangiamo dell’ottimo pesce fresco (gamberoni alla maniera gallipolina e una grossa spigola).
12 luglio
Esploriamo palmo a palmo la riviera verso nord viaggiando con lo scooter che ci permette di infilarci, raggiungere e fermarci senza problemi in stradine a volte strette e tortuose.
Tutto il litorale offre magnifici scenari di costa frastagliata protesa in un mare cristallino con ampi spazi di parcheggio e sosta soprattutto in prossimità delle torri (ne furono costruite 300 a difesa di tutta la costa salentina contro le invasioni di saraceni e turchi e con un gioco di specchi e/o segnali di fumo riuscivano a comunicare tra di loro per centinaia di chilometri).
A S. Maria prima del curvone di circonvallazione del paese ci fermiamo per fotografare le particolari quattro torri circondate da una ricca vegetazione tropicale e scopriamo che in una piccola insenatura sgorgano numerose sorgenti d’acqua dolce che, confondendosi con l’acqua di mare, la rendono ancora più cristallina.
Poco oltre l’abitato di S. Caterina raggiungiamo la Torre Uluzzo dalla cui sommità (accessibile attraverso comodi e facili sentieri) si gode di un panorama di incomparabile bellezza che spazia dal lungo promontorio di Gallipoli a profondi fiordi blu incuneati in una fittissima ed estesa pineta: Porto Selvaggio.
Ritorniamo sulla litoranea verso nord e dopo alcuni chilometri un cartello ci indica il sentiero per Porto Selvaggio. Per fortuna la località è raggiungibile solo a piedi (15 minuti di cammino) o in bici attraverso un fitto bosco con alti pini e sottobosco odoroso di macchia mediterranea.
Diversi ed intricati sentieri si dipanano nella fitta vegetazione resa verde brillante dai caldi raggi del sole che riescono ad insinuarsi, e … all’improvviso… appare il mare! Il panorama è letteralmente mozzafiato: non ci sono aggettivi superlativi per descriverlo: è uno spettacolo del creato.
I colori del mare e del cielo con tutte le sfumature del blu, la limpidezza delle acque cristalline, le bianche rocce calcaree, il verde incontaminato del bosco circostante ispirano profonde emozioni e sentimenti di gioia, pace e benessere. Dopo un lungo bagno ripartiamo, voltandoci più volte per sincerarsi di non aver vissuto solo un sogno!
Fino a Torre Inserraglio la costa è bassa e rocciosa, ma l’accesso al mare è reso difficile a causa delle rocce aguzze. Porto Cesareo appare già da lontano con il suo immenso porto, costruzioni a dismisura e parcheggi selvaggi e confusione. La situazione migliora da Torre Chianca e Torre Lapillo.
L’intento del nostro giro d’esplorazione con lo scooter è quello di cercare aree di sosta dove poi eventualmente recarci con il camper. Scartando le diverse opportunità anche di sosta libera, dei parcheggi improvvisati (€ 8 per la sola piazzola) e le aree attrezzate Mondo Nuovo (parecchio distanti dal mare – € 15) ci convinciamo che il Centro Vacanze la Masseria rimane il luogo migliore dove concludere la nostra vacanza in Salento.
Il centro che si affaccia direttamente sul mare dispone di ampie piazzole ombreggiate, numerosi e puliti servizi igienici, camper service e un complesso di piscine e vasche idromassaggio. Fino al 20/7 è bassa stagione al costo giornaliero di € 21. Cosa importante è a soli 5 km da Porto Selvaggio che avendolo eletto il nostro piccolo Eden costituirà la nostra meta nei prossimi giorni.
13 – 16 luglio
Le giornate scorrono via d’incanto tra lunghi bagni (l’acqua è molto fredda a causa delle falde d’acqua dolce che sgorgano dagli anfratti lungo la costa) ed esplorazioni dei fondali di Porto Selvaggio (tanti pesci e tantissimi ricci).
Gallipoli ogni sera ci riserva nuove e sorprendenti emozioni: assistiamo a delle serate di musica popolare, alla frenetica danza della “pizzica”, gustiamo piatti a base di pesce alla Trattoria La Puritate (tel. 0833264205 – indispensabile la prenotazione) la cui specialità sono i gamberoni al sale (delizia da provare!)
Passeggiando lungo le mura si incontra la Fabbrica del Cornetto (Riviera C. Colombo 19) il cui profumo ti avvolge prima ancora di vederla e ti invita ad assaggiare i cornetti con la crema pasticcera, la panna… (caldi, deliziosi e unici!).
17 luglio: Gallipoli – Matera km. 165 – Pineto Km. 380
La nostra bellissima vacanza in Salento è terminata.
Lasciamo il campeggio e percorriamo la strada interna N174 Nardò – Manduria e poi la N7 ter direzione Taranto. Proseguendo sulla N7, dopo una settantina di km arriviamo a Matera.
La città moderna si estende su un piano che sovrasta l’abitato dei “Sassi” uno dei più antichi agglomerati urbani del mondo costituito da abitazioni prevalentemente a carattere spontaneo ottenute in grotte, caverne all’interno del tufo (materiale calcarenitico).
Negli anni 50 i Sassi diventano noti in tutto il mondo come simbolo della civiltà contadina in particolare dopo la pubblicazione di Cristo si è fermato a Eboli il libro in cui Carlo Levi descrive la “dolente bellezza” dei luoghi del suo confino.
Più di recedente i Sassi di Matera hanno fatto da scenario a molte pellicole cinematografiche tra cui La lupa di Lattuada, Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini, The Passion di Mel Gibson (2002), Nativity (2006). Dal 1993 i Sassi e l’Altopiano nuragico fanno parte della lista dell’Unesco comprendente i beni culturali patrimonio dell’umanità.
Dopo aver girovagato sotto un sole cocente in questa singolare e pittoresca città, riprendiamo il nostro viaggio verso casa. A Bari riprendiamo l’autostrada e ne usciamo a Pineto per fermarci a dormire in un ampio piazzale, verso il centro, vicino alla caserma dei carabinieri.
18 luglio: Pineto – Torino Km. 680
Dopo una bella passeggiata sotto la pineta che costeggia il lungomare sabbioso ripartiamo e viaggiando ad una temperatura media di 39° ritorniamo a casa.
Come si usa fare, dopo un bel atterraggio, un applauso particolare a mio marito autista instancabile, attento e paziente che ha saputo districarsi in alcune situazioni complicate in particolare a Matera dove, a causa della scarsa segnaletica per i Sassi, siamo entrati in una via del centro storico stretta e ricurva con le auto parcheggiate in malo modo in entrambi i lati.
Grazie anche alla squisita disponibilità di un ragazzo materese (a conferma di quanto già detto nelle considerazioni) ne siamo usciti senza danni.