Il turismo, per il 70% è ancora nazionale. Quello internazionale è occupato prevalentemente da americani e canadesi. Non mancano tuttavia gli europei che in quest’ultimo periodo si sono affacciati prepotentemente su questo scenario, grazie soprattutto ad alcuni collegamenti diretti dal nord Europa.
Il Messico che non finisce mai di stupirti. Accanto alle celebrate mete di Acapulco e Cancun, il Paese centro americano può presentare oggi un’altra località che per fascino, bellezza e divertimenti non ha nulla da invidiare alle località balneari più di moda.
Nata praticamente non più di 25 anni fa, Huatulco, situata sulle coste del Pacifico messicano, nello stato di Oaxaca, il più completo dal punto di vista turistico del Paese, ha saputo in breve tempo attirare l’interesse di milioni di turisti, grazie alla sua particolare posizione, al centro di una vasta zona dominata da piccole insenature, speroni rocciosi e vaste spiagge di sabbia finissima.
Il litorale è lungo complessivamente circa 35 chilometri, lungo i quali si trovano 9 baie e 36 spiagge di brillanti e cristalline acque delimitate al nord dalla imponente Sierra Madre del Sud, ad est dai fiumi Copalita e Coyula ed ad ovest da una vasta zona per la maggior parte occupata dal Parco Nazionale di Huatulco, dichiarato nel 1998 area protetta.
Praticamente un paradiso, nel quale il clima può contare su una temperatura media annuale di 28° e su circa 330 giorni l’anno di sole: condizioni che permettono una vegetazione esuberante con le principali specie arboree, una fauna tipica neotropicale e una ricca e abbondante flora marina caratterizzata principalmente dalla presenza di barriere coralline. E’ in questo contesto ambientale che, perfettamente integrate nel verde dei promontori, sono nate strutture ricettive di gran de pregio che offrono tutti i comfort di un turismo di qualità medio-alta.
Complessivamente la ricettività alberghiera può contare su 2.300 camere distribuite in resort realizzati in stile messicano contemporaneo, spesso in combinazione con quello moresco, quasi tutti attrezzati con piscine private, campi da tennis ed attrattive di vario genere.
Non mancano tuttavia piccoli alberghi, che garantiscono un’accoglienza confortevole e famigliare. L’intero territorio è ancora di proprietà dello Stato che però si occupa attualmente soltanto delle opere primarie (strade, sistema fognario, ecc.) e della manutenzione delle aree comuni (verde pubblico) ed esercita un attento controllo sullo sviluppo generale della zona (piano regolatore e commerciale), con una particolare attenzione ai parametri costruttivi, onde evitare ogni forma di speculazione che possa alterare il perfetto equilibrio dell’intera zona. Il campo da golf a 18 buche è annaffiato ad esempio, con acqua riciclata proveniente dalle strutture alberghiere.
Il turismo, per il 70% è ancora nazionale. Quello internazionale è occupato prevalentemente da americani e canadesi. Non mancano tuttavia gli europei che in quest’ultimo periodo si sono affacciati prepotentemente su questo scenario, grazie soprattutto ad alcuni collegamenti diretti dal nord Europa.
In questo caso si tratta di turisti in cerca di mare e sole, ma non mancano neppure quelli che vi giungono per brevi periodi, dopo aver visitato le altre città del Messico e, in particolare il capoluogo dello Stato, Oaxaca, splendida città coloniale, dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, situata al centro di una vasta zona archeologica precolombiana.
Il periodo migliore è sicuramente l’inverno, da ottobre a marzo, quando il caldo è relativo e il panorama è caratterizzato da una folta vegetazione che conferisce al panorama tinte e colori ineguagliabili.
La zona, peraltro, protetta dalle montagne della Sierra Madre del Sud, non è soggetta neppure ai tifoni e agli uragani che imperversano sulla costa del Pacifico. Arrivare a Huatulco non è neppure complicato essendo la località collegata attraverso l’Aeroporto Internazionale, situato a neppure mezz’ora di auto dal complesso, a Città del Messico, Oaxaca, Huston e molte altre città nazionali ed internazionali.
Via terra Huatulco è collegata direttamente con Acapulco e lo Stato del Chiapas attraverso la strada litoranea. E sempre lungo questa via di comunicazione, ma dalla parte opposta, in direzione nord, non è neppure difficile raggiungere, subito dopo Porto Angel ma prima di arrivare a Puerto Escondito, che da Huatulco dista solo un’ora e mezza di auto, l’Oasi Naturale di Ventanillia, popolata da coccodrilli e tartarughe, iguane e numerosissime specie di volatili, a cominciare dal martin pescatore, che hanno eletto questa zona a loro rifugio permanente.
Testo di Antonio Castello- © CPTM: Foto / Ricardo Espinosa-reo