Abbiamo selezionato per voi i migliori eventi in giro per l’Italia nel weekend 19-20-21 novembre! Turismo Itinerante vi invita a contattare direttamente gli organizzatori degli eventi, per prenotare comodamente il vostro posto continuando a restare vigili sulla situazione sanitaria.
Da sabato 20 novembre a Milano torna il Villaggio delle Meraviglie
Dopo la versione digitale dello scorso anno, Il Villaggio delle Meraviglie – Milano Christmas Village – torna più vivo che mai, per accendere la magia del Natale nel cuore del capoluogo lombardo. Dal 20 Novembre 2021 al 9 Gennaio 2022 saranno i centrali Giardini Indro Montanelli a Porta Venezia ad ospitare la 15° edizione del l’evento natalizio più longevo della città. L’iniziativa – ideata e organizzata da Energy For Events srl, con la direzione artistica di Ambra Orfei e con il Patrocinio del Comune di Milano – è simbolo indiscusso delle feste più amate da migliaia di bambini e non solo.
Tante le conferme, ma non mancano le novità come l’estensione della pista di pattinaggio – che fa da cornice all’amata Casa di Babbo Natale – da oltre 1000 mq2 con un’ area dedicata ai più piccini per pattinare in sicurezza, la Giostra Fiocco di Neve e la Fattoria degli Elfi e per gli amanti del mondo social il Social Corner dell’Elfo Bianco che inviterà tutti gli ospiti a ballare e cantare per diventare protagonisti sulle piattaforme di TIK TOK ed Instagram.
Nel villaggio sarà possibile ballare con gli elfi e vivere i tanti momenti di animazione, musica e laboratori, in totale sicurezza rispettando le normative vigenti. Inoltre ritorna il Mercatino degli Elfi con lo la casa degli addobbi e lo street food natalizio, che verrà servito utilizzando bicchieri e posate monouso realizzate in materiale biocompostibile, per un’attenzione maggiore verso la sostenibilità ambientale.
Il Villaggio delle Meraviglie è unico nel suo genere perché permette a tutte le famiglie di vivere un momento di divertimento e di condivisione all’interno di un paesaggio “fantastico” senza pesare troppo sul portafogli: l’ingresso al parco è libero, la Casa di Babbo Natale e i momenti di intrattenimento sono gratuiti.
Il 20 e 21 novembre arriva il Salone della Cultura di Milano
Ritorna il grande mondo del libro, ritorna il Salone della Cultura che si terrà il prossimo 20 e 21 novembre nel nuovissimo spazio di Superstudio Maxi, con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano, AIE – Associazione Italiana Editori e ADEI – Associazione degli editori indipendenti.
In questa quinta edizione, posticipata rispetto alla tradizionale data di gennaio, saranno oltre 250 gli espositori che presenteranno circa 400.000 titoli: dall’incunabolo (libro manoscritto prima del 1455) ai libri preziosi da collezione al libro d’artista, libri degli editori da libreria. Una offerta straordinaria tra tutte le fiere nazionali del libro che, solo nelle precedenti edizioni, ha visto riunirsi nei due giorni di manifestazione oltre 110.000 visitatori, 240 editori, 540 librai e 116 antiquari. Il Salone della Cultura deve la sua unicità alla contemporanea presenza, unico caso in Italia e in Europa, di editori di libri nuovi, librai d’occasione/collezionisti e librai antiquari della ALAI (Associazione Librai Antiquari d’Italia) e della ILAB (International League of Antiquarian Bookseller).
Quest’anno il Salone della Cultura inizia la collaborazione con un’altra grande manifestazione milanese della cultura: Bookcity. Verrà allestita infatti nei due giorni dell’esposizione una sala dalla capienza di 100 posti destinata alle presentazioni di libri e autori, con la direzione artistica di Bookcity.
Il Castello di Belgioioso di Pavia ospita la mostra “Deus ex Machina” di Fabrizio Spadini
Dall’11 al 23 novembre si terrà, nelle sale del Castello di Belgioioso, Belgioioso (Pavia), la mostra “Deus ex Machina”, una personale di Fabrizio Spadini, promossa da ArteAtelier di Milano e curata da Cesare Orler con la partecipazione di Gabriele Boni.
In esposizione circa 50 opere tra inediti e capolavori provenienti dalle collezioni private di tutta Italia dedicate alle icone dell’animazione del XX secolo. Il titolo della mostra vuole, infatti, evocare le “macchine”, quei robot che, protagonisti nei loro episodi televisivi degli anni ‘70 e ‘80, piombavano letteralmente dal cielo per sconfiggere il cattivo di turno e risolvere una situazione difficile.
Il percorso espositivo si snoderà attraverso sei sale del Castello di Belgioioso, location scelta per un duplice motivo. Il primo è il legame che l’artista ha con la terra pavese, è nato, infatti, a Casorate Primo e le colline dell’Oltrepò Pavese sono legate alla sua infanzia. Il secondo è il rapporto con Belgioioso Comics & Games, ospitata al castello dal 2021, una fiera nell’ambito della quale l’iconografia di Spadini trova una collocazione particolarmente coerente. Spadini, infatti, proviene dal mondo dell’illustrazione e ha partecipato spesso alle fiere tematiche di Lucca, Empoli e San Marino dove realizzava i suoi lavori “en plein air” mettendoli a disposizione dei visitatori.
In questo senso è maturata una sorta di “tradizione” che lega quest’artista al mondo dei comics in una sinergia che egli non intende spezzare.
La mostra è organizzata dall’Ente Fiere dei Castelli di Belgioioso e Sartirana, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia e del Comune di Belgioioso.
Street Levels Gallery, la prima galleria fiorentina interamente dedicata all’arte urbana, dal 14 al 28 novembre 2021 presenta Il legno e la carne, una mostra dello street artist e illustratore Simone Miletta, in arte Mìles, dedicata alla fiaba di Pinocchio. La mostra – un evento fuori galleria che si terrà nei begli spazi dell’ARTiglieria – è realizzata in collaborazione con la casa editrice indipendente Contrabbandiera, ideatrice di una nuova collana dedicata all’arte urbana che vedrà i migliori artisti della scena fiorentina illustrare fiabe e altri classici. Il legno e la carne esporrà, nella loro versione originale, le oltre 75 opere realizzate per la fiaba di Collodi che inaugurerà la collana.
Il progetto, nato dall’incontro di Street Levels Gallery, Contrabbandiera Editrice e Mı̀les, rappresenta il punto di congiunzione tra tre realtà – una galleria d’arte urbana, uno street artist e una casa editrice indipendente – accomunati dalla volontà di dare una voce e un volto onesto all’arte cittadina, consegnandole anche uno spazio proprio, fisico e non. La storia di Pinocchio è stata scelta come mezzo privilegiato per dare vita a questo intento, perché a distanza di più di un secolo dalla sua prima pubblicazione, risulta ancora estremamente attuale e le sue innumerevoli sfaccettature consentono di rivolgersi ad una platea ampia e variegata. L’amatissima fiaba di Collodi riesce a trovare la sua forma e il suo senso in quello che c’era una volta e anche in quello che c’è oggi.
Le opere di Mìles percorrono i momenti salienti della fiaba e ci mettono davanti alle avventure di un burattino i cui sentimenti non sono lontani da quelli di un uomo, di qualunque uomo. Pinocchio, infatti, si ritrova in un mondo che non sempre sta al ritmo del suo passo, in cui le dinamiche sociali sono complesse e si deve sempre stare attenti a quelli che vogliono ingannarti e ai prepotenti. Quella di Collodi è una lettura magica, che qua e là si colora di tinte fosche per poi lasciare spazio alla luce, e che naturalmente esercita il suo richiamo su un artista che ha messo il rapporto tra l’uomo, il suo tempo e il suo istinto al centro della sua ricerca.
Sono temi cari all’artista quelli narrati nelle pagine di Pinocchio e Mìles li rappresenta procedendo per sole immagini, in un lungo piano-sequenza in cui coesistono l’uomo e l’animale, la ragione e l’istinto, la realtà e le apparenze, tutto racchiuso in un equilibrio in cui i confini di una cosa e di un’altra si fanno sempre meno definiti. L’allestimento della mostra sarà curato in modo tale da consentire allo spettatore di compiere un percorso continuativo nello spazio, che dia consequenzialità alle immagini e alla storia che narrano.
Ad Arezzo dal 20 novembre si rinnova la magia della “Città del Natale”
Un’intera città si mobilita per vivere in grande stile uno dei periodi più belli dell’anno: torna Arezzo Città del Natale il calendario di eventi voluto dalla Fondazione Arezzo Intour D.M.O. pubblico privata nata per gestire la destinazione turistica Arezzo e realizzato con il Comune di Arezzo che, dal 20 novembre 2021 al 9 gennaio 2022, ogni fine settimana, vestirà di meraviglia il centro storico della città toscana.
Tantissime le attrazioni che scandiranno l’attesa del Natale e accompagneranno l’inizio del nuovo anno, a partire dall’originale percorso di istallazioni luminose che offrirà una lettura insolita di architetture e palazzi storici accompagnando il visitatore in un itinerario spettacolare e magico.
Al “Prato”, grande area verde che domina la città, sarà istallata la suggestiva ruota panoramica che regalerà una vista mozzafiato sull’intero centro storico e verrà allestito il “Mercato delle Meraviglie” ricco di prodotti gastronomici tipici e tantissime curiosità.
Qui (fino al 26 dicembre) troverà spazio anche il “Christmas Brick Arezzo” il villaggio natalizio realizzato con i mattoncini più famosi del mondo: oltre trecento metri quadrati tra mostra e laboratori pick&build dove appassionati e curiosi di ogni età potranno divertirsi ed esprimere la propria creatività.
Dopo il 26 dicembre in questa area arriveranno due simulatori di corse da rally e Formula 1 per la gioia degli appassionati dei motori.
In Piazza Grande (fino al 26 dicembre) si rinnoverà l’appuntamento con i Mercatini di Natale organizzati da Confcommercio Arezzo e si respirano le atmosfere uniche del Villaggio Tirolese con ben 32 casette di legno dove espositori dal Tirolo, dalla Germania e dall’Austria offriranno oggetti e tipicità natalizie. Sul fronte del gusto, due piccole baite somministreranno le migliori birre e piatti tipici tirolesi.
A dare un tocco di verde allo scenario ci penserà il Christmas Gardenar, l’area dedicata agli abeti, piante e idee green per regali sostenibili.
Sempre in Piazza Grande, all’interno del Palazzo della Fraternita dei Laici torna la Casa di Babbo Natale. Fino al 19 dicembre, le antiche sale affrescate accoglieranno i laboratori per bambini e tante sorprese come l’Albero Parlante, la renna col naso rosso, o il Babbo Natale tra i più grandi in Italia, alto ben 5 metri e illuminato da migliaia di led e l’ufficio postale del Circolo Polare Artico, dove i piccoli potranno incontrare “dal vivo” Santa Claus per consegnargli a mano la letterina dei desideri.
Urban Center Prato: dal 20 novembre al Centro Pecci uno spazio di partecipazione della città
Uno spazio aperto al confronto, laboratorio di possibilità e strumento fondamentale per portare sempre più il museo a incontrare la città e i suoi cittadini: è il nuovo Urban Center all’interno del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, attivo da sabato 20 novembre 2021.
Fortemente voluto da Comune di Prato e Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana e progettato dal collettivo Fosbury Architecture guardando alle best practice europee e globali, Urban Center è un laboratorio permanente, un osservatorio sulle trasformazioni urbane, uno spazio per accogliere installazioni immersive, un teatro, un playground per sensibilizzare alla sostenibilità, una piattaforma per contenuti multimediali, una vetrina per la città e molto altro: un luogo vivo di dibattito culturale con mostre ma anche eventi, convegni e webinar.
L’apertura dell’Urban Center all’interno del Centro Pecci rappresenta la naturale evoluzione del rapporto tra il museo e il Comune di Prato nel costruire un dibattito culturale – innescato dal 2014, parallelamente al progetto di ampliamento del museo – su grandi temi nei quali la città è emersa come laboratorio avanzato di ricerca a livello internazionale: la transizione ambientale e digitale, il metabolismo urbano circolare e l’equità sociale.
Nasce dai diari e disegni di Lorenzo Nigro, che da vent’anni dirige la missione archeologica di Mozia, isola siciliana nello Stagnone di Marsala, l’idea della mostra che inaugurerà nel nuovo Spazio Arti Floreali di Roma il prossimo 18 novembre. “I Fiori di Mozia”, che raccoglie gli acquarelli archeologici di Nigro in un percorso curato da Lauretta Colonnelli, autrice anche del catalogo dedicato, intende raccontare per immagini illustrate non solo la storia delle piante che oggi si incontrano sull’isola, ma anche quella degli scavi, e delle sensazioni che pervadono gli archeologi durante il soggiorno sull’isola nei periodi di scavo, trascinando nell’incantamento di Mozia anche quelli che non l’hanno mai vista. Una mostra che può considerarsi un complemento all’omonimo romanzo I genî di Mozia dello stesso autore uscito per la casa editrice Il Vomere nel 2020 nel quale la gioia della ricerca archeologica, lo splendore della piccola isola e gli insegnamenti dei grandi del passato fanno da sfondo ad un giallo straordinariamente avventuroso in cui il protagonista è l’autore stesso.
La mostra, in programma fino al 19 dicembre, sarà aperta tutti i pomeriggi tranne il lunedi, domenica orario continuato.
L’inaugurazione avrà luogo giovedì 18 novembre alle ore 17:30, il finissage sabato 18 dicembre alle ore 16:30.
Si svolgerà dall’11 al 19 novembre la rassegna Cluster Unplugged, che prenderà vita nelle sale di Spazio Field, al primo piano di Palazzo Brancaccio. Quattro ospiti che hanno fatto della musica la loro linfa vitale e che converseranno in quattro appuntamenti di come le sette note li abbiamo guidati, regalando al pubblico anche un intimo momento live, in cui sarà la musica a parlare per loro.
Assalti Frontali, Alessio Bertallot, Boosta e Omar Pedrini saranno i protagonisti di quattro serate speciali – una prima parte di talk e poi una performance degli artisti in acustico – moderate da Marco Del Bene, compositore musicale per audiovisivo e direttore editoriale del gruppo funweek.
Militant A di Assalti Frontali sarà il protagonista della serata inaugurale di Cluster Unplugged, l’11 novembre alle ore 20.30 a Palazzo Brancaccio. Gli Assalti Frontali hanno fatto la storia dell’hip hop italiano, mettendo in rima ideali e impegno sociale. La posse romana nata negli anni ‘90 quest’anno celebra i trent’anni di musica e impegno con una doppia raccolta 1990-2020 (Daje Forte Daje Records). La doppia raccolta contiene i due inediti Compagno orso, dedicata a Lorenzo Orsetti caduto combattendo contro l’Isis, e Porta per volare. L’evento inaugurale della rassegna con gli Assalti Frontali sarà un’occasione per parlare di come nascono le canzoni e di come una rima o una quartina possano cambiare la percezione di se stessi e dell’ambiente in cui si vive.
Il 13 novembre (ore 20.30, Palazzo Brancaccio) sarà la volta di Alessio Bertallot. Dagli anni ‘90, Alessio Bertallot è una figura centrale nella musica e nella sperimentazione di originali modelli di divulgazione di essa. Si rivela al Festival di Sanremo del 1992, con il gruppo degli Aeroplanitaliani, vincitori del Premio della Critica. Continuerà poi a pubblicare dischi sia con il gruppo che come solista. Ma è la carriera di DJ, soprattutto in radio ma anche nei grandi club d’Italia e d’Europa, la sua prerogativa. Infatti dal 1996 conduce B Side su Radio DeeJay, programma di riferimento della cultura della nuova musica Elettronica e, da allora, voce calda e colta della radiofonia italiana, mantiene alta la sua credibilità di divulgatore e raffinato selector. L’evento – completamente gratuito – è un crossover fra Talk e Installazione Sonora. Un momento immersivo e sonorizzato in maniera pointillistica, al quale potrà contribuire anche il pubblico, semplicemente utilizzando lo smartphone.
Il 17 novembre (ore 20.30, Palazzo Brancaccio), Boosta parlerà del valore della musica. Boosta (Torino, 1974) è musicista e compositore, noto per far parte e aver fondato la band musicale dei Subsonica. Oltre all’attività legata al mondo della musica e dello spettacolo, in qualità di produttore discografico, dj e presentatore televisivo e radiofonico, ha intrapreso nel tempo un percorso parallelo e allargato ai vari ambiti artistici. Biglietti (25 euro) su EventBrite.
Infine il 19 novembre (alle 20.30) sarà Omar Pedrini a chiudere la rassegna Cluster Unplugged. Omar Pedrini è conosciuto nell’ambiente musicale come leader dei Timoria dagli esordi alla pausa a tempo indefinito annunciata dal gruppo nel 2003. Numerose le sue attività esterne alla band, a partire dalla direzione artistica dal 1997 del Brescia Music Art, festival della contaminazione tra le arti. Il suo esordio solista è del 1996, con BEATNIK, pubblicato quando la sua band è in piena attività. Nel 2004 esce VIDOMAR, anticipato dalla partecipazione a Sanremo con il brano Lavoro inutile. Biglietti (20 euro) su EventBrite.
Unplugged è un progetto di Contemporary Cluster all’interno di SPAZIO FIELD, primo piano di Palazzo Brancaccio. Partner eventi musicali Purple Brain.

A Trevignano Romano Suoni e racconti per Ennio Morricone
Nella costruzione di un’opera cinematografica la colonna sonora è tanto una struttura portante quanto un’arte a sé stante che può vivere di vita autonoma. Uno dei massimi esempi di composizione creativa in grado di interagire perfettamente con le immagini e il senso narrativo del film d’autore e, al tempo stesso, sviluppare un percorso sonoro autonomo per vie discografiche e concertistiche è stata l’opera del Premio Oscar Maestro Ennio Morricone. Un omaggio alla sua creatività e al linguaggio e mestiere della musica da film verrà reso nell’ambito della rassegna I CINEMA: “SALE” DELLA VITA, iniziativa dell’AGIS con il sostegno di Regione Lazio e in collaborazione con ANEC Lazio, in programma sabato 20 novembre alle ore 18:00 al Cinema Palma di Trevignano Romano, quale tappa di un percorso che mira a restituire alla sala cinematografica la sua funzione di luogo attivo di partecipazione e condivisione emotiva.
Ad aprire la serata, introdotta da Claudio Giustini, curatore artistico dell’iniziativa, sarà il concerto di Mike Applebaum, amico e trombettista per tre decenni di Ennio Morricone che, in collaborazione con l’arpista Lucia Antonacci, con la quale forma il duo Harping On Jazz Project, proporrà alcune fra le più belle pagine musicali cinematografiche scritte dal Maestro Morricone, sapientemente riarrangiate, per metterne in risalto il pregiato tessuto timbrico. Uno spettacolo ricco di brani indimenticabili ed aneddoti, alla scoperta del profilo personale del grande compositore, che anticiperà la proiezione di una delle sue opere più significative, “Nuovo Cinema Paradiso”, diretta da Giuseppe Tornatore. Il tema d’amore del film, uno dei leitmotiv divenuto un evergreen per ogni interprete di ogni genere musicale, è stato composto da Andrea Morricone.
Alla serata interverrà anche il Maestro Stefano Cucci, per oltre 20 anni Assistente Musicale e Maestro Sostituto di Morricone, che racconterà storie e aneddoti sulla genesi compositiva della colonna sonora del film.
Il concerto è un evento in collaborazione con Orchestra Italiana del Cinema e Forum Studios.
L’ingresso alla serata è di € 5 previa presentazioni del green pass. Info, biglietti e prenotazioni sul sito del cinema: www.cinemapalma.com
Sabato 20 e domenica 21 a Bari il Rigoletto rivisitato per i Percorsi d’Opera
I grandi titoli di repertorio rivisitati e proposti in un originale allestimento. Dopo «Carmen» di Bizet e «Elisir d’amore» di Donizetti, l’Agìmus riprende i «Percorsi d’Opera» con «Rigoletto», in programma al Teatro van Westerhout di Mola di Bari sabato 20 novembre (ore 20.45) e domenica 21 novembre (ore 19.30). La riduzione del celebre melodramma di Giuseppe Verdi, che musicò il libretto di Francesco Maria Piave, è firmata da Riccardo Canessa. Ideatore e voce recitante del progetto, Canessa propone «Rigoletto» in una versione da camera nella quale le musiche del Cigno di Busseto sono affidate alle voci di Cristóbal Campo Marin (Il Duca di Mantova), Pedro Carrillo (Rigoletto), Veronica Granatiero (Gilda), Antonella Carpenito (Maddalena) e Pietro Toscano (Sparafucile) con Nicola Marasco sul podio della Suoni del Sud Chamber Orchestra.
Rigoletto è tante cose insieme: sprezzante buffone, uomo vendicativo, dolcissimo padre. Insomma, una figura psicologica complessa, che Riccardo Canessa porge al pubblico con un racconto interpuntato da arie, duetti e parti d’assieme. Tratta dal dramma storico di Victor Hugo «Il re si diverte» (Le roi s’amuse), «Rigoletto» è centrata sulla drammatica e originale figura del buffone di corte che dà il titolo all’opera, mentre il protagonista del dramma di Hugo altri non era che il Re di Francia, diventato nel melodramma verdiano il sovrano di un regno (quello di Mantova) non più esistente, con lo scopo di non incorrere nella censura austriaca. Infatti, Rigoletto esordì al Teatro La Fenice di Venezia, l’11 marzo 1851, dopo una serie di vicissitudini legate alle interdizioni degli occupanti, che ritenevano inaccettabile il ruolo negativo attribuito a un sovrano. Ma Verdi, entusiasta della pièce di Hugo, riuscì a portare in scena il lavoro, incontrando in un primo momento più il favore del pubblico che quello della critica, disorientata dalla stravaganza del testo e da una drammaturgia che sancì la nascita di una nuova figura nel melodramma italiano, il baritono verdiano dal potente declamato, scolpito nella storia con la feroce invettiva «Cortigiani, vil razza dannata». Un j’accuse con cui Rigoletto si rivolge agli adulatori del Duca di Mantova, nelle cui braccia hanno consegnato sua figlia Gilda in un gioco sprezzante dei sentimenti e della vita umana.
Al Teatro Antico di Taormina la mostra di Pietro Consagra “Il colore come materia”
È stata prorogata fino al 9 gennaio 2022 la mostra Pietro Consagra. Il colore come materia ospitata dallo scorso mese di maggio al Teatro Antico di Taormina e inizialmente prevista fino alla fine di ottobre.
Collocate in summa cavea, le sculture di Consagra –una selezione di opere realizzate tra il 1964 e il 2003– intrecciano un inedito dialogo con le memorie del Teatro e con il paesaggio circostante, in un percorso en plein air aniconico e atemporale.
A cura di Gabriella Di Milia e Paolo Falcone, l’esposizione è promossa dalla Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, con l’organizzazione di Electa, in collaborazione con l’Archivio Pietro Consagra; il progetto di allestimento è curato dall’architetto Ruggero Moncada di Paternò. La mostra è accompagnata da una pubblicazione edita da Electa.
Realizzata in occasione del centenario della nascita di Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 1920 – Milano, 2005), la mostra propone un’esperienza emozionante: un confronto diretto, faccia a faccia, tra gli spazi del Teatro e le opere di Consagra strategicamente disposte. L’artista stesso non escludeva che si potesse alleviare la sofferenza umana con il piacere della bellezza, con la forza di un artificio intelligente, nella consapevolezza che ci può essere una essenzialità, un rigore, un pensiero anche nell’aspetto leggiadro di una scultura.
Vi ricordiamo inoltre che nelle vicinanze di tutte queste zone potrete usufruire degli sconti esclusivi riservati da molti esercizi turistici ai possessori della nostra Tessera Turit.
Buon weekend!!!