Riceviamo e pubblichiamo con grande entusiasmo dal nostro amico Stefano Mappa questo bellissimo documentario sulla Guadalupa.
Vi invitiamo ad approfondire la scoperta di questo incantevole territorio dando un’occhiata alle seguenti pagine:
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BUONA LETTURA!
Esiste un arcipelago immerso tra l’oceano Atlantico e il mar dei Caraibi a forma di farfalla dove spiagge incantevoli, scenari mozzafiato e una natura incontaminata, fanno di questo angolo del pianeta un autentico paradiso tropicale.
Siamo a Guadalupa, arcipelago delle piccole Antille, per scoprire le bellezze di una manciata di isole, ognuna con una sua storia, un suo fascino, una sua cultura, sulle quali è possibile vivere esperienze uniche a stretto contatto con un popolo brioso dalle radicate tradizioni creole.
Sei le gemme che compongono questo territorio d’Oltremare francese, anticamente denominata l’isola dalle belle acque: Basse-Terre, Grande-Terre, la Désirade, Marie-Galante, Les Saintes, e Petite Terre.
La lussureggiante Basse-Terre, grazie all’imponente varietà del suo ecosistema formato da rigogliose foreste, parchi protetti e riserve marine uniche nel suo genere, rappresenta quanto di meglio la natura potesse riservare nella sua più autentica biodiversità.
L’affascinante Grande-Terre è un territorio governato da una magia unica, tipica dei lidi tropicali, dove l’incanto dei paesaggi costieri, plasmato da splendide lagune turchesi e bianche spiagge puntellate da alte palme di cocco, si fonde con la magia del suo altopiano calcareo coltivato con le lussureggianti piantagioni della canna da zucchero, rendendo quest’isola una terra carica d’intensa energia e vivacità.
La sorprendente Désirade, incomparabile con le altre isole per la sua forma allungata, i suoi scenari naturali contrastanti ed i rilassanti ritmi di vita, si pregia della presenza di spiagge meravigliose protette da lunghe barriere coralline e itinerari incontaminati, rendendola una meta turistica romantica ed allo stesso tempo misteriosa in quanto custode di un passato caratterizzato da storie legate alle deportazioni ed all’isolamento dei lebbrosi provenienti dalla Francia di Re Luigi XIV.
Il pittoresco arcipelago di Les Saintes, esclusivo per gli originali scenari naturali, ha il potere di effondere un fascino senza eguali nel suo genere. Le colorite abitazioni dagli sgargianti tetti rossi, incastonate tra le baie e le lussureggianti collinette delle due sole isolette abitate, Terre-de-Haut e Terre-de-Bas, si rivelano agli occhi dei visitatori come due bizzarri quadri naif.
L’autentica Marie-Galante, denominata l’isola dei cento mulini, è una terra genuina, rurale, abitata da una popolazione legata alle tradizioni secolari nella coltivazione della canna da zucchero e la produzione del rum; grazie anche alla presenza di splendidi lidi e siti di elevato interesse storico, è un’isola capace di sprigionare sensazioni d’altri tempi.
Infine, l’inebriante Petite Terre, vero paradiso tropicale formato da due lingue di terra disabitate classificate riserve naturali d’inestimabile valore ambientalistico terrestre e marino, in grado di richiamare alla memoria le romanzesche avventure di Robinson Crusoe.
Ed allora, sulle ali della nostra farfalla virtuale andiamo a scoprire i tesori di questo fazzoletto di mare custode di un inestimabile patrimonio naturale e storico, partendo dalle due principali isole dell’arcipelago: Basse-Terre, situata ad ovest della grande farfalla, e Grande-Terre situata invece a est.

BASSE-TERRE
Basse-Terre, territorio di 848 chilometri quadrati, ala sinistra della grande farfalla, è il cuore verde dell’arcipelago della Guadalupa, e non solo.
Il volo sulle ali della nostra farfalla caraibica parte da questa lussureggiante isola, e più precisamente dall’omonima capitale, città d’arte e di storia e centro amministrativo dell’isola di Guadalupa fondata dai francesi nel 1643, e proseguirà lungo tutto il perimetro dell’isola toccando le principali attrazioni naturali, come parchi e spiagge, e siti d’interesse culturale grazie alla presenza di importanti testimonianze storiche.
Con i suoi oltre 10000 abitanti, Basse-Terre è posta a sud-ovest dell’isola ai piedi dell’imponente vulcano Soufrière; la città ospita la Cattedrale di Nostra Signora del Carmelo, chiesa costruita su una vecchia cappella in legno del XVIII secolo, il maestoso palazzo bianco del Consiglio Generale, ed il forte Louis Delgrès.

Ed è proprio da questa imponente fortificazione che andremo a conosce le bellezze storiche e naturali di Basse-Terre.
Il forte Louis Delgrès è stato edificato nel 1649 da Charles Houel; oggi è simbolo della lotta alla schiavitù portata avanti nei primi anni del 1800 da Louis Delgrès un mulatto con una lunga esperienza militare nella lotta contro gli inglesi.
La storia racconta che nel 1802 Fort Delgrès fu teatro di battaglie tra le truppe del generale Antoine Richepance (inviate da Bonaparte per reinsediare la schiavitù abolita nel 1794) e gli uomini del comandante Louis Delgrès.
Nel 1994 è stato inserito tra i 18 siti del progetto UNESCO “Slave Route”, tanto da essere stato classificato tre anni dopo monumento storico della Guadalupa. Esso è aperto al pubblico tutto l’anno ed ospita visite guidate, mostre e vari eventi culturali.
Seguendo l’itinerario predefinito da apposita cartografia, è possibile visitare la vecchia prigione, una piccola polveriera, oggi diventata uno spazio espositivo e luogo di evocazione dei grandi eventi bellici che hanno segnato la memoria degli abitanti di Basse-Terre, le cisterne, il cimitero militare, posto alla sommità del forte dal quale è possibile ammirare all’orizzonte la grande baia di Basse-Terre ed il vulcano Soufrière, ed il bastione del Galeone.
Il tour all’interno del forte termina in prossimità del monumento più rappresentativo ed iconico del forte, il famoso Memorial Louis Delgrès, opera edificata nel 2002 dallo scultore Roger Arèkian.
Questa scultura, posta su un pianoro ricoperto d’erba sul quale sfrecciano, incuranti della presenza dei turisti, simpatiche ed innocue iguane, raffigurante il capo del citato comandante è posta al centro di tre anelli concentrici sui quali sono adagiate grandi pietre.
Proseguendo in direzione ovest di Basse-Terre, il primo grande centro che s’incontra è la città di St. Claude, posto alle pendici basse del Vulcano Soufrière.
Con i suoi 1467 metri di altezza, il vulcano Soufrière rappresenta uno dei siti naturali più caratteristici dell’intero arcipelago delle Piccole Antille francesi. A seconda degli itinerari che si vogliono percorrere (tre possibilità), il più battuto per raggiungere la cima è quello del cammino “Des Dames”.
Partendo da Bains Jeunues, luogo caratterizzato dalla presenza di una grande piscina naturale con acqua a 28-30°, l’ascesa alla vetta inizia seguendo il sentiero tropicale du Pasdu-du-Roi.
In circa quindici minuti si raggiunge il pianoro de la Savane, posto a 1140 metri d’altitudine, dal quale si può ammirare uno scenario mozzafiato, quindi, ci si avvia per il tortuoso, stretto e ricco di asperità sentiero des Dames.

Lungo il cammino è possibile ammirare gli splendidi tappeti di muschio e licheni dalle sfumature rosso ed arancio, la famosa frana di Faujas creatasi a seguito di un’eruzione del 1798 e, poco prima di giungere in vetta, il cratere Dupuy, e la voragine Tarissant.
In sintesi, uno spettacolo della natura unico, dalle tinte accese tipiche di un quadro naif.
A pochi chilometri da Basse-Terre, in direzione sud-est dell’isola, la litoranea D6 raggiunge, nell’ordine, Vieux-Fort, famosa per il suo faro e Trois-Rivières, porto d’imbarco dei traghetti per l’arcipelago di Les Saintes e custode del sito archeologico “Les Roches Gravées”.
Il faro di Vieux-Fort è un imponente struttura di circa 15 metri d’altezza eretta su uno sperone roccioso.
Posto sull’estremità sud dell’isola, l’area è caratterizzata dalla presenza dai resti di una antica fortificazione dove trovano ancora posto quattro cannoni ed uno splendido prato verde, ideale per concedersi una pausa picnic o rilassarsi davanti al mare.
Da questo sito, infatti, si gode di un panorama unico sull’arcipelago di Les Saintes e sull’isola della Dominica, ed i fondali tutti intorno al faro raccolgono acque di un acceso celeste e verde smeraldo.
Pochi chilometri più a nord, si raggiunge Trois-Rivières, sede del parco archeologico di Les Roches Gravées, un sito immerso all’interno di un rigoglioso giardino bagnato da trasparenti ruscelli; al suo interno è possibile ammirare oltre 230 incisioni rupestri risalenti al IV secolo dopo Cristo, straordinaria testimonianza lasciata dai primi abitanti della Guadalupa, gli indiani Arawak.
Risalendo verso il nord di Basse-Terre, si raggiunge il Comune di Capesterre-Belle-Eau, cittadina di poco più 19000 abitanti, punto di partenza per raggiungere la famosa cascata del Carbet, imponente attrattiva naturale che tratterò nel capitolo parco nazionale.
Alle porte di questa graziosa città, parallelamente alla strada di grande comunicazione N1, si allunga il famoso viale Dumanoir, lingua di asfalto caratterizzata per la presenza ai suoi bordi di oltre 400 palme reali piantate intorno al 1850 dalla famiglia Pinel-Dumanoir.

Un posto magico dove la presenza di verdi aree ed alcuni gazebo, rendono il luogo un’oasi di pace per il ristoro o lunghe e romantiche passeggiate.
Risalendo la N1, Capesterre-Belle-Eau è custode del famoso tempio Indù Changy, una struttura alta circa una 15 di metri circondata da un giardino con alberi di banano e palme, dedicato alla dea Mayinmen, e del rinomato lido Roseau.
Tuttavia, il cuore naturale di Basse-Terre è rappresentato dal lussureggiante parco nazionale. La sua superficie di 17.300 ettari ospita una fauna ed una flora d’impareggiabile bellezza.
Attraversato nella parte nord dell’isola dalla famosa la famosa Route de la Traversèe, il parco ospita il giardino zoologico Des Mamelles, la Maison de la Forêt e la cascata Aux Ecrevisses.
Questa via di comunicazione lunga circa 39 chilometri collega i versanti est ed ovest di Basse-Terre; lungo questa strada svettano tre importanti cime: quella “Des Mamelles” formato da due vette, il Petit-Bourg di 716 metri d’altezza e il Pigeon di 768 metri, e quella di Morne à Louis (743 mt). Le citate montagne si caratterizzano altresì per la presenza di suggestivi sentieri escursionistici.
Il parco zoologico “Des Mamelles”, posto nel Comune di Bouillante, è una vera e propria arca di Noè moderna, collocato nel contesto di un’area tropicale lussureggiante composta da più di mille specie di piante, percorsi su corde, ed una passarella in legno che, attraversando l’intero parco, conduce su oltre 20 siti all’interno dei quali trovano dimora circa 85 specie animali dei Caraibi e della Guyana, suddivise tra mammiferi, uccelli, rettili e artropodi.
Poco distante dal parco des Mamelles c’è la Maison de la Forêt ed a seguire la cascata Aux Ecrevisses. Siamo nel Comune di Petite-Bourg, sul versante ovest di Basse-Terre.
La Maison de la Forêt ospita un museo dedicato alla storia del legno, all’interno del quale vi sono sale che espongono gli utensili un tempo utilizzati per la lavorazione di questo materiale, oggetti di uso quotidiano, strumenti musicali, e mobili.
Appena fuori della casa del legno si snoda una passerella che conduce ad un arboreto.
7/8 chilometri più avanti è possibile ammirare la cascata Aux Ecrevisses, ossia la cascata dei gamberi. Con un salto di circa 8 metri è meta di moltissimi turisti grazie anche alla folta natura lussureggiante che la circonda ed allo splendido bacino d’acqua celeste all’interno del quale è possibile trascorrere momenti di assoluto relax.
Ma il parco nazionale riserva molte altre attrazioni. Tra queste, la maestosa cascata del Carbet, e gli splendidi giardini botanici, come quello di Deshaies, e quello di Valombreuse a Petit-Bourg.
La cascata del Carbet, raggiungibile da Capesterre-Belle-Eau, è posta nel cuore della foresta tropicale, ed è patrimonio di straordinario interesse naturalistico.

Grazie ai suoi oltre 110 metri di altezza ammirabili su tre livelli è la cascata più alta dell’intero arcipelago della Guadalupa, ed è possibile raggiungerla seguendo altrettanti itinerari.
In merito ai parchi, quello di Desahies è probabilmente il più visitato dell’intero arcipelago. Disegnato dal paesaggista Michel Gaillard, si estende per circa sette ettari coltivati a orchidee, buganvillee, ibisco, canneti, dove trovano casa pappagallini variopinti e simpatici fenicotteri rossi. All’ingresso c’è una grande piscina ricca di pesci rossi circondata da una rigogliosa schiera di piante tropicali, e lungo il romantico sentiero che conduce ai vari punti d’interesse del giardino c’è una suggestiva cascata artificiale che rende questo parco un’attrazione unica nel suo genere.
La tenuta di Valombreuse, invece, ospita una flora composta da centinaia di piante tropicali, serre, felci e piante medicinali. Al suo interno è possibile ammirare il palmento, il giardino del miele, ed una fauna capace di dare casa a 28 specie di uccelli, tra tutti, il picchio della Guadalupa e la Setophaga plumbea, e percorrere graziosi sentieri dai quali è possibile incrociare mini cascate dai suoni delicati, o piccoli ruscelli e stagni di ispirazione Zen, in sintesi, un vero paradiso terrestre.
Ma Basse-Terre non ospita solo riserve naturali protette, ma anche riserve marine, caratterizzate da una flora ed una fauna unica.
Tra le riserve marine più importanti c’è quella di Grand Cul-de-Sac Marin, raggiungibile principalmente dalla cittadina di Sainte-Marie a nord di Basse-Terre e quella Cousteau di Bouillante ad ovest di Basse-Terre.
Inserita dall’UNESCO nella lista nelle riserve delle biosfere, la riserva marina di Grand Cul-de-Sac Marin occupa una superficie di oltre 15000 ettari protetta da piante di mangrovie e da una barriera corallina dove trovano dimora uccelli marini stanziali o migratori, numerose specie di pesci, tartarughe, molluschi, crostacei e rettili.
Dal porto di Sainte-Rose è altresì possibile imbarcarsi per raggiungere l’Ilet à Fajou, e l’atollo, Iles Caret, fazzoletto di sabbia bianca di circa 250 metri di lunghezza e 20 di larghezza, totalmente turistico, sul quale si riproducono le tartarughe Caret.
Altra attrazione marina è quella di Jacques Cousteau.

La riserva si trova nella città di Bouillante, piccolo centro ad est di Basse-Terre, noto anche per la presenza di una centrale geotermica che convoglia in mare, lungo un canale, acque a 40 gradi provenienti dalle viscere della terra.
Raggiungibile dalla spiaggia Bouillante, la riserva Cousteau è un’area marina protetta di circa 400 ettari d’inestimabile valore ambientalistico posta nelle vicinanze delle isole Pigeon, i cui fondali protetti ospitano stupefacenti spugne, tartarughe, e pesci di ogni genere, ed il famoso giardino di Corallo, all’interno del quale, a 10 metri di profondità, trova posto il busto in bronzo del celebre comandante Jaques Cousteau.
Ma Basse-Terre non è solo natura verde e lussureggiante o parchi marini, lungo tutto il perimetro dell’isola sono presenti anche spiagge fantastiche.
Partendo dal nord dell’isola, e più precisamente da Sainte-Rose, tre sono i lidi che vorrei mettere in risalto.
La spiaggia Mambia, piccola, leggermente ventosa, con uno specchio d’acqua di color verde smeraldo ed un’area attrezzata con tavoli per i pic-nic, molto apprezzata dalle famiglie; quella degli Amandies, o dei mandorli, caratterizzata da una lunga lingua di sabbia dorata costeggiata da alberi di mandorlo dove un mare turchese, privo di barriera corallina, si apre all’oceano Atlantico; ed infine, la spiaggia Cluny, molto più raccolta con due meravigliose insenature ai suoi lati di difficile accesso, all’interno delle quale confluiscono fragorose le onde del mare.
Seguendo la litoranea est di Basse-Terre, altra città ricca di spiagge meravigliose, è Desahies.
Anche in questo caso, tre sono le spiagge da sogno: Tillet, la Perle, e Grande Anse.
La spiaggia Tillet è una piccola baia con le acque color smeraldo; la Perle è invece molto ampia, circa 800 metri di lunghezza, con acque di un celeste intenso e tante palme di cocco dove trovano riparo alcuni ristoranti e la famosa casa in legno del commissario della serie televisiva “Delitti in Paradiso”; Grande Anse infine, è forse quella più rinomata per la sua magnifica lingua di sabbia dorata della lunghezza di quasi due chilometri, le sue palme, i tanti locali, ristoranti e attività commerciali posti al suo ingresso.

Degna di particolare citazione infine è la spiaggia di Roseau posta nella città di Capesterre-Belle-Eau. Caratterizzata dalla presenza di otto piccole ed artificiali insenature, è un posto da sogno.
Queste rientranze sembrano delle vere piscine di circa 25 metri di lunghezza per 20 di larghezza.
Nell’area d’accesso, adiacente al parcheggio, su terreno rialzato, trovano posto molti gazebo dai quali è possibile ammirare romanticamente la bellezza delle celesti acque del mare.
Insomma, una bella spiaggia pubblica, molto grande, pulita e ben attrezzata, dove chiaramente la presenza delle classiche palmette e la sabbia chiara conferiscono al posto quel tocco tropicale, classico di questa isola.
Prima di chiudere il capitolo Basse-Terre, è doveroso infine soffermarmi sui siti storici presenti su questa isola dell’arcipelago rientranti nel contesto del progetto UNESCO “La rotta degli schiavi” e sulle storiche distillerie.
Sei dei diciotto siti inseriti nel citato progetto UNESCO, Basse-Terre ne ospita ben 6: la piantagione Beausoleil (Montéran, Saint-Claude); il forte Louis Delgrès (Città di Basse-Terre); la piantagione Vanibel (Vieux-Habitants); la piantagione La Grivelière (Vieux-Habitants); l’Anse-à-la-Barque (Vieux-Habitants); la prigione degli schiavi Belmont (Trois-Rivières).
In merito alle distillerie, delle 10 distillerie presenti alla Guadalupa, 6 sono a Basse-Terre: la distilleria Bologna a Basse-Terre; la Montebello a Petit-Bourg; la Longueteau a Capesterre-Belle-Eau; la Reimonenq, sede altresì del museo del rum, Domaine de Séverin, e Bonne Mère, a Sainte-Rose.
Degne, infine, di particolare citazione, sono le tante altre cascate presenti su questa rigogliosa isola.
Ricordiamo quella di Bassin Bleu a Gourbeyre, d’Acomat e Lezard di Pointe-Noire, città quest’ultima sede del famoso museo del cacao, e di Bassin Paradise di Campesterre-Belle-Eau.