Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questo bel racconto dalla nostra lettrice Daniela (che ringraziamo anche per le bellissime fotografie). Buona lettura!
Cinque giorni di vacanza dal 21 al 25 luglio con visita alla Valle d’Aosta assieme ai miei nipoti. In viaggio: Giuseppe autista, Daniela tuttofare, Nicolò e Anna nipoti e Zoe la gatta. Tutti insieme su un Arca Europa.
1° giorno – Partiamo al mattino, il viaggio è tranquillo e arriviamo per pranzo all’area sosta di Hone, comoda per la visita al forte di Bard. La fortezza è costituita da tre corpi di fabbrica distribuiti in altezza e raggiungibili sia a piedi che con ascensore esterno da cui godere di una vista sulla valle grandiosa. Visitiamo qualche sala ma molte erano a pagamento con biglietti diversi da quello acquistato e quindi scendiamo a piedi, inoltrandoci comodamente nel medievale borgo di Bard. Sembra veramente che in questo paese il tempo di sia fermato, numerose case sono state dichiarate monumento nazionale e altre presentano particolari che richiamano il tempo passato. Ripartiamo per andare a visitare il castello di Verres. E’ un imponente cubo che domina la valle circostante, di origine medievale e la visita guidata ce lo fa apprezzare pur nella sua essenzialità. Ci immettiamo nella Valtournenche proseguendo per l’area sosta di Breuil Cervinia, temperatura ottimale. L’area è un piazzale con possibilità di carico/scarico per 7€ al giorno ma il panorama è mozzafiato, la spettacolare piramide del Cervino è vicinissima ma naturalmente con il solito cappello di nuvole.
2° giorno – Sveglia e foto di rito al Cervino finalmente sgombro di nuvole (ma rimarrà per poco). Una passeggiata di trenta minuti ci porta a Cervinia. Grandi alberghi e residence ci mostrano un paese sorto col turismo ma lo scenario che ci circonda tra grandi vette, la neve ancora presente in molti punti e grandi prati verdi è unico e spettacolare. Piccola passeggiata, qualche acquisto di cibo locale e ritorno. Nel pomeriggio a 10 minuti dall’area si arriva al lago Blu. Piccolo lago alpino famoso perché si specchia il Cervino data la limpidezza delle sue acque. Purtroppo la montagna è coperta di nuvole ma la nitidezza dell’acqua rimane. Partenza per Valtournenche al camping Glair dove pernottiamo.
3° giorno – Sveglia presto per prendere il pullman che ci porta in quindici minuti a Buisson dove parte la funivia per Chamois. Questo paese con abitazioni in legno ben tenute e stradine strette si trova a 1800m di altitudine, si può raggiungere solo a piedi lungo una mulattiera o in funivia in quanto non circolano automobili. La giornata è luminosa e dal piazzale della funivia sembra di essere su di un balcone ammirando un paesaggio magnifico. Decidiamo di prendere la seggiovia che ci porta al lago di Lod. Il percorso ci permette di vedere marmotte che immobili sembrano farsi ammirare e numerose specie di fiori alpini. Alla fermata proseguiamo sempre in seggiovia per altre due stazioni Teppa e Falinere a 2400m di quota. All’arrivo uno spettacolare panorama ci fa ammirare la cosiddetta Grande Balconata col Cervino proprio di fronte in un cielo azzurro da cartolina. Il ritorno lo facciamo a piedi seguendo le piste da sci,un po’ faticoso in quanto in alcuni tratti è abbastanza ripido ma arrivati al lago ci riposiamo, concedendoci un bel piatto di salumi locali e per finire una coppa di panna montata alla grappa e mirtilli senza pensare alle calorie ingerite. Al ritorno partiamo per l’area sosta di Fenis dove visiteremo il Castello prenotato alle 17. Bello con le sue torri e doppia cinta muraria, la parte più bella è il cortile con uno scalone semicircolare ed ai muri affreschi del ‘400. Passeggiata per il borgo dove restiamo affascinati da una grande area verde sfruttata come parco giochi, area barbecue e zone picnic, molto ombreggiata e ben tenuta poi rientro al camper.
4° giorno – Giornata dedicata ad Aosta. Area sosta molto spartana ma in pochi minuti si è in centro. Diversi sono i monumenti che risalgono soprattutto all’epoca romana come la cinta muraria, ben visibile in tutta la città, la Porta Pretoria a tre arcate, imponente con i suoi enormi blocchi di pietra, l’arco di Augusto con vicino il ponte romano perfettamente conservato, il teatro romano purtroppo tutto impalcato. Notevole la facciata della Cattedrale e la collegiata medievale di Sant’Orso con il suo chiostro a colonne con capitelli tutti diversi tra loro. Nel pomeriggio altro appuntamento per la visita al castello di Sarre. Questo è piaciuto più degli altri ai miei nipoti in quanto essendo corredato da mobili e fotografie racconta una storia più recente in confronto ai precedenti. Si riparte con meta la Valgrisenche. Una valle molto più “selvaggia” diversa da quelle viste finora, piccoli paesini caratteristici con tetti in lastre di pietra e strada stretta accostata alla roccia ci porta all’area sosta molto bella immersa nel bosco dietro alla diga di Beauregard.
5° giorno – Con la navetta dell’area ci accompagnano ad un punto avanti nel percorso e ci incamminiamo inoltrandoci in un largo sentiero diretti alla cascata di Chatelet. Le montagne ci attorniano coperte di alberi, prati colorati di fiori e cascatelle in cui ogni tanto immergiamo le mani ed il fiume che ci accompagna verso il fondo valle. La passeggiata non è impegnativa e le foto si sprecano. Raggiungiamo un ponte in pietra che permette di attraversare il torrente e ammiriamo la cascata accanto a noi. Si potrebbe proseguire fino al lago di San Grato ma siamo stanchi e preferiamo ritornare anche perché nel pomeriggio si rientra e ci aspettano diverse ore di viaggio.
Sono stati giorni di bel tempo e temperatura gradevole e come sempre la Valle d’Aosta non ci ha deluso, riempiendoci gli occhi di panorami straordinari.