Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questo racconto dal nostro lettore Andrea (che ringraziamo anche per le bellissime fotografie). Buona lettura!
L’occasione del tagliando annuale presso gli amici del concessionario Giottiline, Camping Garage di Trecate (Novara) ci ha portato organizzare una settimana tra Piemonte e Liguria nell’ultima settimana di marzo.
Finita la verifica riprendiamo il mezzo e ci dirigiamo verso Torino, dove per il giorno seguente abbiamo prenotato una visita guidata del centro della città. Verso le 17.00 raggiungiamo il Campeggio Grinto, che si trova nel Comune di Moncalieri ma alle porte di Torino, raggiungibile con una bella passeggiata lungo il Po che attraversa il Parco delle Vallere prima e il più noto Parco del Valentino poi.
Ci attende una bella sorpresa, perché alle spalle del Campeggio all’interno del Parco delle Vallere troviamo una ampia e curata area di sgambo cani dove la nostra Sissy si può divertire e sfogare con lunghe corse.
La mattina seguente ci portiamo attraversando i parchi in centro a Torino, dove la nostra guida Simone ci attende per illustrarci una città ricca di attrazioni. Il percorso ci porta a conoscere il Palazzo Reale che fronteggia il Palazzo Madama realizzato sfruttando una parte del Castello medievale che da ancor oggi il nome alla famosa Piazza Castello. Proseguiamo il nostro percorso soffermandoci sulla Basilica da dove attraverso la maestosa via Roma raggiungiamo il “salotto di Torino”: Piazza San Carlo dove troneggia la statua Equestre di Emanuele Filiberto di Savoia. Girovaghiamo ancora lungo il centro e sempre incuriositi dalle profonde e ricche illustrazioni di Simone. Così possiamo osservare l’Università, Via Po e raggiungere in fine la Mole Antonelliana che oggi ospita il museo del cinema. Stanchi ma soddisfatti decidiamo di rientrare al nostro Camper sfruttando il metrò che ci porterà a poche centinaia di metri dal Campeggio.

Il giorno seguente ci spostiamo nel Cuneese e più precisamente puntiamo su Vernante, città natale del cosiddetto Zio di Pinocchio, Attilio Mossino che fu il primo illustratore del grande racconto di Collodi. La cittadina, a misura di turismo Itinerante, ci accogli nell’ampio parcheggio lungo le rive del torrente Il Vermenagna, da dove con una piacevole passeggiata tra le vie si potranno ammirare una serie di murales che ricordano proprio le illustrazioni delle principali avventure occorse al celeberrimo Burattino.
Nel pomeriggio pensiamo di spostarci e trovando difficoltà a fermarsi a Cuneo ci dirigiamo in Valle Gesso.
Spostandoci di una trentina di chilometri dal capoluogo raggiungiamo Entraque, dove presso il centro Fondo ci aspetta una semplice ma confortevole area sosta. L’aria ai poco meno di 1000 m di altitudine, all’imbrunire, si fa subito fresca e risulta piacevole il calduccio del nostro Camper. La gestrice dell’area, che è a ridosso del piccolo comune sito nel parco delle Alpi Marittime ci fornisce utili informazioni sul luogo e ci incuriosisce con l’illustrazione di un percorso lungo i piacevoli sentieri del Parco, tanto che decidiamo che sarà la nostra gita del giorno successivo. Di buon mattino con l’aria ancora fresca imbocchiamo la via che in poco meno di un’oretta di cammino e transitando a fianco alla chiesetta di Esterate, ci conduce al Rifugio Esterate. Da qui partono alcuni sentieri tra cui quello detto del Lupo che attraverso dei curati boschi di conifere colorati da una fioritura di svariate tipologie di fiori ci porta a raggiungere la Via Sartaria che ci riporta al centro di Entraque. Abbiamo percorso poco più di 10 chilometri e la fame si fa sentire così arrivati al Camper ci rifocilliamo cucinandoci una buona grigliata che riusciamo a gustare baciati dal sole.

L’indomani ripartiamo non senza sostare presso il caseificio Valle Gesso dove una grande varietà di formaggi anche di capra e pecora ci fanno facilmente riempire il frigo. Nel Viaggio che ci porterà a Pietra Ligure decidiamo di visitare il Santuario di Vicoforte, che troviamo aperto, così da poter ammirare la sua grande cupola ellittica (la più grande al modo) con tutti i suoi dipinti tipici del periodo Barocco. La giornata però è molto ventosa e decidiamo quindi di rimetterci in modo, così che nel primo pomeriggio arriviamo all’area camper di Pietra Ligure, un parcheggio attrezzato a ridosso della cittadina tipica della Liguria.
La Sig.ra Daniela ci fornisce cartine della zona e utili informazioni, sia sulla cittadina che sul territorio che ci permettono di pianificare la gita che faremo il giorno seguente.
Trascorriamo il pomeriggio tra i Carruggi della cittadina scegliendo dove rifornirci della profumata focaccia ligure e all’imbrunire ritorniamo al camper riservando le forze per l’anello Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Verezzi vecchia, Caverna delle Arene Candide, Pietra Ligure, che ci aspetta l’indomani.
L’anello si snoda per circa 20 chilometri tra strade asfaltate e impegnativi sentieri di montagna, che di tanto in tanto si aprono su panorami mozzafiato. Nella contrada di Verezzi pare si sia fermato il tempo e all’interno del percorso ci si imbatte anche nella una sperduta chiesa di San Martino. Una volta tornati sulla costa all’altezza della Caverna delle Arene Candide si rientra attraverso il lungo mare che a tratti si deve percorre camminando sulla Statale Aurelia.

I gironi a nostra disposizione sono giunti al termine, riordiniamo il camper, stiviamo le scarpe da trekking e alle prime luci del mattino riprendiamo la strada di casa. Sette giorni appaganti dove abbiamo spaziato dalla cultura alla natura così come solo la libertà del Camper può riservare!