Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questo diario dal nostro amico lettore Andrea (che ringraziamo anche per le bellissime fotografie). Buona lettura!
Ho pensato di condividere con questo breve racconto le emozioni che le vacanze appena trascorse hanno regalato a me, mia moglie Lucia, alla mia setterina Sissy ed ai miei amici Giuseppe e Mariuccia.
Il tutto era stato preparato con sufficiente attenzione, anche se la libertà del Camper ci ha permesso di realizzare qualche improvvisazione dettata dall’attrattività dei luoghi!
Partenza nel tardo pomeriggio della ancora calda prima domenica di settembre dalla nostra Cassano d’Adda, ultima città in provincia di Milano con una storia legata alla propria collocazione geografica che la porta ad essere ai margini del fiume Adda che fa da confine ad Est con la provincia di Bergamo e a sud con quella di Cremona. Per questo molte volte contesa nella storia che tra le altre cose ci ha lasciato un bel Castello Visconte che troneggia nel centro della Città.
Dopo poco più di un’oretta di attraversando prima la bassa cremasca e poi le terre Verdiane arriviamo a Fontanellato, dove ci accoglie l’ampio parcheggio attrezzato e dove decidiamo di fare un giretto nello storico centro arricchito dalla sua stupenda Rocca curata attentamente dall’amministrazione comunale.

Il giorno successivo partiamo alla volta di Porretta Terme, che ci accoglie con un rigenerante fresco oltre a sorprenderci per piacevolezza e per l’organizzazione della piccola semplice ma centrale area di sosta gestita dal Gruppo Casio in modo attento.
La camminata per raggiungere la cattedrale di Santa Maria Maddalena che attraversa il corso dei Murales è suggestiva e non poteva mancare una passaggio alla Madonna del Ponte caratterizzata dalla cappella di protezione dei Cestiti (per me ex ”Baskettaro” obbligatoria!).

La mattina seguente riprendiamo la via per la Toscana e incuriositi da una serie di suggestive immagini decidiamo di deviare leggermente il nostro percorso per fare una veloce visita alla città di Pistoia. Dopo il faticoso ritrovamento del parcheggio di Via Felice Cavallotti, sotto un sole cocente affrontiamo la visita della città. Il centro storico è molto interessante con i suoi palazzi tipici della Toscana e lo sfogo della piazza della Cattedrale dedicata a San Zeno che fronteggia il Battistero di San Giovanni, detto anche Ritondo di Pistoia a pianta ottagonale e costruito in marmo bianco e verde che ricorda il certo più famoso battistero di Firenze.

Su tutti però l’emozione delle maioliche sopra all’Ospedale del Ceppo, oggi divenuto museo delle attrezzature medicali ma che un tempo fu ospedale principale della città ed in particolare nel periodo della epidemia di peste.

Dopo un veloce pranzo in uno dei numerosi e attraenti Bar-Trattorie del centro riprendiamo la strada che ci conduce alla prossima tappa in quel di Pomarance.
La prima sorpresa all’arrivo a Pomarance seppur provati dai diversi chilometri di tortuose strade toscane che aggirano o superano colline che appaiono aride dalla siccità che ci sta colpendo, è l’area di sosta comunale.
Un’area moderna con ingresso e uscita automatizzate, una presenza quotidiana dell’ufficio di promozione turistica che noleggia anche ebike per affrontare i numerosi percorsi nei dintorni e soprattutto tutti i tipi di servizi compresi nel prezzo del pernottamento.
Il paesino è estremamente piacevole, curato con piccolo centro storico che conduce alla parte alta da cui si vedono orizzonti molto accattivanti. Noi lo abbiamo trovato movimentato e addobbato per l’imminente Palio, ci ha così piacevolmente accolti che abbiamo deciso di prolungare la permanenza di un giorno posticipando il primo giorno di mare!
Alla ripartenza puntiamo alla costa ed in attesa della data di traghettamento all’Elba passiamo due giornate a sud di San Vincenzo, presso l’Agricampeggio L’Oasi, un’organizzata area di sosta collegata con brevi passeggiate sia al Golfo di Baratti che alla famosa spiaggia di Rimigliano, transitando per l’area Archeologica di Poggio del Molino.
Purtroppo, un forte vento che alzava la sabbia ci blocca ad oziare nell’area sosta sino al giorno dell’Imbarco.
E’ arrivato il giorno dell’imbarco, ultimi acquisti per affrontare l’Isola d’Eba senza problemi di approvvigionamenti, alle 12.00 puntuale il nostro traghetto salpa da Piombino per Portoferraio dove poco dopo le 13.30 prendiamo terra e ci indirizziamo verso Capoliveri. Arrivati a Capoliveri seguiamo le indicazioni per il Parcheggio attrezzato Ferrato, una stradina che mette alla prova le nostre abilità di autisti ma che conduce in un posto da favola! Dalle piazzole terrazzate dell’area si profila un panorama unico di calette che si susseguono vive di bagnati durante il giorno, ma che ogni sera pullulano di imbarcazioni in rada. Il posto è un pochino decentrato ma la passeggiata che porta a Capoliveri in poco più di 1 ora è scorrevole e all’arrivo il paesino è ancora una volta piacevole da girare. Per gli amanti della natura alla ricerca di ospitalità di qualità non ha uguali.

Le nostre quattro giornate scorrono velocemente e non senza una leggera ansia per il tragitto impervio da ripercorrere sino a Capoliveri, partiamo alla volta del Camping La Foce di Marina di Campo. Ci ritroviamo nell’umanità, spiagge organizzate e servizi per il turismo allietano gli ancora numerosi turisti stranieri presenti. Il paese è tipico marinaro con un accogliente porticciolo ed un lungomare sabbioso che costeggia l’intero golfo. Girando al suo interno scoviamo qualche scorcio molto caratteristico. Il vento e una mareggiata non ci fanno apprezzare sino in fondo la bellezza del mare e trascorsi i tre giorni previsti decidiamo di spostarci dalla parte opposta dell’Isola.

Pochi chilometri staccano Marina di Campo dalla nostra nuova meta, Procchio, ma il panorama, la costa ed il mare sembrano di un’altra nazione!
Arriviamo all’area attrezzata La Perla in tarda mattina ed il vento ancora imperversa, ma fortunatamente per poco. Iniziano gli ultimi giorni della nostra vacanza che impegniamo a godersi il bel mare ma anche a percorrere il Sentiero della Salute che si snoda dalla Spiaggia della Guardiola a quella della Biodola attraverso un sentiero costruito dall’esercito durante la Seconda guerra mondiale, compresa una galleria che attraversa una montagna che arriva a picco sul mare. Poco più di un ora di cammino in cui si alternano tratti in curati boschi di lecci con le diverse spiaggette: Spiaggia della Guardiola, Spiaggia di Campo all’Aia, Spiaggia del Porticciolo, Spiaggia della Lamaia ed infine Spiaggia della Biodola.

Il servizio pubblico in Partenza da Procchio ci induce poi a dedicare un giorno alla visita della vicina Villa di Napoleone e successivamente alla Rocca Malatestiana di Portoferraio dalla quale si doma il porto che con nostro stupore ci offre la visione dell’Amerigo Vespucci!
Durante il rientro dalla gita iniziamo a maturare l’idea che la vacanza volge al termine e organizziamo la cena di saluto all’Elba!
Il giorno successivo si parte per un veloce rientro nella nostra Cassano d’Adda, soddisfatti ed ancora una volta appagati dalla nostra bella Italia.

Testo di Andrea, documentazione fotografica di Mariuccia.