I nostri amici Marcella e Paolo ci raccontano il loro viaggio in camper attraverso il Portogallo e la Spagna scoprendo le meraviglie dell’Andalusia. Città incantevoli, monumenti storici e luoghi fantastici fanno da cornice a questo bellissimo diario di viaggio. Buona lettura!
Esattamente 30 anni dopo aver effettuato, sempre in camper (Little World), il periplo della penisola iberica, ritorna il desiderio di visitare la “Spagna delle diversità e dei contrasti più vivi” (guida Touring) per verificare il cambiamento delle grandi metropoli e rivalutare la bellezza del patrimonio storico e artistico con la consapevolezza delle proprie scelte e la maturità che l’età adulta ci regala. In più, essendo in pensione, con il maggior tempo a disposizione che negli anni di impegni lavorativi… era veramente tiranno!
31/5 Grugliasco – Cesana : km 90
In serata raggiungiamo Cesana (Autostrada Torino-Bardonecchia uscita Oulx circonvallazione) e pernottiamo nell’Area Attrezzata di Casa Cesana (€ 10 Carico/Scarico/Elettricità).
1/6 Cesana – Valras plage : km. 440
Attraversiamo il Colle del Monginevro, superiamo Briancon e Gap percorrendo le scorrevoli N94 e D994 fino ad Orange, dove imbocchiamo l’autostrada A9 direzione Nimes Montpellier.** Usciamo a Castres (€ 22,20) e raggiungiamo Valras Plage per fermarci a dormire in prossimità del mare e concederci una rilassante passeggiata nel nuovo lungomare che fiancheggia un profondo arenile sabbioso. (l’Area Sosta in Avenue du Casino – Lat 43,241712N Long 3,282857E, molto piccola, la troviamo occupata, per cui sostiamo nelle vicinanze).
2/6 Valras Plage – Peniscola : km 490
La meta successiva la stabiliamo strada facendo. Scartando a priori la Costa Brava, meta ambita dai nostri ragazzi quando erano giovani e Barcellona che abbiamo visitato lo scorso anno (Camping Masnou Casas Crosas – carretera N11 km. 633, Camil Fabra 33, El Masnou [€ 31 camper + 2 persone]) puntiamo verso la Costa del Azahar. Arriviamo a Peniscola al camping Vizmar, Cami de la Volta – (N 40,39357 E 0,40778) [€ 7] a 500 mt dal mare.
Scopriamo un bellissimo lungomare con pista ciclabile che scorre a fianco di una profonda spiaggia sabbiosa che arriva fino al promontorio della città vecchia (km 3).
3/6 Peniscola
Con lo scooter raggiungiamo la cittadina antica con le bianche casette e andiamo a visitare il castello fortezza del secolo XIV costruito dai Templari sui resti di una fortezza araba e modificato da Benedetto XIII, l’ultimo degli antipapi avignonesi.
Raggiungiamo poi, più a sud, il parco naturale della Sierra de Irta e a piedi percorriamo un bel sentiero che si affaccia al mare.
** Prima di Nimes, all’ingresso di Pont du Gard, si può parcheggiare il camper (è concessa anche la sosta notturna) per andare a visitare il Ponte Romano più alto del mondo costruito 2000 anni fa, Patrimonio dell’Umanità.
4/6 Peniscola – València : km 144
Lasciamo Peniscola e percorrendo l’Autovia del Mediterraneo A7 (scorrevole strada a doppia carreggiatata di tipo autostradale) raggiungiamo a Valencia il camping Valcampark – Bétera (N39°34’46” W0°26’44” – www.valenciacamperpark.com) [€ 12]. La gentile e disponibile sig.ra Rocio (Rugiada) della Reception, che parla benissimo l’italiano, ci munisce di cartina toponomastica della città e ci fornisce utili indicazioni per una migliore visita. Decidiamo di utilizzare lo scooter per avere più indipendenza negli spostamenti anche se a mt 300 dal campeggio un veloce treno porta al centro città.
Entrando in Valencia rimaniamo subito piacevolmente colpiti dalla scorrevolezza dei suoi larghi viali alberati fiancheggiati da palazzi moderni, semplici ed ordinati, ma soprattutto dalla spettacolare scenografia che incontriamo lungo l’argine del fiume Turia, il cui corso è stato deviato dopo disastrose alluvioni e il cui alveo, oramai secco e abbandonato, negli anni ‘80 è stato trasformato in uno splendido giardino con una vegetazione rigogliosa di piante, fiori e palme per tutta la sua lunghezza (circa 11 km).
Ma ancor più rimaniamo abbagliati dalle avveniristiche costruzioni della Città delle Arti e delle Scienze, un parco scientifico, culturale e tecnologico e dal grande complesso oceanografico. Completiamo il nostro giro panoramico raggiungendo il porto dove nel 2007 si tenne la prima edizione europea della Coppa America. Dal porto sapientemente ristrutturato parte una profonda e chilometrica spiaggia sabbiosa bordata da un largo lungomare, piste ciclabili e palmeti a perdita d’occhio!
5/6 València
Al mattino visitiamo il centro storico di Valencia: il Mercato Central, la Lonja (grandioso edificio gotico fiameggiante riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità) e la Seu, la cattedrale (€ 3,50/persona), situati in un animato e vivace quartiere ricco di negozi e ristoranti. Nel pomeriggio ritorniamo nel tratto terminale dei giardini del Turia e ci “immergiamo” nel grandioso e suggestivo complesso del museo oceanografico: spettacolare! (€ 27,90 + € 21 over 65).
6/6 Valencia – Elche – Santa Pola : km 242
Il viaggio prosegue e dopo 228 km percorsi sulla scorrevole autovia a tre corsie A7 arriviamo a Elche famosa per il suo palmeto, il più grande d’Europa.
Parcheggiamo il camper presso l’edificio del Cuerpo di Policia National e a piedi ci dirigiamo a vedere l’Hort del Cura – Porta de la Morera 49 (€ 3/pers) piacevole giardino con diverse tipologie di palme e piante grasse e in particolare la Palmera Imperial di 146 anni, unico esemplare di palma formata da un tronco e sette bracci cresciuti aderenti verticalmente al tronco.
Raggiungiamo poi il centro cittadino stupendoci di incontrare poca gente pur essendo un sabato pomeriggio: ma dopo le 18 ecco che i negozi aprono,le vie si popolano e i dehors dei locali si riempiono di vocianti e festose persone. Ad un gruppo di quattro ragazze chiediamo indicazioni (esercitandoci nei rispettivi inglesi scolastici) per raggiungere il palmeto e loro, accompagnandoci, ci indirizzano alla stupenda seicentesca Basilica di Santa Maria dalla cui torre (167 scalini a chiocciola) si gode della superba veduta del vasto palmeto che cinge a est la città vecchia.
Per il pernottamento raggiungiamo il Camper Park Santa Pola (14 km da Elche -N38°12’30” O0°34’27”) isolato, spartano ed essenziale (comunque custodito e con doccia C/S € 9).
7/6 Santa Pola – Granada : km 344
L’area camper dista soli due km dal mare, ma essendo domenica decidiamo di non avventurarci nel traffico dei vacanzieri domenicali e di puntare direttamente alla nostra prossima meta: Granada.
La A7 scorre in un variopinto paesaggio, ora selvaggio e arido, ora tappezzato da improvvise distese di frutteti, palmeti e verdeggianti colline di ulivi. Una cinquantina di km prima di arrivare a Granada, nei pressi della cittadina di Pinar, spuntano come funghi, tra aguzze rocce di arenaria rossa le cueva, abitazioni scavate nella pietra con i caratteristici comignoli bianchi.
Arriviamo al camping Sierra Nevada – Avda Juan Pablo II, 23 www.campingsierranevada.com (€ 25) e, scaricato lo scooter, raggiungiamo il centro storico (3 km), dove abbiamo un primo impatto con la multietnicità di Granada: a pochi passi dalla bella Cattedrale rinascimentale con un sontuoso interno a cinque navate e dalla Capilla Real (dove sono sepolti i reali Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia) si intersecano strette viuzze tortuose con bazar dall’atmosfera arabeggiante. In Plaza de Bib-Rambia nel cuore di una vasta zona pedonale gustiamo tapas e ciurros che accompagnano le cañas (birre) che abbiamo ordinato.
8/6 : Granada
Programmando il nostro viaggio man mano che procediamo non abbiamo prenotato in anticipo il biglietto per la visita all’Alhambra, per cui ci presentiamo all’ingresso del complesso monumentale alle ore 7.30, dove c’è già una discreta coda, ed aspettiamo l’apertura degli sportelli per l’acquisto dei ticket (alle ore 8.30). Alle 9.30 iniziamo la visita di questa spettacolare e complessa fortezza medievale musulmana, tra i massimi capolavori dell’arte araba, tanto da meritarsi la gratifica di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.
Sul biglietto d’ingresso, per scaglionare le visite, viene stampato l’orario per visitare i palazzi dei Nasridi (con il famoso Patio de Los Leones); è importante rispettarlo perché l’ingresso può avvenire solo all’orario prestabilito, mentre per tutti gli altri edifici, l’Alcazaba (la parte più antica), il palazzo del Generalife (residenza estiva dei sovrani Nasridi) con i suoi splendidi giardini i tempi si possono gestire liberamente.
Rimaniamo affascinati dalla magnificenza di questo complesso “castello rosso” e ci tratteniamo fino a metà pomeriggio quando, a bordo del nostro scooter, raggiungiamo l’Albayzin, quartiere dal carattere decisamente arabo abbarbicato alla collina che sovrasta il centro con le sue bianche casette, le viuzze e le piazzette lastricate di ciottoli.
Raggiungiamo il Mirador de San Nicolas da dove ammiriamo e fotografiamo in tutta la sua imponenza il profilo dell’Alhambra che sorge sulla collina opposta e, sullo sfondo, le innevate vette della Sierra Nevada: spettacolare! Per rinfrescarci dopo la calda ed assolata giornata trascorsa alla scoperta di questa suggestiva città ordiniamo due cañas che ci vengono servite con un piattino di paella di pesce (tapa) al prezzo di € 4 (seduti nel dehor in piazzetta)!
A conclusione di una stupenda giornata alla sera saliamo al Sacromonte, quartiere famoso per le sue “cuevas”, grotte che hanno la particolarità di mantenere costante la temperatura d’inverno e d’estate, e, alla Venta El Gallo, dopo cena assistiamo ad uno spettacolo di flamenco.
9/6 Granada – Cordoba – Siviglia : km. 324
Percorrendo la N432 che si snoda tra sinuose colline e vigneti a perdita d’occhio, incrociando deliziose cittadine con le bianche casette cubiche sovrastate da imponenti castelli, arriviamo dopo 160 km a Cordoba. Parcheggiamo il camper in un’area per bus in Avda compositor Rafael Castro e, attraverso il Puente dell’Arenal, arriviamo al Puente Romano che attraversa nuovamente il rio Guadalquivir.
Visitiamo la moschea, il monumento più rappresentativo della cultura ispano-araba, che nel 1236 fu consacrata alla cristianità dal re di Castiglia Fernando III (Mezquita-Catedral); in seguito, nel cuore della moschea in mezzo all’impressionante bosco degli archi arabi venne costruita una sontuosa e ricca cattedrale, rendendola unica al mondo. Alle spalle di questo monumento davvero impressionante si snoda un dedalo di viuzze su acciottolato fiancheggiate da bianche casette con porte e finestre bordate da stucchi dipinti azzurri e azulejos sulle facciate.
Riprendiamo il nostro viaggio e in tarda serata dopo aver percorso altri 160 km circa arriviamo a Siviglia al Camping Villsom – Autovia Sevilla-Cadiz km 555 – Dos Hermanas (€ 20).
10-11/6 Siviglia
Se Granada e Cordoba ci avevano colpito favorevolmente, Siviglia
ci ha letteralmente affascinati!
Dedichiamo alla visita di questa città iscritta dall’Unesco nella Lista
del Patrimonio dell’Umanità per i suoi monumenti, due intere giornate.
Il primo giorno visitiamo la ricca e scenografica Cattedrale (la più vasta chiesa gotica del mondo) costruita in cento anni (dal 1402 al 1509) dove sorgeva la Grande Moschea (costruita nel 700 dagli arabi) e saliamo sulla Giranda, il campanile a fianco dell’abside (l’antico minareto del XXII sec.) cui venne aggiunta nel cinquecento la parte superiore culminante nella grande statua della Fede chiamata Giraldillo. Visitiamo il palazzo-fortezza Reales Alcazares (€ 2 pensionati), tuttora residenza sivigliana della monarchia, con la sua forte impronta moresca e gli annessi giardini circondati da un portico ad azulejos e raggiungiamo attraverso ombrosi e fioriti giardini ricchi di fontane e statue la scenografica e sterminata Plaza de Espana con il suo trionfo di ceramiche e azulejos: una meraviglia!
Il secondo giorno riprendiamo il nostro giro ritornando su questa incantevole piazza e scattiamo ancora decine e decine di foto pensando ogni volta che l’inquadratura sia migliore della precedente!
Procedendo nel Paseo del Cristobal Colon lungo il fiume Guadalquivir arriviamo alla Plaza de toros e andiamo a vedere l’arena più grande di Spagna tuttora utilizzata per le corride e il Museo taurino ubicato sotto le gradinate (€ 9 + € 4 sup. 65 anni).
Ci immergiamo poi nell’antica atmosfera di questa città percorrendo il pittoresco barrio de Santa Cruz, il centro storico con caratteristici edifici ricchi di azulejos e balconi in ferro battuto, visitando chiese dalle semplici facciate ma ricche d’opere d’arte all’interno e le vie pedonali preposte al rito dello shopping.
Favoriti dalla luce di giugno e/o dell’Andalusia non ci rendiamo conto che sono già le 21 quando raggiungiamo lo scooter per tornare al
camper (il campeggio dista 13 km dal centro lungo a N IV).
12/6 Siviglia – Olhao : km 201
Il nostro viaggio procede verso il Portogallo e dopo aver percorso
1.566 km in terra spagnola, varchiamo il confine attraversando il fiume Rio Guadiana. Mentre in Spagna l’autovia A49 – E1 è gratuita, all’ingresso in Portogallo, per il proseguo della stessa, al primo casello si deve inserire la carta di credito che viene automaticamente abbinata al numero di targa che una telecamera fotografa e, per la validità di un mese, tutte le volte che si utilizza l’autostrada viene prelevato l’importo del percorso.
Arriviamo al camping Parque de campismo e caravanismo de Olhao – Pinheiros de Marim Apartado 300 (€ 13,80).
13/6 Olhao – Faro : km 13
In mattinata raggiungiamo a piedi il centro di Olhão (km 2 circa percorsi in parte lungo la ferrovia e in una zona periferica degradata e con vecchi stabilimenti abbandonati) dove sul lungomare c’è il mercato di prodotti ortofrutticoli (è sabato mattina). I banchi sono molto semplici e sono i contadini stessi a vendere direttamente i loro prodotti: buoni e a buon prezzo. Tra l’altro il caffè al bar, seduti, costa € 0,65!
Prima di prendere l’autostrada per Lisbona andiamo a vedere Faro capoluogo e città principale dell’Algarve. Parcheggiamo il camper in largo de São Francisco (grande piazzale dove alcuni camper sembrano sostare anche per la notte) e visitiamo la Cidade Velha, cinta da mura circolari, che si protende verso la laguna. Non riusciamo ad apprezzare l’atmosfera del suo centro pedonale nonostante i vicoli in acciottolato e le facciate delle case bianche (un po’ retro – dice la guida) ma a noi sembra tutto un po’ trascurato e … quindi, ripartiamo verso la nostra prossima meta: Lisbona.
In autostrada (A2), una trentina di chilometri dopo Faro, all’improvviso, dopo uno scoppio ed uno sferragliamento rumoroso del motore, il nostro camper si ferma. Riusciamo fortunatamente ad accostare sulla corsia d’emergenza, cui seguono attimi di tensione vista la pericolosa posizione (dopo una curva su un’autostrada a forte scorrimento con solo due corsie) e ore di continui contatti telefonici con la nostra compagnia assicurativa Allianz e loro interlocutore portoghese. È sera tardi quando il carro attrezzi che ci ha rimorchiato ci parcheggia in un piazzale a Praia de Faro in quanto l’officina Fiat che dovrà riparare il nostro mezzo, essendo sabato, sarà chiusa fino a lunedì.
14/6 Praia de Faro
Scopriamo quindi, del tutto casualmente – nessuna guida turistica a nostre mani ne faceva menzione – che Praia de Faro, collegata alla terraferma da un ponte a senso alternato, è una lunga isola che forma una barriera naturale, assieme ad altre quattro strette isole, contro l’oceano. L’unica stretta strada centrale, percorribile a piedi in tutta la sua lunghezza è fiancheggiata da belle e curate casette bianche che si affacciano da un lato verso una pittoresca laguna con le minuscole barchette dei pescatori, dall’altro verso una lunga e bella spiaggia di sabbia bianca a perdita d’occhio.
Questa è la natura che ci aspettavamo dal tanto pubblicizzato Algarve. Nel piazzale dove ci troviamo (lat. 37,007953N – long. 7,995361O) altri 6 camper sono parcheggiati tranquillamente a fianco della laguna. Nel nostro giro esplorativo individuiamo anche un bel Parque de campismo direttamente sulla spiaggia.
15/6 Faro
Il lunedì mattina il carroattrezzi ci porta all’officina Fiat di Faro MSCAR dove ci comunicano che per una settimana non possono visionare il mezzo e temono che il danno possa essere molto grave e quindi prevedono sia necessario un lungo periodo per la sua riparazione. Alla sera pernottiamo nell’albergo Aeromar a Praia de Faro e l’indomani con il volo Faro – Lisbona – Malpensa rientriamo a Torino.
Ovviamente le considerazioni su questa prima parte del nostro viaggio sono posteriori al nostro ritorno a casa (subito eravamo troppo turbati per il grande spavento vissuto), quando due mesi dopo siamo ritornati a Faro a riprendere il nostro camper riparato (si era rotta la cinghia di distribuzione che ha comportato la sostituzione del motore) e abbiamo completato il nostro giro nella penisola iberica.
Abbiamo scoperto una Spagna in grande crescita, attrezzata ed accogliente per tutte le forme di turismo (anche plein air). Le autovie, strade scorrevoli a doppia corsia, sono gratuite e dispongono di stazioni di servizio pulite, con bar e self-service organizzati e wifi free. I campeggi e le aree di sosta si trovano a breve distanza dal centro delle città e sono facilmente raggiungibili a piedi o con pratici mezzi pubblici. Ovunque, in particolare nelle località di grande interesse turistico, abbiamo rilevato la rassicurante presenza della Guardia Civil.
Lodevole è la cura e il rispetto per i grandiosi siti monumentali, con personale addetto alla pulizia, all’ordine e al rispetto delle grandiose meraviglie storiche (es: a La Alhambra una guardia ha invitato una coppia che mangiava seduta in un gmradone lungo il muro esterno del Palacio de Carlos V a spostarsi in un giardino attiguo preposto e un’altra coppia che riposava semisdraiata invitata ad un comportamento più consono!).
I prezzi sono inferiori ai nostri sia per quanto riguarda l’alimentazione (la frutta comperata dai contadini ha un sapore speciale!), che i generi di consumo (ovunque si trovano supermercati Lidl: e i dolci sono altrettanto speciali!) che il prezzo del gasolio (€ 1.25 medio in Spagna – € 1.07 medio in Portogallo).
Al prossimo Diario di bordo!