Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questo racconto dalla nostra lettrice Daniela Bernardi (che ringraziamo anche per le bellissime fotografie). Buona lettura!
Quest’anno rimaniamo in Italia per le nostre ferie di fine anno. Abbiamo deciso di rivedere alcuni paesi della costa laziale, Pozzuoli, Napoli e come prima volta passare per l’Abruzzo e il Molise. Naturalmente sempre con il nostro fidato camper Arca ed il nostro gatto Zoe.
26-01-2022– Partenza nel primo pomeriggio con direzione Venturina Terme dove soggiorneremo nell’area sosta adiacente le terme.
27-12– Intera giornata dedicata al relax. La bellissima piscina esterna formata da un lago termale ci permette di nuotare e stare in ammollo rinfrancandoci lo spirito, aiutati da sauna, bagno turco, riposo accompagnato da musica e tisane. All’uscita ci dirigiamo a Soriano sul Cimino da parenti.
28-12- Mattinata trascorsa passeggiando per Viterbo nel quartiere medievale perfettamente conservato di San Pellegrino accompagnati da addobbi e musiche natalizie. Pomeriggio chiacchiere con parenti.
29-12- Si riparte direzione Anagni già visitata in precedenza, ma avendo saltato la Cattedrale torniamo per vederla. La parte più importante è la cripta ricoperta di affreschi datati tra 1100 e metà 1200 veramente straordinari, infatti viene citata a ragione come la Cappella sistina medievale. Passaggio da Alatri ma impossibile fermarsi e proseguiamo per Isola del Liri fermandoci in un parcheggio per il pranzo. La caratteristica di questo paese è la presenza di due cascate formate dal fiume Liri direttamente in piazza sovrastate dal Castello Boncompagni, la vista è molto scenografica anche se carenti d’acqua. Sosta a Pico, piccolo borgo arroccato su una collina di origine medievale che appare alquanto abbandonato, a sera arriviamo a Sperlonga sulla costa laziale nell’area sosta Agrimare.

30-12– Molti borghi della riviera d’Ulisse li avevamo già veduti e quindi torniamo a guardare ciò che avevamo trascurato. Visitiamo Sperlonga prendendo il bus che va dall’area sosta al centro. Costruita su di uno sperone roccioso dominante il mare, è un continuo saliscendi tra viuzze e case bianche. Importante la villa dell’imperatore Tiberio ma noi l’avevamo già vista, quindi rientriamo al camper camminando lungo la spiaggia grazie alla temperatura piacevole. Dopo pranzo con lo scooter andiamo a Terracina per visitare il Tempio di Giove Anxur. E’ uno spettacolare complesso archeologico romano risalente al periodo tra il II e I secolo a.c. la parte più grandiosa sono le 12 arcate che si affacciano sul mare, belli anche i resti dei numerosi templi. Passeggiata nel centro storico di Terracina e foto di rito dello splendido tramonto sul mare.
31-12– Con lo scooter andiamo a Gaeta. Camminata nel centro storico: ci lascia stupiti via Indipendenza, una stretta via su cui si affacciano numerosi negozi con merci esposte sulla strada e cortili interni che, come ci racconta un signore, furono utilizzati dai pescatori per spingervi i pirati prendendoli prigionieri; per finire visitiamo il Maschio Angioino, vecchio carcere militare attivo fino al 1990. Una scoperta incredibile: per come venivano trattati i militari insubordinati, tra disagi e cattiverie, fu il luogo di detenzione anche dei due criminali nazisti Kappler e Reder. Altre bellezze di Gaeta le avevamo visitate in precedenza. Cenone in camper, brindisi di mezzanotte e a nanna
1-1-2023– Si riparte direzione Pozzuoli, camping Castagnaro. Nel pomeriggio gita in scooter per i campi Flegrei. Bacoli, baia dove visitiamo il castello destinato a Museo archeologico che espone numerosi reperti antichi. Dalla grande terrazza il panorama sarebbe magnifico se la nebbia che ci segue dal mattino non oscurasse tutto, ci dicono che nelle giornate luminose si vedono persino le isole. Proseguiamo costeggiando il lago di Miseno, poi direzione Cuma ma arriviamo tardi ed il parco archeologico è chiuso.

2-1- Sempre con lo scooter, dato che il tempo lo permette, ci indirizziamo verso Napoli, al lungomare di Mergellina, e Posillipo. Molti palazzi signorili, tanti giardini, si scende poi lungo una via tra ville e vigneti fino a Marechiaro, un piccolo borgo di pescatori a picco sul mare con un’atmosfera molto romantica se non fosse per la piazzetta dove parcheggiamo, cosparsa di rifiuti malgrado i cartelli di divieto. Saliamo sulla collina del Vomero fino a Castel Sant’Elmo, un imponente castello medievale, ma andiamo a visitare lì accanto la Certosa di San Martino, un grande capolavoro di arte barocca, notevole la chiesa con affreschi e tarsie marmoree e i due chiostri enormi. All’interno della Certosa si trova il Museo Nazionale di S. Martino, quindi oltre che osservare i dipinti, le sculture e gli antichi presepi napoletani (tra cui il celebre presepe Cuciniello, costituito da ben 800 pezzi) si ammirano sale che lasciano stupefatti per la ricchezza di decorazioni. Pranzo veloce ma non mi faccio mancare un babà e via si riparte verso la solfatara di Pozzuoli. Purtroppo la zona è interdetta e non ci resta che guardare da lontano le numerose fumarole che escono dal terreno, ormai quasi invaso dalla boscaglia. Sempre in movimento e raggiungiamo il Rione Terra, il più antico quartiere della città. Abbandonato da moltissimi anni a causa del bradisismo, ora con un progetto grandioso è stato restaurato in maniera egregia mantenendo molti resti a vista e creando un quartiere turistico con negozi e appartamenti. Caratteristica la cattedrale costruita come tempio romano, poi inglobato in una chiesa cattolica e poi, a causa di un incendio che distrusse la chiesa, si ritrovò il tempio antico e dopo l’ennesimo restauro ora si può vedere una struttura con l’ingresso di un tempio romano e il fondo di una chiesa barocca veramente unica.

3-1– Con lo scooter partiamo per raggiungere la guida che ci aspetta a Napoli. Purtroppo sulla tangenziale di Capodimonte si ferma e non riparte più. Parcheggiato in uno slargo, ci affrettiamo per prendere un autobus passando per zone abbastanza degradate, una bella differenza dai quartieri di ieri. Con la guida visitiamo alcune bellezze della città: Spaccanapoli , via Pigna Secca, via Toledo, via dei Tribunali e altro tra aneddoti e racconti popolari. Le vie sono affollate, tra odore di fritto, bancarelle di verdura, tra immagini di Maradona in tutte le salse, cornetti portafortuna di tutte le misure e tanti tanti dolci. Lasciata la guida, all’ora di pranzo scegliamo una piccola trattoria in una via trasversale verso i quartieri spagnoli dove ci gustiamo “O Cuoppo”, un cartoccio di pesce, palline di pane e pizza tutto fritto, abbastanza pesante ma per una volta si fa. Gironzoliamo fino a Piazza del Plebiscito dove visitiamo il Palazzo Reale. Le stanze immense e magnificamente decorate ci rendono piacevole la visita, poi abbastanza stanchi ci incamminiamo verso la metro che ci porterà al campeggio.

4-1– Full immersion nell’antica Roma. Col camper raggiungiamo Ercolano, una città più piccola di Pompei ma in ottimo stato di conservazione, case riccamente decorate (alcune con un secondo piano) ed entrando in alcune abitazioni si capisce meglio com’erano gli ambienti dove vivevano le famiglie. Pienamente soddisfatti, ci avviamo in centro paese per raggiungere il Palazzo Borbonico di Portici visitando una mostra sui resti di mobili e legni ritrovati ancora integri ad Ercolano durante gli scavi. Vediamo anche le stanze reali prettamente in stile borbonico che richiamano in piccolo l’altra famosa Reggia di Caserta. E’ presto, quindi altra immersione archeologica a Oplonti per visitare la villa di Poppea. Enorme e magnifica con meravigliosi affreschi che ricoprono le pareti di vaste stanze. Pranzo veloce e via verso Pozzuoli dove abbiamo appuntamento per la visita guidata nel sottosuolo del Rione Terra. Le case del vecchio rione sono state restaurate inglobando pezzi di architettura antica e, come ci spiega la guida, sono sorte sopra un centro abitato dell’antica Roma. Ora questo sottosuolo è stato liberato mostrando un dedalo di vie, negozi, pozzi veramente unici nel suo genere. Alla fine di un decumano si apre una terrazza sul mare e fortunatamente il sole è appena tramontato dietro Capo Misano e la visione ci lascia senza parole per l’emozione. Ritorniamo al camper stanchi ma ricordando una giornata magnifica.

5-1- Torniamo a visitare Napoli. Il treno ferma alla stazione Garibaldi dove prenderemo la metro che ci porterà in via Toledo. Lunghissima fila per prendere i biglietti, fila per scendere, tempo di attesa di almeno mezz’ora in mezzo ad una marea di gente in attesa ed in treno pigiati come sardine. Finalmente arriviamo alla meta e riemergendo ammiriamo la modernissima struttura della metro. Visitiamo con più calma chiese che avevamo fatto con la guida tra cui il Duomo e Santa Chiara, sosta per una classica pizza napoletana e via verso San Gregorio Armeno ammirando i presepi esposti nei vari negozi vere opere d’arte ma anche la gola vuole la sua parte e non posso sfuggire al richiamo di una sfogliatella calda. Affrontiamo i quartieri spagnoli tra vicoli stretti, panni stesi tra un edificio ed un altro, vociare e richiami continui ed odori vari che escono dalle numerose pizzerie e trattorie in zona. Ritorniamo anche oggi belli stanchi.
6-1– Mattinata di pulizie, lavanderia e spesa. Nel pomeriggio con lo scooter andiamo di nuovo ai Campi Flegrei verso Cuma con il famoso antro della Sibilla Cumana e gli scavi archeologici. Lago del Fusaro con la casina di caccia dei Borboni protesa sul lago e su al Monte Miseno da dove si gode un panorama magnifico riuscendo a vedere le isole di Capri, Procida e Ischia.

7-1- Partenza e direzione Maddaloni dove a sera saremo ospiti di un amico camperista. Parcheggiamo a Caserta vecchia, un bel borgo medievale arroccato sul monte, poi S. Leucio, seteria borbonica al cui interno ancora si possono vedere i macchinari d’epoca e attigua alla fabbrica il palazzo dove vivevano i reali; scenografica la sala da bagno della regina con un’enorme piscina a fungere da vasca da bagno. A sera incontro con Alfredo che ci prepara pizze buonissime in compagnia di altri camperisti con cui passiamo una piacevole serata.
8-1– Lasciamo Maddaloni e fuori paese, nella vallata, sorge in mezzo al nulla enorme e maestoso l’acquedotto Carolino che alimentava sia S. Leucio che la Reggia di Caserta, progettato da Luigi Vanvitelli. Sosta a Sant’Agata dei Goti e attraversato il ponte si gode una magnifica vista sul bellissimo borgo costruito sul tufo, le cui case si affacciano a strapiombo sul fiume. Siamo nella patria della mela annurca, lavorata in numerose ricette. Attraversiamo diversi paesi e raggiungiamo l’area sosta di Benevento. Breve passeggiata per raggiungere il centro dove vediamo la chiesa di Santa Sofia, una singolare costruzione risalente al medioevo e patrimonio Unesco con annesso un bellissimo chiostro, l’Arco di Traiano imponente e conservato perfettamente, la chiesa di S. Salvatore (una delle più antiche della città) dove il custode ci racconta numerosi episodi della storia del capoluogo in maniera appassionata.
9-1- Tempo pessimo e quindi passiamo la giornata in camper.
10-1– Per fortuna il tempo è notevolmente migliorato e quindi ci dedichiamo alla scoperta della parte archeologica di Benevento. Iniziamo dal Duomo di cui rimane, dopo i bombardamenti, solo la facciata esterna di epoca romana mentre l’interno è moderno. Nella cripta medievale si visita il Museo diocesano, dove un percorso archeologico racconta dei numerosi insediamenti succedutisi nei secoli, molto interessante. A seguire il Teatro Romano che conserva il primo e parte del secondo dei tre ordini che lo componevano e le mura longobarde. Si riparte per Pietrelcina, paese natale di Padre Pio, piccolo centro ben tenuto, diverse statue e immagini del santo sparse per le vie, la casa in cui nacque, il convento con annesso il Museo, la chiesa costruita su espressa volontà di Padre Pio ma altre testimonianze non ce ne sono se non in un’altra borgata che non visitiamo. Ci addentriamo sempre più nel territorio montano, la vista spazia su vasti panorami, stradine strette, per fortuna poche macchine in quanto il camper occupa tutta la carreggiata, e iniziamo a vedere alcuni monti innevati. Sosta a Morcone, bel paese disposto a ventaglio sulla montagna che conosceremo domani.

11-1– La passeggiata è tutta in salita tra strade strette e gradini in pietra, purtroppo il terremoto ha allontanato molte persone ma l’insieme non è fatiscente malgrado molte case disabitate, ma mi rendo conto che vivere in certi paesini non sia affatto facile. Ripartiamo e ci fermiamo a Castelpetroso a vedere il santuario, luogo di apparizioni della Madonna. Costruito in stile neogotico in pietra chiara, si staglia magico tra il verde dei boschi ma il freddo ci fa scappare velocemente. Il tragitto è magnifico tra monti innevati e piccoli paesi eretti sui cucuzzoli dei monti, via via che proseguiamo la neve aumenta nella pianura ma per fortuna le strade sono pulite. Sosta a Pescolanciano dove domina il Castello D’Alessandro, purtroppo chiuso, ma ci incanta un panorama notevole; camminata per il paese e ripartenza per Agnone con fermata all’area sosta alle porte del paese. Visita interessante alla Fonderia Marinelli, fabbrica di campane attiva fin dal medioevo, dove un maestro campanaro ci racconta il procedimento di fabbricazione con relativo concertino delle stesse. Percorriamo il paese tra bei palazzi e numerose chiese, qualche acquisto mangereccio ma il buio ed il freddo ci fanno rientrare.

12-1- Lasciamo Agnone e la neve e arriviamo al mare a Vasto. La bella giornata di sole ci spinge ad una passeggiata sul lungomare, ma il viaggio deve continuare alla ricerca di piccoli borghi. Arrivo a Lanciano in un parcheggio dove un comodo ascensore ci porta in centro alla scoperta di questo bellissimo paese, ancora illuminato dalle luci natalizie, offrendo piacevoli scorci e monumenti importanti.
13-1- La meta è Pescara ma purtroppo non sentendomi troppo bene preferiamo fermarci in riva al mare, pranzare e dopo breve passeggiata sul Ponte del Mare (un’architettura moderna che collega l’area sud al centro città con due corsie, una per pedoni e l’altra ciclabile) ammirando il panorama sia del mare che delle montagne ripartiamo per Recanati, tra splendide vallate e scorci innevati del Gran Sasso. Area sosta ai piedi della cittadina e ascensore che porta in centro, da cui la vista spazia su magnifiche vedute. Passeggiata lungo la via tra palazzi imponenti, piccole casette e camminamento lungo le mura, il tutto tra numerosi richiami al grande poeta Leopardi. A sera i colori del borgo mi immergono in un’atmosfera ottocentesca molto coinvolgente.
14-1– Vorremmo visitare casa Leopardi ma purtroppo la prenotazione è nella tarda mattinata, quindi rinunciamo e facciamo ritorno a casa un po’ delusi riproponendoci un prossimo viaggio
La vacanza è stata una scoperta piacevole di numerosi borghi poco conosciuti della nostra bella Italia sicuramente da ripetere con altri itinerari. Aree sosta sempre presenti nei luoghi visitati, certo viaggiando fuori stagione si trova sempre posto molto facilmente.